Luminosa Bogliolo (foto archivio)
Luminosa Bogliolo (foto archivio)

La newsletter britannica Athletics International diretta da Peter Matthews e Mel Watman ha stilato i ranking mondiali per ogni specialità dell’atletica in base ad una votazione che ha coinvolto una giuria di super esperti del nostro sport comprendente Alfons Juck, Lennart Julin, Ed Gordon e Stuart Mazdon.

I ranking di Athletics International tengono conto di tutti i risultati realizzati nel 2020 dai migliori dieci di ogni specialità, degli scontri diretti, del livello delle gare.

Per determinare l’ordine della classifica viene dato maggiore peso alle rassegne olimpiche, mondiali ed europee, ma in questa stagione particolare sconvolta dalla pandemia non è stato possibile stilare delle classifiche in alcune specialità perché non ci sono stati tanti scontri diretti e non è stato facile comparare i risultati in relazione all’importanza delle manifestazioni.

Sette atleti italiani sono entrati nel ranking. E’ davvero un bilancio straordinario per la nostra atletica, che ha saputo brillare in campo internazionale nonostante le difficoltà della pandemia.

Il migliore piazzamento è arrivato da Luminosa Bogliolo, seconda nel ranking dei 100 ostacoli alle spalle dell’olandese Nadine Visser sia per Athletics International sia per la rivista statunitense Track and Field News.

Visser ha vinto tutti e tre gli scontri diretti con la ligure a Turku, Bellinzona e Roma e ha realizzato il miglior tempo mondiale dell’anno con 12”68 a Turku precedendo l’azzurra, che ha sfiorato di tre centesimi di secondo il record italiano fermando il cronometro in 12”79.

Nessuna delle atlete della top 10 del ranking di Athletics International ha gareggiato all’aperto nell’estate 2020 e soltanto due atlete sono scese sotto i 12”70 ma Bogliolo è stata ancora molo regolare vincendo sei gare su nove disputate a Rieti, Savona, Trieste, Stoccolma, Campionati Italiani a Padova e Rovereto).

Il secondo miglior piazzamento italiano è di Leonardo Fabbri, quarto nel getto del peso dopo una stagione straordinaria illuminata dal super record personale realizzato ai Campionati Italiani di Padova con 21.99m (seconda migliore prestazione dell’anno alle spalle di Ryan Crouser).

Il fiorentino è stato preceduto da Crouser, da Michal Haratyk e da Filip Mihaljevic. Crouser è stato uno dei grandi protagonisti dell’atletica mondiale della stagione 2020, che lo ha visto realizzare 29 lanci oltre i 22.20m e 36 misure oltre i 22 metri.

Il campione olimpico ha stabilito la terza migliore prestazione mondiale all-time con 22.91m.

Gianmarco Tamberi si è classificato quinto nel ranking del salto in alto nella stagione che lo ha visto superare 2.31m indoor a Siena e 2.30m ad Ancona.

Il britannico Tom Gale, leader mondiale della stagione indoor con il 2.33m di Hustopece, ha vinto il ranking del salto in alto davanti al bahamense Jamal Wilson.

La velocità azzurra ha ricevuto grandi riconoscimenti a livello internazionale grazie all’ottavo posto di Filippo Tortu sui 100 metri, ai quinti posti di Eseosa Desalu sui 200 metri e di Edoardo Scotti sui 400 metri.

Tortu è stato l’unico centometrista europeo ad entrare nella top 10 grazie al miglior crono continentale di 10”07 realizzato al meeting di Bellinzona e al terzo posto al Golden Gala.

In entrambe le gare il primatista italiano è stato preceduto dal sudafricano Akani Simbine, che ha vinto il ranking di specialità per aver vinto tutte le gare disputate. Simbine è sceso due volte sotto i 10 secondi con 9”91 a Pretoria e 9”96 a Roma.

Desalu è stato il velocista europeo più regolare della stagione e ha brillato sulla scena internazionale vincendo a La Chaux de Fonds in 20”36 e al Memorial Van Damme di Bruxelles in 20”39 e classificandosi secondo a Szekesfehrvar in 20”35 alle spalle del grande Noah Lyles.

Lo statunitense ha vinto il ranking dei 200 metri grazie alle due prestazioni al di sotto dei 200 metri a Clermont (19”94) e a Montecarlo (19”76).

Scotti ha vinto il titolo italiano sui 400 metri a Padova in 45”77 diventando il primo atleta nato nel 2000 a laurearsi campione nazionale a livello assoluto.

L’allievo di Giacomo Zilocchi ha avuto la consacrazione internazionale nella serata del Golden Gala dove ha vinto i 400 metri con 45”21, secondo miglior tempo europeo del 2020. Soltanto Karsten Warholm ha corso più velocemente sul giro di pista nell’estate 2020 vincendo a Stoccolma in 45”05.

Il fuoriclasse norvegese ha vinto il ranking dei 400 ostacoli al termine di una stagione memorabile nella quale ha realizzato il record europeo a Stoccolma con 46”87 e i sei migliori tempi dell’anno (cinque dei quali sotto i 47”62). La media dei suoi migliori dieci tempi di 47”160 supera quella di Edwin Moses (47”254).

Antonella Palmisano è entrata nella top ten della 20 km di marcia. La marciatrice pugliese ha vinto la prestigiosa gara di Podebrady in 1h28’40” oltre al titolo nazionale sui 10 km a Modena con il record italiano.

L’azzurra è stata l’unica a spezzare il dominio del ranking dominato dalle russe e dalle cinesi. La migliore del ranking è la russa Elvira Khasanova, vincitrice ai Campionati nazionali in 1h27’45”. Toshikazu Yamanishi e Matej Toth sono stati scelti come vincitori rispettivamente sui 20 km e 50 km.

Il grande protagonista della stagione appena trascorsa è stato l’atleta dell’anno Armand Duplantis, che ha stabilito tre record del mondo nel salto con l’asta (due a livello indoor a Torun con 6.17m e a Glasgow con 6.18m e una volta a livello outdoor con 6.15m nella magica serata del Golden Gala allo Stadio Olimpico di Roma).

Lo svedese ha vinto quattro gare del World Indoor Tour (Dusseldorf, Torun, Glasgow, Lievin) e sei della Diamond League (Montecarlo, Stoccolma, Losanna, Bruxelles, Roma e Doha).

L’atleta dell’anno al femminile Yulimar Rojas ha dominato il ranking del salto triplo. La venezuelana ha cancellato il primato del mondo indoor di Tatyana Lebedeva realizzando la straordinaria misura di 15.43m nel World Indoor Tour di Madrid.

Gli esperti di Athletics International hanno votato Elaine Thompson Herah regina dei 100 metri (vittorie a Roma in 10”85 e a Doha in 10”87). Shaunae Miller Uibo ha preceduto la giamaicana nel ranking dei 200 metri grazie al 21”98 realizzato a Clermont in Florida.

Sui 100 metri spicca il quinto posto della ticinese Ajla Del Ponte, vincitrice in Diamond League a Montecarlo e a Stoccolma.

A sorpresa il panel di esperti ha votato la giovane namibiana Beatrice Masilingi al primo posto nel ranking dei 400 metri. La teenager africana ha vinto al meeting del Continental Tour di Nairobi in 50”99 e ha realizzato il personale sul giro di pista con 50”42.

Nel mezzofondo Joshua Cheptegei ha fatto doppietta vincendo i ranking dei 5000 e dei 10000 metri, distanze sulle quali ha riscritto la storia con i record del mondo (12’35”36 a Montecarlo e 26’11”00 a Valencia).

Timothy Cheruiyot ha prevalso su Jakob Ingebrigtsen nel ranking dei 1500 metri grazie alle vittorie di Montecarlo in 3’28”45 e di Stoccolma in 3’30”25. Gli altri riconoscimenti sono andati a Donovan Brazier (800 metri), Jacob Kiplimo (3000 metri), Soufiane El Bakkali (3000 siepi), Kibiwott Kandie (primatista del mondo sulla mezza maratona a Valencia con 57’32”) e Evans Chebet (vincitore alla maratona di Valencia).

A livello femminile sono state elette regine Faith Kipyegon (800 metri), Laura Muir (1500 metri), Hellen Obiri (3000 metri) e Letesenbet Gidey (5000 metri), Hyvin Kyeng (3000 siepi). Peres Jepchirchir ha dominato i ranking della mezza maratona e della maratona.

Nel settore degli ostacoli sono stati eletti Orlando Ortega (110 ostacoli) e la giovane olandese Femke Bol (leader mondiale del 2020 sui 400 ostacoli).

I migliori saltatori sono stati Juan Miguel Echevarria (lungo maschile), Fabrice Zango (triplo maschile), Maryna Beck Romanchuk (lungo femminile), Maria Lasitskene (alto femminile), Anzhelika Sidorova (asta femminile). Lasitskene ha preceduto Yaroslava Mahuchik e Yulia Levchenko in virtù del 2.05m realizzato nel corso della stagione indoor 2020.

Il ranking dei lanci ha visto prevalere Daniel Stahl (leader mondiale del disco con 71.37m), Johannes Vetter (secondo lanciatore della storia con 97.76m a Chorzow), Wojchiech Nowicki (80.09m nel martello) a livello maschile e Gong Lijao (peso), Valarie Allman (disco), Lu Huihui (giavellotto) e Alexandra Tavernier (martello) in campo femminile.

Le prove multiple hanno incoronato Kevin Mayer (decathlon) e Ivona David (eptathlon).

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