Il bilancio azzurro degli europei indoor

    Tre medaglie e tanti buoni piazzamenti

    Si è chiusa domenica sera a Torun, in Polonia, una interessantissima edizione dei campionati europei al coperto, la prima grande manifestazione internazionale svoltasi dopo l’inizio della pandemia mondiale.

    L’Italia ha chiuso dodicesima, nel computo delle medaglie, con l’oro di Marcell Jacobs sui 60 metri, l’argento di Gianmarco Tamberi nel salto in alto e il bronzo di Paolo Dal Molin nei 60 ostacoli.

    Oltre a questi podi, tutti gli atleti e atlete azzurri si sono battuti con grande coraggio e determinazione, evidenziando una buona crescita di tutto il movimento anche se va evidenziato lo straordinario risultato di piccole nazioni, quali Olanda e Portogallo, che hanno conquistato rispettivamente, 4 ori 1 argento e 2 bronzi, la prima, e 3 ori la seconda, con la Gran Bretagna terza, nel medagliere, con 2 ori 4 argenti e 6 bronzi.

    Vediamo, dunque, nel dettaglio le prestazioni di tutti e 44 azzurri presenti con, in fondo, le dichiarazione del Presidente Stefano Mei e del Direttore Tecnico Antonio La Torre, oltre che il medagliere completo dei campionati.

    Marcell Jacobs (foto Colombo/FIDAL)
    Marcell Jacobs (foto Colombo/FIDAL)

    60 metri

    Marcell Jacobs è stata la punta di diamante di tutta la spedizione con il suo fantastico oro scandito da un eccezionale primato italiano di 6″47.

    Molto bene anche Chituru Ali, in una gara non sua viste le infinite leve, che arriva in semifinale e chiude con il personale di 6″68.

    Luca Lai si ferma al primo turno con 6″73.

    Al femminile grandissima prestazione di Vittoria Fontana che si migliora due volte, e in semifinale lotta con le migliori uscendo di pochissimo con un gran 7″28.

    Irene Siragusa eliminata al primo turno con 7″37.

    Mangione-Borga-Marchiando.-Coiro (Foto Colombo/FIDAL)
    Mangione-Borga-Marchiando.-Coiro (Foto Colombo/FIDAL)

    400 metri/staffetta 4×400

    Il risultato che emerge è il record italiano della 4×400 indoor femminile giunta al traguardo quarta, ma con l’ottimo crono di 3’30″32 realizzato da Rebecca Borga, Alice Mangione, Eleonora Marchiando ed Eloisa Coiro, con la prima che ha anche ottenuto l’accesso alla semifinale, nella gara individuale, correndo la batteria in 52″72.

    In campo maschile molto bene, in gara singola, Vladimir Aceti che accede alla semifinale e sfiora la finale, per pochissimo, realizzando il proprio personale indoor con 46″55, e uscendo solo per aver corso nella serie più veloce contro i due atleti che sono poi arrivati primi e secondi generali.

    Meno bene la staffetta maschile su cui si riponevano aspettative di podio, finita quinta con Edoardo ScottiRobert GrantBrayan Lopez e ancora Aceti.

    Lorenzo Benati è stato, invece, eliminato nel primo turno della gara individuale.

    Simone Barontini (foto FIDAL/Colombo)
    Simone Barontini (foto FIDAL/Colombo)

    800 metri

    Più che onorevole la partecipazione sia al maschile con Simone Barontini, che al femminile con Irene Baldessari, Elena Bellò ed Eleonora Vandi che accedono alle semifinali. Eliminato, invece, in batteria Gabriele Aquaro.

    Federica Del Buono (foto Colombo/FIDAL)
    Federica Del Buono (foto Colombo/FIDAL)

    1500 metri

    Solo un turno e poi la finale per cui molto difficile riuscire ad arrivarci, ma Federica Del Buono ha lottato con enorme coraggio e, alla fine, pur eliminata ha ottenuto il personale dell’anno con 4’12″79, mostrando di essere sulla strada del definitivo recupero, dopo anni complicati per tanti problemi fisici.

    L’altra azzurra Gaia Sabbatini è meno brillante di altre occasioni, e chiude la sua prova su un crono distante dal suo migliore del 2021.

    Al maschile eliminati, pur dopo una gara determinata, Pietro Arese, Federico Riva e Joao Bussotti Neves.

    Ludovica Cavalli (foto Colombo/FIDAL)
    Ludovica Cavalli (foto Colombo/FIDAL)

    3000 metri

    Anche su questa distanza non riescono ad accedere alla finale i tre azzurri iscritti Yassin Bouih tra gli uomini, Giulia Aprile e Ludovica Cavalli tra le donne. Buone le loro prove anche se, per ritmi gara bassi, restano lontani dai loro personali stagionali.

    Paolo Dal Molin (foto Colombo/FIDAL)
    Paolo Dal Molin (foto Colombo/FIDAL)

    60 ostacoli

    Grandissima prova in campo maschile di Paolo Dal Molin che si avvicina al suo miglior crono stagionale per conquistare, con 7″56, una prestigiosa medaglia di bronzo.

    Benissimo anche il giovane Franck Brice Koua che ottiene anche lui l’accesso alla finale con il personale di 7″70, che rappresenta anche il record italiano under 23.

    L’altro azzurro Hassane Fofana si ferma in semifinale, dopo aver comunque passato un turno.

    In campo femminile Luminosa Bogliolo, in una gara che non gradisce troppo perché non è un’eccezionale partente, ottiene il massimo obiettivo che si era prefissata, accedendo alla finale dove arriva buona sesta, e realizza il personale correndo due volte in 7″99.

    Bene anche l’altra azzurra Elisa Maria Di Lazzaro che passa un turno e viene eliminata in semifinale, ma ottiene il suo personale di 8″12.

    Gianmarco Tamberi (foto FIDAL/Colombo)
    Gianmarco Tamberi (foto FIDAL/Colombo)

    Salto in alto

    Gianmarco Tamberi ottiene la medaglia d’argento con 2,35 e viene battuto solo da una straordinaria prestazione del bielorusso Nedasekau in quella che, certamente, è stata la competizione dai più alti contenuti tecnici.

    Nella gara femminile bene Alessia Trost, che si mantiene intorno ai suoi massimi dell’anno, saltando 1,92 in finale e finendo al sesto posto: un’atleta certamente ritrovata a cui manca ancora qualcosa per tornare ai massimi livelli, ma la strada intrapresa sembra quella giusta.

    L’altra azzurra Elena Vallortigara non appare al meglio per i postumi di qualche problema fisico e viene eliminata in qualificazione.

    Larissa Iapichino (foto Colombo/FIDAL)
    Larissa Iapichino (foto Colombo/FIDAL)

    Salto in lungo

    Larissa Iapichino deve arrendersi di fronte ad atlete fortissime, la prima e la seconda dei campionati del mondo di Doha, oltre che ad altre due di assoluto valore mondiale.

    Ottima la grinta e la freddezza mostrata in qualificazione, dove ottiene 6,70 al terzo decisivo salto e poi, forse, in finale arriva un po’ scarica e dopo il primo buon salto a 6,59, non riesce più a migliorare, ma il suo campionato è stato in ogni caso ottimo in virtù anche dei suoi 18 anni. 

    Molto bene l’altra azzurra Laura Strati che approda alla finale dove chiude, in sesta posizione dietro Larissa, con due centimetri in meno, 6,57.

    Tra gli uomini, poco brillante Antonino Trio eliminato in qualificazione con una misura lontana dal suo personale dell’anno.

    Tobia Bocchi (foto Colombo/FIDAL)
    Tobia Bocchi (foto Colombo/FIDAL)

    Salto triplo

    Grande Tobia Bocchi che va in finale e chiude quarto con un buon salto a 16,65, dietro atleti che hanno superato tutti i 17 metri.

    Tra le donne Ottavia Cestonaro viene eliminata in qualificazione, ma con il personale indoor di 13,90.

    Leonardo Fabbri (foto Colombo/FIDAL)
    Leonardo Fabbri (foto Colombo/FIDAL)

    Getto del peso

    Leonardo Fabbri, purtroppo, si è presentato a questo appuntamento europeo in condizioni non ottimali, per i postumi del Covid, e non è riuscito ad ottenere la qualificazione alla finale lanciando solo a 19,96.

    Anche Chiara Rosa, tra le donne, viene eliminata con un miglior lancio a 16,90.

    Dario Dester (foto Colombo/FIDAL)
    Dario Dester (foto Colombo/FIDAL)

    Prove Multiple

    Il neo primatista italiano dell’eptathlon Dario Dester si comporta molto bene, specie nelle prime tre prove alla fine delle quali è terzo assoluto.

    Poi cede un pochino ma chiude, in ogni caso, con un onorevole settimo posto.

    Le dichiarazioni di Stefano Mei

    È stata un’esperienza esaltante. Lo è stata per me, per la prima volta alla guida della squadra azzurra da presidente. Ma lo è stata soprattutto per tanti ragazzi alla prima esperienza in Nazionale assoluta.

    Abbiamo ottenuto risultati esaltanti con le medaglie di Marcell Jacobs, Gianmarco Tamberi e Paolo Dal Molin, ma anche prestazioni fantastiche da chi non è riuscito ad andare a medaglia, penso a Tobia Bocchi e alla staffetta 4×400 femminile che ha saputo comunque migliorare il record italiano”.

    Sono molto felice di aver scelto di allargare i numeri della squadra. Ogni ragazzo che ha corso lo ha fatto con grande determinazione e ha fatto esperienza. Ora, chi non aveva mai partecipato, sa cosa sia una competizione internazionale.

    Sono davvero contento di quanto fatto dal gruppo, tanti primati personali, tante finali, com’è logico anche qualche controprestazione che servirà a far crescere. E sono certo che su questo mattoncino di Torun costruiremo una grandissima stagione che dovrà culminare in modo adeguato a Tokyo”.

    Le dichiarazioni di Antonio La Torre

    Una medaglia in più rispetto a Glasgow, ma soprattutto sottolineo il valore delle prestazioni ottenute. Non è facile vedere un successo nello sprint con così grande margine, come quello centrato da Marcell.

    Gimbo Tamberi, superato il momento di piccola delusione per non aver vinto la gara rivaluterà la straordinaria prestazione realizzata a Torun. Per me ha vinto l’argento e non ha perso l’oro. Il bronzo di Paolo Dal Molin, dopo 4 anni di difficoltà fisiche, brilla insieme alla finale colta con lui da Frank Koua“.

    Il medagliere completo

    1. Paesi Bassi         4 1 2         7
    2. Portogallo           3 0 0         3
    3. Gran Bretagna    2 4 6       12
    4. Belgio                  2 2 1         5
    5. Francia                2 2 0         4
    6. Ucraina               2 1 0          3
    7. Norvegia             2 0 0          2
    8. Svizzera              2 0 0          2
    9. Polonia               1 5 4         10
    10. Spagna               1 2 2          5
    11. Svezia                 1 2 1         4
    12. Italia                    1 1 1         3
    13. Repubblica Ceca 1 1 0        2
    14. Bielorussia           1 0 1        2
    15. Grecia                  1 0 0        1
    16. Germania             0 2 4        6
    17. Finlandia              0 1 2        3
    18. Azerbaigian          0 1 0       1
    19. Slovenia               0 1 0       1
    20. Croazia                0 0 1       1
    21. Slovacchia           0 0 1       1
    22. Ungheria             0 0 1       1
    In grassetto il totale per nazione

     

     

     

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