Con uno scarno comunicato apparso ieri sera sul sito della FIDAL è stato comunicato che, la Federazione Italiana, ha ricevuto notifica della positività ad un controllo antidoping del mezzofondista Ahmed Abdelwahed, specialista dei 3000 siepi in cui ha conquistato la medaglia d’argento ai recenti Campionati Europei in Germania, ma che è stato anche finalista ai Mondiali di quest’anno in Oregon e alle Olimpiadi del 2021 in Giappone.
Il test è stato effettuato proprio nel corso della manifestazione continentale, e il farmaco proibito sarebbe il Meldonium, nella lista delle sostanze dopanti dal 2016. Una bruttissima notizia quindi, fermo restando che ovviamente vi saranno delle controanalisi e non è stata assolutamente emessa ancora nessuna condanna, in quanto Ahmed è certamente un atleta di primissimo piano nel panorama nazionale.
Ahmed peraltro ha scelto subito di commentare via social quanto sta accadendo: “Certe cose sembrano impossibili finché non ti accadono. Sono stato sospeso in via cautelare per la presenza di una sostanza di cui non avevo mai sentito parlare. Ho scoperto per la prima volta l’esistenza del Meldonium quando mi è stato riferito che lo hanno trovato nelle mie analisi.
Non ho mai assunto volontariamente questa sostanza quindi sto cercando di capire come mai fosse nelle mie urine. Aspetto i dati del campione per vedere se può essere una contaminazione.
Per quanto valga ho sempre corso per divertirmi, conoscere e condividere con le persone che ho incontrato bei momenti e non ho mai avuto la fobia di essere il più forte o vincere, sarà stato un limite ma mi ha permesso di vivermi questo sport al meglio!
Dal momento che ho deciso di condividere con voi ciò che mi è accaduto vi terrò aggiornati sul conseguimento delle indagini per dimostrare la mia innocenza”.