Dalia Kaddari (foto Instagram)

Tra i migliori prospetti della velocità italiana, Dalia Kaddari è una sprinter azzurra delle Fiamme Oro.

Medaglia d’argento alle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires 2018 sui 200 metri (dove ha battuto il record italiano allieve con 23″45), è anche primatista italiana juniores dei 200 indoor con 23”85.

Il suo profilo Instagram (@da.lia_) che cura da quando aveva quattordici anni, sfiora i 20mila follower. E proprio in un bellissimo scatto pubblicato quasi cinque anni fa scriveva: “Mamma dillo tu alla maestra, io da grande farò l’atleta”. Una predestinata, bella, forte e sorridente.  

Ciao Dalia, hai compiuto 19 anni durante la quarantena. Per cominciare ti chiedo come hai passato il giorno del tuo compleanno e qual è stato il regalo più bello che hai ricevuto?

Il mio diciannovesimo compleanno è stato un po’ particolare in quanto non potendo uscire, non ho potuto festeggiare con i miei amici. Ma non è mancato l’entusiasmo perché ho festeggiato con la mia famiglia. Il regalo più bello penso sia stata la torta di mia madre, inaspettata.

Come ti stai allenando? Sensazioni? Al tuo ritorno in pista pensi di poter ritoccare il tuo personale?

Mi sto allenando bene, le sensazioni sono buone e ovviamente spero di migliorare i miei personali sia nei 100 che nei 200.

Da quando sei entrata in Polizia e fai parte delle Fiamme Oro avrai realizzato che si fa sul serio: cosa è cambiato, come vivi l’investitura del professionismo?

Con l’entrata in Fiamme Oro il mio modo di vivere l’atletica è senz’altro cambiato in modo positivo, da permettermi di raggiungere i miei obiettivi sia a livello tecnico che di prestazione.

L’anno prossimo ti aspetta la Maturità: ti sei fatta un’idea sul prosieguo degli studi? Hai in mente un eventuale percorso universitario o altri progetti?

Ho ancora un anno di liceo e chiaramente quest’anno scolastico è stato molto particolare, vista la situazione. Non ho ancora le idee chiare per il dopo, ma sicuramente è un percorso che affronterò.

Parliamo di velocità, un dono che evidentemente ti appartiene: alla tua età bisogna gestire strategie e modalità di allenamento pensando alle distanze in cui specializzarsi. 100, 200, 400? Cosa ti piacerebbe e come ti vedi nel futuro?

Per adesso vanno bene le distanze dei 100 e 200, ma sicuramente in futuro i 400 saranno il mio obiettivo.

La pandemia ha portato al rinvio dei Giochi Olimpici, che sicuramente ha penalizzato gli atleti più esperti.
La data resta un’incognita – non aspettiamoci decisioni a riguardo prima dell’autunno – ma immagino che le tue ambizioni siano cresciute. Quanto credi in Tokyo?

Le Olimpiadi sono sempre il traguardo più ambito da raggiungere come atleta ed io spero di poterne far parte.

Prima del lockdown eri stata invitata dal Cagliari Calcio allo stadio, maglia personalizzata Kaddari 23 (i secondi del tuo personale sui 200 metri?). Ti piace andare allo stadio?

Sìsì, mi piace andare allo stadio perché sono tifosa del Cagliari. Il numero 23 è un numero importante perché è il mio giorno di nascita ed è un traguardo che mi piacerebbe raggiungere anche nella velocità.

Segui altri sport? Quali sono i tuoi idoli o riferimenti, nell’atletica e non solo?

Seguo il basket e il calcio. I miei idoli se consideriamo l’atletica sono Allyson Felix e la Elaine Thompson, mentre in assoluto dico Kobe Bryant.

Non hai nemmeno 20 anni e hai corso in Argentina, Bielorussia, Ungheria, Svezia…
L’atletica è un passe-partout che apre le porte del mondo: oltre a questo aspetto, in cosa ti senti più fortunata rispetto alle tue coetanee e in cosa invece più “sacrificata”?

Mi reputo decisamente fortunata rispetto alle mie coetanee perché grazie all’atletica ho la possibilità di conoscere altre culture e persone diverse. Mi alleno tanto, ma quello che faccio non è assolutamente un sacrificio, anzi.

Forse è presto per pensarci ma magari ti sei posta la domanda: ti piacerebbe restare in Sardegna o senti il richiamo delle grandi metropoli della penisola?

Al momento non sento il bisogno, sto assolutamente bene nella mia isola. Poi di quel che sarà il futuro si vedrà.

Nel periodo di isolamento abbiamo riscoperto un po’ tutti la passione per cucinare: tu come sei messa? In quali piatti ti sei espressa meglio?

Non sono particolarmente brava in cucina, ho appreso qualcosa dai consigli di mia madre che ogni tanto cucina piatti tipici del Marocco, che è il paese di mio padre. Ma per il resto ci pensa mamma.

Dal tuo profilo Instagram si evince una bellissima amicizia con Chiara Gherardi: a parte la disciplina che vi unisce, quali passioni condividete?

Con Chiara si è instaurato un bel rapporto di amicizia, con lei condivido la passione per i viaggi, il mare… ma soprattutto il cibo!

Sarà un’estate diversa per tutti, come ti sei organizzata per eventi e vacanze? Intanto dicci quando conti di fare il debutto in pista e su quale distanza?

Sicuramente passerò le mie vacanze nella mia bellissima isola perché ci sono ancora tanti posti che non conosco. Conto di poter gareggiare per metà luglio e la distanza sarà sicuramente per i 100 e i 200.

E noi faremo il tifo per te, in bocca al lupo Dalia!

Dalia Kaddari (foto La Nuova Sardegna)
Dalia Kaddari (foto La Nuova Sardegna)
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