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Armand Mondo Duplantis ha illuminato la magica serata del Bauhaus Galan di Stoccolma nello storico Stadio Olimpico del 1912 nel centro della bellissima capitale svedese davanti ai 14000 spettatori entusiasti. Gli altri momenti clou di una serata memorabile sono stati il primato europeo dell’altro svedese Andreas Almgren sui 5000 metri con 12’44”27 e le migliori prestazioni mondiali dell’anno di Emmanuel Wanyonyi sugli 800 metri maschili (1’41”95) e di Raj Benjamin sui 400 metri ostacoli maschili (46”54). Il meeting scandinavo ha fatto registrare sei record del Bauhaus Galan, compresi il 10”75 di Julien Alfred sui 100 metri e il 52”11 di Femke Bol sui 400 metri ostacoli.

Salto con l’asta maschile

Armand Mondo Duplantis ha stabilito il dodicesimo primato del mondo della sua straordinaria carriera superando la misura di 6.28m al primo tentativo dopo aver superato le misure di 5.60m, 5.80m, 5.90m e 6.00 sempre alla prima prova. Duplantis ha aggiunto un cm al record del mondo realizzato a Clermont Ferrand con 6.27m lo scorso Febbraio. Lo scandinavo ha vinto la quarta gara stagionale in Diamond League dopo i successi di Xiamen con 5.92m, Keqiao con 6.11m e Oslo con 6.15m.

Duplantis ha festeggiato l’ennesima impresa togliendosi la maglietta e ha ricevuto l’abbraccio dei nonni materni e della compagna Desirée Inglander, modella svedese. Duplantis ha stabilito il tredicesimo record del mondo nella storia del Bauhaus Galan e il primo dal 1997 quando Wilson Kipketer migliorò il primato mondiale degli 800 metri di Sebasian Coe con 1’41”73.

L’australiano Kurtis Marshall ha superato tutte le misure al primo tentativo ma avuto bisogno di due prove per valicare l’asticella alla misura di 5.90m. Il campione europeo indoor Menno Vloon si è piazzato al terzo posto con 5.80m battendo un ritrovato Renaud Lavillenie per un numero minore di errori

Armand Duplantis: “Volevo fortemente questo primato. Sognavo di batterlo a Stoccolma davanti al pubblico di casa. Ho saltato con le stesse aste utilizzate nei precedenti tentativi di record del mondo. Saltai per la prima volta in questo stadio quando avevo 11 anni. Quel giorno pioveva e faceva freddo e saltai meno di 4 metri. Ho gareggiato molto in questo stadio. I nomi degli atleti che battono il record del mondo in questo stadio vengono inseriti in una bacheca. L’ultimo record risale a tanto tempo fa. Mia madre era presente come spettatrice quando Patrick Sjoberg superò il record del mondo nel 1986. E’ davvero speciale vedere inserito il mio nome nella lista dei primatisti del mondo in questo impianto. E’ lo stadio più bello secondo la mia opinione di parte. Mi mancano soltanto due centimetri per arrivare a saltare 6.30m. Verrà pubblicata la mia nuova canzone tra due settimane. Non ha nulla a che vedere con il primato del mondo”.

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5000 metri maschili

Pochi minuti dopo il record del mondo di Duplantis il connazionale Andreas Almgren ha migliorato il record europeo detenuto dal 2023 dallo spagnolo Mohammed Katir sui 5000 metri con l’eccellente tempo di 12’44”27. Almgren ha percorso l’ultimo giro in 58 secondi. L’etiope Kuma Girma è sceso ancora al di sotto dei 13 minuti con 12’57”46 tre giorni dopo aver stabilito il record personale con 12’56”41 a Oslo. L’australiano Ky Robinson ha migliorato il record personale con 12’58”38. L’olandese Mike Foppen ha stabilito il record nazionale con 13’02”43.

Andreas Almgren: “Questa é probabilmente la serata più memorabile della mia carriera finora. Nella precedente edizione del meeting non mi sono sentito bene alla partenza. Quest’anno volevo dare del mio meglio. Volevo regalare qualcosa di speciale da ricordare agli spettatori della mia città. Quando il pacemaker ha esaurito il suo compito e Girma non è riuscito a tenere il ritmo, ho deciso di provare il tutto per tutto. Avevo in programma il record svedese e il primato dello stadio in questa stagione. Se ripenso a nove anni fa, mi ruppi lo scafoide e questo ha iniziato un periodo di cinque anni pieni di infortuni. Sono contento e orgoglioso di aver battuto questo record”.

400 metri ostacoli maschili

Il campione olimpico di Parigi 2024 Raj Benjamin ha vinto i 400 metri ostacoli maschili migliorando il record del meeting detenuto da Alison Dos Santos fermando il cronometro con 46”54, che demolisce la migliore prestazione mondiale dell’anno di Karsten Warholm realizzata a Keqiao con 47”28. Alison Dos Santos, detentore del precedente record del meeting con 46”80 dall’edizione del 2022, è sceso al di sotto dei 47 secondi con 46”68, terzo miglior tempo della sua carriera. Warholm si è piazzato al terzo posto con 47”41 tre giorni dopo aver stabilito il record del mondo sui 300 metri ostacoli con 32”67 a Oslo. Il tedesco Emil Agyekum ha tagliato il traguardo al quarto posto in 48”37 davanti al britannico Alaistar Chalmers (48”63).

Raj Benjamin: “Penso di essermi esaltato un po’ troppo Giovedì ma mi sono sentito bene anche se ero stanco. Non ho corso una buona gara dal punto di vista strategico Giovedì e sapevo di mettere a posto questi difetti. Sono rimasto paziente e non ho avuto paura. Ho recuperato le ore di sonno perse dopo aver dormito 3-4 ore a notte a causa del fuso orario. Siamo avversari e ogni volta che scendiamo in pista vogliamo vincere. Le nostre prestazioni parlano da sé”.

Lancio del disco maschile

Il campione europeo Krjistian Ceh ha preso il comando con un lancio da 69.73m al terzo tentativo. Il campione del mondo Daniel Stahl si è avvicinato alla vittoria con 69.53m al sesto tentativo riservato solo ai primi tre classificati. Il primatista australiano Matthew Denny, vincitore delle ultime due edizioni della Diamond League, si è classificato al terzo posto con 68.14m. Seguono in classifica i tedeschi Clemens Prufer (quarto con 66.26m) e Henrik Jannsen (65.04m) e il campione olimpico di Parigi Roje Stona (64.58m).

Kritsjan Ceh: “La gara era di altissimo livello. Ci sono stati grandi risultati a Ramona favoriti dal vento, che ha reso le misure quasi irreali. Non possiamo aspettarci questi risultati nello stadio di Stoccolma. La gara è andata bene. Il livello attuale del lancio del disco è straordinario. Tanti atleti sono in grado di lanciare oltre i 70 metri”.

800 metri maschili

Il campione olimpico Emmanuel Wannyonyi ha vinto una grande gara di 800 metri maschili stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 1’41”95. Il ventenne keniano ha avvicinato il record del meeting stabilito da Wilson Kipketer in occasione dell’allora primato del mondo di 1’41”73 nel 1997.

L’algerino Djamel Sedjati si è classificato al secondo posto con il primato stagionale di 1’42”27. Lo statunitense Josh Hoey ha migliorato il record personale con 1’42”43. Il campione europeo e finalista olimpico Gabriel Tual ha migliorato il personale stagionale con 1’42”72 precedendo l’algerino Slimane Moula (1’42”77) e il botswano Kethobogile Haingura (1’43”61).

Emmanuel Wanyonyi: “Il mio fisico non era al top della forma, ma ho continuato a spingere. Ho molti chilometri di allenamento nelle gambe e ho bisogno di incominciare con i lavori di velocità per migliorare i miei finali. Sono contento di essere sceso al di sotto di 1’42” soltanto tre giorni dopo aver vinto a Oslo. L’obiettivo è raggiungere la finale del Mondiali e poi vediamo cosa succede”.

800 metri femminili

La britannica Georgia Bell Hunter ha vinto gli 800 metri femminili con il primato stagionale di 1’57”66 con uno sprint a 300 metri dalla fine che le ha permesso di battere la keniana Mary Moraa (1’57”83), Prudence Sekgodiso (1’58”00), la svizzera Audrey Werro (1’58”35) e Jemma Reekie (1’58”66). Eloisa Coiro si è piazzata all’ottavo posto con 2’00”20. Bell Hunter era ultima a 300 metri dalla fine.

Georgia Bell Hunter: “Ho corso male commettendo diversi errori ma mi sono sentita bene e ho sentito di avere ancora energie rimaste per lo sprint finale. Sono rimasta indietro e ho dovuto correre all’esterno più a lungo di quanto dovessi. Ho provato a trovare spazio al’interno, ma negli 800 metri è importante trovare la posizione giusta. Non so quale distanza correrò ai Trials briatnnici. Ogni anno è diverso e dipende da come mi sento. Deciderò la gara da correre in base alle mie chance di vincere una medaglia”.

100 metri ostacoli femminili

La finalista olimpica di Parigi 2024 Grace Stark ha vinto la seconda gara della sua carriera sui 100 metri ostacoli stabilendo il record del meeting con l’eccellente tempo di 12”32 con vent regolare di +1.4 m/s. Stark ha migliorato di sei centesimi di secondo il precedente primato del Bauhaus Galan realizzato dalla statunitense Brianna Rollins con 12”38 nel 2018.

Grace Stark: “E’ una bella sensazione correre a Stoccolma. Ho svolto un allenamento il giorno prima della gara e mi è piaciuta molto la pista. Amo gareggiare in Diamond League. Mi sono divertita molto a gareggiare davanti a questo pubblico. Finora è stata una grande stagione. Voglio continuare questo momento positivo e migliorare i miei tempi in ogni meeting in preparazione per i Mondiali. Tornerò a Eugene per provare a conquistare il posto in squadra per Tokyo. La cosa più importante è rimanere concentrata su me stessa”.

La medaglia di bronzo dei mondiali indoor Ackera Nugent si è classificata al secondo posto in 12”37. Nadine Visser e Devynne Charlton hanno migliorato i rispettivi primati stagionali con 12”49 e 12”59. Kendra Harrison, due volte vincitrice a Stoccolma si è piazzata al quinto posto con 12”69 condividendo lo stesso tempo con l’azzurra Giada Carmassi, che ha migliorato di sei centesimi di secondo il record italiano stabilito da Luminosa Bogliolo con 12”75 alle Olimpiadi di Tokyo 2021. Carmassi ha demolito di ben 12 centesimi di secondo il primato personale realizzato in questa stagione con 12”81 sempre in Diamond League a Rabat.

Giada Carmassi: “Sono ancora incredula, ho avuto la sensazione di non riuscire a fermarmi, ho avuto le frequenze molto alte stavolta. Sapevo di stare bene, speravo nel personale. Sono felicissima di questo record e migliorare atlete che ho sempre preso a modello. E’ il mio primo record italiano, sono ancora un po’ frastornata ma felicissima“.

400 metri ostacoli femminili

La campionessa mondiale ed europea Femke Bol ha vinto la sua seconda gara stagionale in Diamond League dopo il successo di Rabat migliorando il suo record del meeting con 52”11, settimo miglior tempo della sua carriera. Bol ha collezionato la ventisettesima gara di Diamond League della sua carriera. Iniziò la sua serie proprio a Stoccolma quando vinse la prima gara della sua carriera nel circuito nel 2020. Da allora si è aggiudicata cinque vittorie nel meeting della capitale svedese. Il suo precedente primato della manifestazione era il 52”27 realizzato nell’edizione del 2022. In questa stagione Bol aveva già vinto due gare a Rabat in 52”46 e nel Continental Tour di Hengelo con 52”51.

La statunitense Dalilah Muhammad si è piazzata al secondo posto con il primato stagionale di 52”91 battendo la finalista olimpica di Tokyo 2021 Gianna Woodruff (53”99). La tedesca Elena Kelety ha migliorato il record personale con 54”79. Ayomide Folorunso ha concluso la gara all’ottavo posto in 55”98.

Femke Bol: “Questo è uno dei miei stadi preferiti. Sono contenta di aver battuto il record del meeting. Non sono ancora al top della forma e per questo è particolarmente positivo aver vinto. Sono rimasta concentrata sulla parte centrale della gara ed è andata molto bene perché sono riuscita a spingere prendendo un buon vantaggio sulle mie avversarie. E’ soltanto la mia terza gara della stagione. Ho sentito l’acido lattico nella parte finale della gara, ma sto incominciando a sentirmi sempre meglio e ad entrare nella migliore condizione”.

100 metri femminili

La campionessa olimpica Julien Alfred ha vinto la sua seconda gara stagionale sui 100 metri in Diamond League migliorando il record del meeting con l’eccellente tempo di 10”75. Il precedente primato della manifestazione era detenuto dal lontano 1994 dalla russa Irina Privalova con 10”90. Alfred è arrivata a due soli centesimi di secondo dalla migliore prestazione mondiale dell’anno realizzata da Melissa Jefferson Wooden nel Grand Slam Track di Filadelfia con 10”73. La britannica Dina Asher Smith, vincitrice nel 2018 sui 100 metri e tre volte sui 200 metri a Stoccolma, si è piazzata seconda migliorando il personale stagionale con 10”93. L’ivoriana Marie Josée Ta Lou ha eguagliato il primato stagionale con 11”00 (stesso tempo realizzato anche a Oslo). La liberiana Maia McCoy si è piazzata al quarto posto con 11”12 davanti a Daryll Neita (11”17). La campionessa europea indoor dei 60 metri Zaynab Dosso ha eguagliato il personale stagionale di Oslo con 11”26 nella seconda gara dopo l’infortunio al piede che l’ha fermata dopo l’argento ai Mondiali indoor di Nanchino.

Julien Alfred: “Dopo Oslo ho discusso a lungo con il mio allenatore. Mi ha riassicurato dicendomi che sono in grandi condizioni di forma. Avevo qualche dubbio prima di questa gara e sono contenta di come è andata. Il tempo tra la gara di Oslo e quella di Stoccolma è stato molto breve ma non c’è nulla di nuovo per me. L’ho già fatto prima. Ora tornerò a casa a Austin per preparare la prossima gara di Eugene”.

Salto in alto femminile

La due volte campionessa mondiale indoor Nicola Olyslagers ha vinto il salto in alto femminile con 2.01m dopo aver superato tutte le misure al primo tentativo. L’australiana ha concluso la gara con tre errori alla quota di 2.03m. Yaroslava Mahuchik ha fatto percorso perfetto superando tutte le misure al primo tentativo fino a 1.99m. La primatista del mondo ha commesso due errori a 2.01m prima di sbagliare l’ultima prova a sua disposizione a 2.03m

L’ucraina ha perso la prima gara stagionale in Diamond League dopo i successi di Xiamen e di Keqiao.

Nicola Olyslagers: “E’ stata una bella sensazione saltare in queste condizioni. Sono contenta di aver eguagliato il mio personale stagionale. Mi sento ispirata quando gareggio contro queste grandi avversarie. La mia prossima gara sarà a Parigi”.

Salto in lungo femminile

La campionessa olimpica Tara Davis Woodhall ha eguagliato lo storico primato del meeting del salto in lungo femminile detenuto da Galina Chistiakova realizzando la misura di 7.05m, secondo miglior salto stagionale all’aperto ad un solo centimetro dal 7.06m realizzato da Larissa Iapichino a Palermo a fine Maggio. Iapichino, vincitrice a Stoccolma nel 2023, si è confermata su eccellenti livelli piazzandosi seconda con 6.90m in una gara che presentava un cast degno di una finale mondiale o olimpica. La fiorentina ha esordito con un salto da 6.89m al primo tentativo e si è migliorata di un centimetro con 6.90m alla terza prova. L’azzurra ha fatto registrare una serie molto consistente realizzando altri tre salti validi da 6.66m, 6.82m e 6.85m.

La statunitense Jasmine Moore, due volte terza alle Olimpiadi di Parigi nel salto in lungo e nel salto triplo, ha realizzato 6.76m al terzo tentativo piazzandosi al terzo posto con un solo centimetro di vantaggio sulla campionessa europea outdoor Malaika Mihambo, che ha saltato 6.75m alla quarta prova.

Davis Woodhall ha dato spettacolo in pedana e a fine gara ha salutato tutte le avversarie e i giudici gara.

Tara Davis Woodhall: “Questo stadio è ricco di storia. Sto lavorando sulla velocità e sulla forza in allenamento. Sono davvero contenta della mia rincorsa. Sono veloce in pedana e riesco ad accelerare verso la fine. Ho provato la sensazione di volare ancora. Ora torno a casa per allenarmi in preparazione al Prefontaine Classic di Eugene del 5 Luglio”.

Larissa Iapichino: “Non mi sono piaciuta molto nonostante la bella serie, porto a casa il secondo posto con soddisfazione e va bene così in una gara con tutte le migliori. Ho avuto qualche problema con le rincorse, ma mi servirà per mettere a punto i particolari tecnici per le prossime gare“.

400 metri femminili

La campionessa NCAA indoor Isabella Whittaker ha vinto la sua seconda vittoria consecutiva sui 400 metri femminili in Diamond League in 49”78 dopo il successo di Oslo in 49”58. La statunitense ha battuto ancora la finalista olimpica e primatista norvegese Henriette Jaeger (50”07) in una ripetizione dello stesso ordine di arrivo dei Bislett Games. La campionessa mondiale indoor Amber Anning si è piazzata al terzo posto in 50”17 davanti alla campionessa europea indoor Lieke Klaver (50”35). La cilena Martina Weil, figlia del bronzo olimpico di Barcellona 1992 Ximena Restrepo, ha migliorato il record nazionale con 50”39.

Isabella Whittaker: “Sono davvero felice della gara. E’ stata una ripetizione dopo aver corso tre giorni fa a Oslo. Mi sono sentita un po’ lenta. E’ stato difficile tornare in pista dopo la prima gara. Correre nel Grand Slam Track mi ha aiutato a trovare la forma migliore gareggiando con le migliori atlete del mondo e a credere in me stessa. Vengo da una famiglia di atleti. Mia sorella ha partecipato alle olimpiadi di Parigi negli 800 metri. I miei genitori mi hanno trasmesso la passione. Ora rimarrò in Europa e gareggerò a Parigi prima di tornare negli Stati Uniti”.

200 metri maschili

Il cubano Reynier Mena ha vinto la sua seconda gara consecutiva sui 200 metri in Daimond League con il primato stagionale di 20”05 dopo il successo di Oslo. Il liberiano Joseph Fahnbulleh si è classificato al secondo posto in 20”32 davanti allo statunitense Kyree King (20”49)

Reynier Mena: “Sono contento della vittoria. Il lavoro svolto in allenamento sta pagando. Sto diventando più veloce in ogni gara. Devo continuare a lavorare duramente e ho fiducia in me stesso. Ho la sensazione di poter avvicinare il mio record personale di 19”63 realizzato a La Chaux de Fonds. La mia prossima gara sarà al meeting di Ostrava tra due settimane. Spero di continuare a correre bene”.

3000 metri femminili

L’australiana Linden Hall ha vinto i 3000 metri femminili con il record personale di 8’30”01 aggiudicandosi la sua seconda vittoria a Stoccolma tre anni dopo il successo sui 1500 metri. L’ugandese Sarah Chelangat ha migliorato il record nazionale con 8’31”27. La diciannovenne britannica Innes Fitzgerald e la connazionale Hannah Nuttal hanno migliorato i record personali correndo in 8’32”90 e in 8’33”82. Per FitzGerald è il secondo miglior tempo europeo under 20. Le prime sette classificate hanno migliorato il record personale. L’azzurra Marta Zenoni ha migliorato il record personale con l’ottimo tempo di 8’41”72 battendo un’avversaria quotata come la giapponese Nozomi Tanaka (8’50”18). Zenoni aveva un personale di 8’44”10 realizzato a Rovereto lo scorso anno. Per la bergamasca è il secondo record personale di questa stagione dopo l’ottimo 4’01”52 sui 1500 metri al Golden Gala di Roma. L’azzurra consolida il quarto posto nelle liste italiane all-time.

Linden Hall: “Avevo migliorato di recente il record personale sui 5000 metri. Speravo di poter tradurre questo tempo in una buona prestazione sui 3000 metri. Ho fatto un buon lavoro correndo da sola nell’ultimo chilometro. Finora è stata una buona stagione per me e questo mi sta dando molta fiducia. Ho in programma di gareggiare ancora sui 1500m a Parigi”.

Marta Zenoni: “Ho fatto il mio primato, è stato difficile a livello mentale, ma sono fiduciosa nei risultati in questo percorso di gare internazionali. Non mi sono sentita benissimo, speravo in sensazioni diverse, ma è la mia seconda gara all’aperto della stagione e sono ancora in rodaggio. Sono stata ferma dopo la stagione indoor per un problema polmonare, non sono questi i tempi che sento di valere e che vorrei trovare nel corso della stagione“.

1500 metri maschili

Il primatista svedese dei 1500 e del miglio Samuel Philstrom ha vinto i 1500 metri in 3’31”53. Federico Riva ha corso ancora molto bene piazzandosi secondo in 3’32”17 dopo aver strappato il record italiano del miglio a Gennaro Di Napoli a Oslo. Il danese Kristian Hansen ha stabilito il record personale con 3’32”60.

Federico Riva: “Sono contento della prestazione, ho raggiunto una consistenza mai avuta prima, ero alla quarta gara in due settimane“.

3000 siepi maschili

Osama Zoghlami si è piazzato al quarto posto realizzando il quarto miglior tempo della sua carriera con 8’14”38, a 32 centesimi dal personale di 8’14”06 realizzato nella semifinale olimpica di Tokyo. Il tedesco Karl Bebendorf ha vinto con il primato personale di 8’11”81 davanti al neozelandese George Beamish (8’13”06”) e al marocchino Fait El Mostafa (8’14”04)

Osama Zoghalmi: “Felice di essere tornato a tempi che non raggiungevo da due anni, ho fatto il minimo per i Mondiali, sono soddisfatto di me stesso“.

Lancio del disco femminile

La tedesca Kristin Pudenz si é imposta nel lancio del disco femminile con 64.85m davanti alla vice campionessa europea del peso e del disco Jorinde Van Klinken (64.33m) e alla cubana Denia Caballero (63.32m).

200 metri femminili

La liberiana Thelma Davies ha vinto i 200 metri in 22”41 con vento a favore di +2.2 m/s precedendo Jael Bestue (22”69).

 

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