Grande ritorno in gara di Nadia Battocletti, 22enne icona del mezzofondo azzurro femminile, che nel Cross Internacional de Atapuerca in Spagna valida quale prova Gold del World Athletics Cross Country Tour, ottiene un eccellente sesto posto sui 7810 metri del percorso con il creno finale di 26’17.
Per Nadia la competizione rivestiva un significato molto particolare in quanto doveva servire per testare la condizione dopo un periodo complicato, al ritorno dagli Europei di Monaco di Baviera, in cui era stata colpita da una forma di mononucleosi che l’aveva tenuta ferma per oltre un mese e mezzo.
Tra l’altro le concorrenti erano di elevato spessore tecnico, con Nadia che si è anche piazzata davanti alla turca, quattro volte campionessa europea del cross, Yasemin Can, quest’anno oro continentale a Monaco di Baviera dei 10.000 metri e anche argento nei 5.000, per cui riteniamo che le prospettive per gli Eurocross di Torino dell’11 novembre prossimo, dove peraltro gareggerà per difendere il titolo tra le under 23, siano notevolmente buone.
La vittoria è andata alla medaglia d’argento mondiale dei 5000 metri, la keniana Beatrice Chebet, che si è imposta nettamente in una competizione orfana all’ultimo minuto della campionessa olimpica dei 3000 siepi, l’ugandese Peruth Chemutai, a causa di un male di stagione.
La gara ha preso il via a un ritmo non esagerato di 3’17 al primo km, con la keniana Lucy Mawia e la turca Yasemin Can al comando mentre a metà gara, passata in 6’31, sono rimaste in lizza otto atlete tra cui anche Battocletti.
La prima azione importante è arrivata all’inizio del terzo giro, quando Chebet ha impresso un ritmo più sostenuto seguito solo dalle sue connazionali Mawia e Chepkirui. Il trio ha viaggiato insieme per raggiungere la campana dell’ultimo anello in 19’30 dopo un passaggio di 6’24 sui 2000 metri, ma a questo Chebet ha facilmente allungato e le sue connazionali non sono stato in grado di reagire.
Dietro di lei, in ogni caso, è stata molto interessante la lotta per gli altri posti sul podio con Mawia che ha aperto un piccolo varco su Chepkirui, ma quest’ultima, sempre rimasta in coda al gruppo di testa, ha fatto leva sul suo spunto veloce finale per sferrare l’ attacco sul rettilineo d’arrivo e superare la rivale che è riuscita almeno a tenere a bada Teferi in rimonta.
Chebet ha chiuso infine in 25’39 davanti a Chepkirui in 25’52 e Luci Maiwa sempre con lo stesso crono di Chepkirui mentre quarta è stata, con l’identico crono delle seconda e terza, l’israeliana Selamawit Teferi prima delle europee, mentre Can, terza dopo Nadia, ha chiuso ottava in 26’28.
Le dichiarazioni di Nadia: “Mi sono piaciuta e siamo sulla strada giusta. Esco da questa gara molto felice e soddisfatta, dopo un periodo di alti e bassi. C’era un punto di domanda su quale fosse la condizione di forma, a causa della mononucleosi scoperta al ritorno dagli Europei di Monaco.
Ho sofferto un po’ quando mi sono trovata da sola nel terzo dei quattro giri, con il vento che si faceva sentire, ma ho corso l’ultima tornata in recupero: finché non finisce la gara, non mollo. Tutto è finalizzato all’Eurocross in Piemonte e ora mi preparo per la seconda gara di avvicinamento, il 27 novembre ad Alcobendas, sempre in Spagna”.
La gara maschile
Vittoria del burundese Thierry Ndikumwenayo che ha mostrato una grandissima condizione in una competizione che ha visto inizialmente lo spagnolo Daniel Arce, specialista dei 3000 siepi in cui è arrivato quarto ai recenti europei di Monaco di Baviera, attaccare alla partenza dei 9750 metri previsti.
L’atleta locale, che vive e si allena vicino al sito di Atapuerca, ha voluto dare spettacolo davanti al pubblico di casa, percorrendo il chilometro d’apertura in un veloce 2’47.
Tutti i favoriti hanno peraltro corso vicino all’iberico e, una volta raggiuntolo, i giovani Peter Maru dell’Uganda e Addisu Yihune dell’Etiopia hanno preso il comando della corsa, facendo segnare 5’39 al passaggio dei 2000 metri.
Nel secondo circuito, dodici atleti sono rimasti nel gruppo di testa, tra cui quattro spagnoli, Abdessamad Oukhelfen, Nassim Hassaous, Carlos Mayo e Mohamed Katir, ma il bronzo mondiale dei 1500m ha cominciato presto a perdere terreno.
Poco dopo aver completato il secondo giro in 5’40, il burundese Kwizera che era il favorito della vigilia, si è portato in testa ma il suo vantaggio è durato poco, perché il keniano Levy Kibet gli è andato davanti, facendo segnare 5’45 per il terzo giro A quel punto Yihune ha mostrato un accenno di debolezza, finendo in fondo al gruppo che si è assottigliato a poco a poco, poiché prima gli spagnoli e poi gli ugandesi Dismas Yeko, Thomas Ayeko e Maru non riuscivano a reggere la cadenza frenetica di Kibet.
A metà del penultimo giro, solo Kwizera, Ndikumwenayo e l’argento mondiale under dei 5000 metri, l’ eritreo Merhawi Mebrahtu, sono riusciti a rimanere alle spalle del keniano, mentre il quartetto percorreva quel tratto in 5’29.
Invece di aspettare le ultime fasi per sfoderare il suo finale devastante, Ndikumwenayo ha sorprendentemente preso il comando della gara poco prima della campana per lasciarsi alle spalle gli avversari a 2000 metri dal traguardo.
Ndikumwenayo, il settimo atleta più veloce sui 3000 metri nella lista mondiale di tutti i tempi, ha aperto quindi un piccolo margine sul suo più diretto inseguitore Kibet, mentre Kwizera e Mebrahtu viaggiavano alle loro spalle.
Nell’ultimo chilometro, l’argento mondiale dei 5000 m del 2021 Kibet ha raggiunto e addirittura superato il leader, ma Ndikumwenayo ha trovato un’altra marcia con incredibile facilità a circa 250 metri dal traguardo.
Il burundese ha quindi chiuso al primo posto in in 27’58 davanti a Kibet secondo con 27’59, mentre Kwizera ha dovuto accontentarsi del terzo posto in 28’02, subendo la sua prima sconfitta in questa stagione di cross country, completando un podio di qualità.
Lo spagnolo Oukhelfen ha dimostrato di essere un maestro di tattica, facendosi strada tra gli avversari e arrivando quinto in 28’30
Le parole di Ndikumwenayo: “Mi sono sentito bene per tutta la gara, per questo ho attaccato a un giro dalla fine. Anche se sono stato raggiunto da Kibet, ero sicuro della mia vittoria. La mia prossima gara sarà il Cross Internacional de Italica, domenica prossima”.
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