Alessandro Andrei (foto archivio meeting Viareggio 87)
Alessandro Andrei (foto archivio meeting Viareggio 87)
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Ce l’ha ricordato ieri, in un post pubblicato dal Sudafrica, Leonardo Fabbri, del 62esimo compleanno del suo mito, Alessandro Andrei, primatista italiano del getto del peso outdoor, dal 12 agosto 1987, con quella fantastica serie di lanci, al meeting di Viareggio, che lo portarono sino al record del mondo di 22,91 metri.

Quello irridato, di primato, durò solo un anno, ma quello italiano sembra essere rimasto scolpito nella pietra, anche se Fabbrino, dopo avergli battuto, lo scorso inverno, quello al coperto di 5 centimetri, da 21,54 a 21,59, sembra molto ben proiettato nella possibilità di ottenere anche quello all’aperto.

Alessandro Andrei è, però,  rimasto nella memoria collettiva degli italiani anche, e soprattutto, per l‘oro olimpico di Los Angeles 1984, quelle Olimpiadi boicottate dagli USA, ma con tutte le altre superpotenze mondiali dell’Atletica, tra cui Russia e Cina.

Alessandro è stato un atleta straordinario, sicuramente poco propenso alla ribalta, ma tantissimo agli allenamenti a cui dedicava circa 5/6 ore al giorno, con due sedute al giorno: una dedizione totale frutto di grande passione e sacrificio.

Ritiratosi a 45 anni, dopo una carriera agonistica molto lunga, Alessandro vive a Firenze, sua città natale e, se vorrà, a breve sarà per me un piacere intervistarlo per sprintnews.it.

Per adesso, pur se in leggero ritardo, i nostri migliori auguri e un grande ringraziamento per le emozioni che ci ha regalato.

Alessandro Andrei (foto archivio)
Alessandro Andrei (foto archivio)

I tre lanci sensazionali del 12 agosto 1987 a Viareggio

(ce ne fu un quarto, l’ultimo della gara, a 22.74, che non appare nel filmato)

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