World Athletics ha annunciato la vittoria di sei atleti dell’anno per la stagione 2023 durante gli World Athletics Awards 2023, vale a dire tre per ciascuna categoria maschile e femminile, sovvertendo la logica che vi era sempre stata di dare un singolo premio e, per quanto riguarda le donne, i riconoscimenti sono stati conferiti a Faith Kipyegon per la disciplina corse in pista, a Yulimar Rojas per la disciplina concorsi e a Tigist Assefa per la disciplina corse su strada

Molte grandi prestazioni sono state realizzate nel corso della memorabile stagione 2023, nella quale sono stati battuti 23 record del mondo. Durante la votazione i fans, gli atleti e i membri della famiglia di World Athletics hanno commentato che era incredibilmente difficile limitare la votazione ad un solo atleta a causa delle tante specialità e delle diverse abilità richieste.

Per questo motivo le votazioni per il Premio di Atleta dell’Anno sono state divise in tre categorie diverse: corse, concorsi (lanci e salti) e specialità fuori dallo stadio (maratone e marcia).

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Ripercorriamo i principali risultati delle tre vincitrici femminili della stagione internazionale 2023 e delle altre atlete selezionate tra le dieci finaliste.

Vincitrice della specialità della corsa: Faith Kipyegon (1500/5000 metri)

Dopo essere diventata una delle più grandi atlete nella storia dei Campionati del Mondo e dei Mondiali, la fuoriclasse keniana Faith Kipyegon ha dimostrato nel 2023 di essere anche un’atleta in grado di battere primati del mondo.

Kipyegon ha iniziato la sua straordinaria stagione con la vittoria nella gara campestre di Eldoret sui 10 km battendo molte delle migliori mezzofondiste keniane con oltre un minuto di vantaggio.

All’esordio stagionale nella Wanda Diamond League Kipyegon ha vinto i 1500 metri al meeting di Doha in 3’58”57.

Kipyegon ha demolito il record del mondo sui 1500 metri al Golden Gala allo Stadio Luigi Ridolfi di Firenze (3’49”11). Già nel corso del 2022 la fuoriclasse keniana aveva sfiorato di trenta centesimi di secondo il precedente primato del mondo di Genzebe Dibaba correndo in 3’50”37 al meeting di Montecarlo.

Una settimana più tardi ha migliorato di 1 secondo e 42 centesimi di secondo il record del mondo dei 5000 metri detenuto da Letsenbet Gidey fermando il cronometro in 14’05”20 sulla pista dello Stadio Charlety di Parigi con un ultimo chilometro in 2’42”3 e un 400 metri finale in 60”6. Kipyegon è diventata la seconda atleta dopo Paola Pigni a detenere contemporaneamente i record del mondo dei 1500 e dei 5000 metri. Prima dell’impresa di Parigi Kipyegon aveva corso soltanto due gare sui 5000 metri in carriera nel 2015.

Faith Kipyegon: “Il Premio di atleta dell’anno è la conclusione più bella di un anno straordinario per me. Sono onorata che le mie prestazioni in pista siano state riconosciute dalla comunità dell’atletica. Il sostegno della mia famiglia, dei miei compagni di allenamento e dei miei avversari mi spronano a lavorare duramente e ad inseguire i miei sogni e le mie ambizioni. Spero che i miei risultati siano una motivazione e un’ispirazione per molte ragazze. Non pensavo di poter battere il primato del mondo. Non so come ho fatto. Ho cercato di rimanere rilassata e di godermi le gare. Sono rimasta sorpresa quando ho visto che avevo battuto il record del mondo”.

Dopo aver vinto i 5000 metri ai Trials keniani di Nairobi in 14’53”90 Kipyegon ha migliorato di cinque secondi il primato del mondo sul miglio nella tappa della Diamond League allo Stade Louis II di Montecarlo con 4’07”64 dopo un passaggio intermedio ai 1500 metri in 3’51”41 al termine di una gara straordinaria nella quale sono stati stabiliti numerosi primati nazionali e continentali.

Ai Mondiali di Budapest Kipyegon ha firmato una straordinaria doppietta vincendo i 1500 in 3’54”87 e i 5000 metri davanti alla campionessa olimpica Sifan Hassan in 14’53”88. Poche settimane più tardi ha vinto la finale della Wanda Diamond League a Eugene sulla pista di Hayward Field in 3’50”72.

E’ stato un anno straordinario per me. Scrivere la storia, vincere due medaglie d’oro nella stessa edizione dei Mondiali era ciò che sognavo per quest’anno. Sono stata paziente aspettando il momento in cui sarei riuscita a battere i record del mondo e a vincere due ori ai Mondiali. Il sogno si è avverato”.

Dopo aver concluso la stagione in pista da imbattuta Kipyegon ha concentrato l’attenzione sui Mondiali su strada di Riga in Lettonia, dove si è classificata terza nel miglio.

Vincitrice della specialità dei concorsi: Yulimar Rojas (salto triplo)

La primatista mondiale del salto triplo Yulimar Rojas ha concluso la stagione 2023 da imbattuta. Tuttavia la striscia vincente ha rischiato di concludersi in occasione dei Mondiali di Budapest. La venezuelana ha fatto fatica a trovare la grande misura ed era in ottava posizione fino al quinto tentativo con 14.33m realizzato alla seconda prova, ma ha piazzato il salto da 15.08m al sesto e ultimo tentativo a sua disposizione che le ha regalato il quarto titolo mondiale consecutivo.

Yulimar Rojas: “Aver vinto la gara all’ultimo tentativo rende la vittoria ai Mondiali ancora più memorabile. Ho vinto il mio settimo titolo mondiale consecutivo comprendendo rassegne iridate outdoor e indoor, ma questo è il più speciale di tutti. Il mio ultimo salto dimostra il duro lavoro che ho svolto, lo stato mentale e la fiducia in me stessa. Non mi sono preoccupata della misura. L’unico obiettivo che avevo in mente era vincere la medaglia d’oro”.

La fuoriclasse sudamericana ha aperto la stagione con due vittorie a Madrid con 14.96m e ai Bislett Games di Oslo con 14.91m prima di superare la barriera dei 15 metri per la prima volta in questa stagione ai Giochi Centroamericani con 15.16m. A metà Luglio l’atleta allenata da coach Ivan Pedroso ha realizzato la migliore prestazione mondiale dell’anno con 15.18m nella tappa della Diamond League di Chorzow nella regione polacca della Slesia. A fine Luglio Rojas ha testato la sua condizione nel salto in lungo realizzando 6.61m nella tappa della Diamond League di Montecarlo.

Rojas ha coronato un’altra grande stagione con la terza vittoria consecutiva al Weltklasse di Zurigo con 15.15m e il terzo titolo consecutivo nella Diamond League a Eugene con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 15.35m a metà Settembre.

Rojas ha superato 49 volte in carriera la barriera dei 15 metri ed è rimasta imbattuta per il secondo anno di fila.

Vincitrice della specialità al di fuori dello stadio: Tigist Assefa (maratona)

La ventisettenne etiope Tigist Assefa ha riscritto la storia della maratona migliorando di 2 minuti e 14 secondi il primato del mondo con il sensazionale tempo di 2h11’53” alla Maratona di Berlino. Assefa è transitata al passaggio al 21 km in 1h06’20”.

Nella seconda metà gara ha corso più velocemente rispetto alla prima parte percorrendo la seconda frazione in 1h05’33” (soltanto sette atlete hanno corso più velocemente di questo tempo in una gara sulla distanza di mezza maratona).

Assefa ha corso i primi 10 km in 31’44”, tempo molto veloce, anche se è stata la frazione più lenta della gara. Ha coperto le tre frazioni successive in 31’07” tra il 10 e il 20 km, in 31’20” tra il 20 e il 30 km e 31’02” tra il 30 e il 40 km.

Il record del mondo di Assefa è il miglioramento più ampio negli ultimi 40 anni di storia della maratona femminile.

La ventinovenne etiope ha aumentato il ritmo nelle fasi finali della gara migliorando di due minuti il precedente record del mondo stabilito da Brigid Kosgei a Chicago nel 2019 con 2h14’04”.

Lo scorso anno Assefa vinse a Berlino in 2h15’37” nel suo primo serio tentativo sulla distanza dei 42 km.

Sofia Assefa: “Nella prima metà gara ho risparmiato energie per la seconda parte. Mi sono allenata per la gara di Berlino per sei mesi. Penso di essermi garantita la qualificazione per le Olimpiadi di Parigi”.

Assefa ha iniziato a dedicarsi alle corse su strada soltanto di recente dopo aver iniziato la sua carriera negli 800 metri. Ha rappresentato l’Etiopia sul doppio giro di pista ai Campionati Africani dove si è piazzata al quarto posto e ai Giochi Olimpici di Tokyo dove è stata eliminata in batteria.

Assefa ha esordito in una gara su strada di 10 km correndo la distanza in 34’35” a Dubai. Nel corso del 2019 ha migliorato il personale sui 10 km con 31’45” e ha fermato il cronometro in un promettente 1h08’24” nella mezza maratona.

I profili delle altre finaliste
Femke Bol 400 metri ostacoli

Quando Femke Bol è scesa sotto i 50 secondi nella prima gara della stagione si è capito che sarebbe stata una stagione speciale per la fuoriclasse olandese. Una settimana dopo aver stabilito la migliore prestazione mondiale all-time sui 500 metri indoor con 1’05”63 al meeting del World Indoor Tour di Boston Bol ha stabilito i primati olandesi al coperto correndo i 200 metri con 22”87 e i 400 metri in 49”87 nel meeting francese di Metz.

A fine Febbraio Bol ha battuto dopo 41 anni il primato del mondo indoor dei 400 metri di Jarmila Kratochvilova fermando il cronometro in 49”26 ai Campionati olandesi di Apeldoorn con un miglioramento di 33 centesimi di secondo al precedente record. Due settimane più tardi l’atleta olandese ha vinto due titoli europei indoor sui 400 metri con 49”85 a Istanbul e nella staffetta 4×400 con 3’25”86.

Nella stagione outdoor Bol ha vinto tutte le gare individuali disputate sui 400 metri e sui 400 metri ostacoli. Ha esordito correndo in 53”12 a Oordegem, in 52”43 a Firenze, in 52”30 a Oslo e in 52”76 a Losanna.

A fine Luglio Bol ha migliorato il suo primato europeo sui 400 metri ostacoli con 51”45 in occasione della tappa della Wanda Diamond League di Londra e si è avvicinata a questa prestazione quando ha vinto il suo primo titolo mondiale con 51”70 a Budapest. Con la performance realizzata a Londra l’olandese ha stabilito la terza migliore performance della storia.

Dopo essere caduta negli ultimi metri quando era ancora in testa nella finale della staffetta 4×400 mista ai Mondiali di Budapest, Bol si è riscattata pochi giorni vincendo l’oro con la staffetta 4×400.

Dopo i Mondiali di Budapest Bol ha conquistato altri tre successi a Bellinzona in 52”79, a Bruxelles in 52”11 e nella finale della Diamond League di Eugene in 51”98.

Bol ha vinto sei gare della Diamond League stabilendo il record del meeting in tutte le gare disputate. Ha concluso la stagione 2023 con gli otto migliori tempi al mondo dell’anno. Detiene 12 dei migliori 13 tempi di sempre a livello europeo. Laurent Meuwly, allenatore di Bol, è stato premiato Coach dell’anno da World Athletics.

Shericka Jackson (100 e 200 metri)

La velocista giamaicana Shericka Jackson si è confermata anche quest’anno come una delle velociste più complete in circolazione per la sua abilità di eccellere su tutte le distanze dello sprint.

Jackson ha esordito nella stagione outdoor 2023 correndo in 10”82 a Kingston. Nelle prime tre tappe della Diamond League alle quali ha partecipato la caraibica si è piazzata seconda a Doha in 10”85 e terza a Oslo in 10”98 e ha vinto i 200 metri a Rabat in 21”98.

Ad inizio Luglio Jackson ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno sui 100 metri con 10”65 prima di vincere i 200 metri con 21”71 ai Campionati giamaicani di Kingston. Poche settimane dopo ha preso parte a quattro gare in quattro paesi diversi in una settimana correndo i 100 metri in 10”78 a Chorzow, i 200 metri in 22”02 a Szekesfehrvar, i 200 metri in 21”86 a Montecarlo e i 100 metri in 10”94 a Londra.

Jackson ha vinto tutte le gare disputate sui 200 metri in questa stagione e ha bissato il successo iridato stabilendo il primato personale con 21”41 ai Mondiali di Budapest un anno dopo il trionfo a Eugene in 21”45.

Shericka Jackson: “Ho corso una buona gara. Non posso lamentarmi del tempo di 21”41. Anche se ero abituata a correre i 400 metri all’inizio della mia carriera, sono in grado di correre grandi tempi sui 100 e sui 200 metri. Sono la testimonianza vivente che si può raggiungere qualcosa se lo vuoi davvero e non molli mai. Anche se sono arrivata vicina al record del mondo, questo obiettivo non era nella mia mente quando ho corso. Continuerò a lavorare e spero di riuscire a mantenere questo livello. Vedremo se un giorno cadrà il record del mondo”.

L’atleta originaria di St. Ann ha vinto inoltre due medaglie d’argento ai Mondiali di Budapest sui 100 metri in 10”72 e nella staffetta 4×100 in 41”21.

Dopo aver vinto a Zurigo in 21”82 e a Bruxelles in 21”48 stabilendo il quarto tempo più veloce della storia, Jackson ha vinto due titoli della Diamond League sui 100 metri in 10”70 e sui 200 metri in 21”57 nella finale della Diamond League sulla pista di Hayward Field a Eugene. E’ la prima velocista della storia ad essere scesa sette volte sotto i 22 secondi e tre volte sotto i 21”60 sui 200 metri nella stessa stagione. Ha corso 17 volte in carriera sotto i 22 secondi superando il precedente primato di prestazioni al di sotto di questa barriera detenuto dalla connazionale Merlene Ottey.

Haruka Kitaguchi (lancio del giavellotto)

Dopo aver conquistato la sua prima medaglia in una rassegna ai Mondiali di Eugene, la giavellottista giapponese Haruka Kitaguchi è diventata la migliore specialista del mondo nel 2023.

Kitaguchi ha iniziato molto bene la stagione 2023 stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 64.50m. La lanciatrice nipponica ha migliorato il primato mondiale stagionale in due tappe della Diamond League lanciando a 65.09m a Parigi e 67.04m a Chorzow.

Kitaguchi è rimasta imbattuta da Agosto in poi vincendo la medaglia d’oro ai Mondiali di Budapest con 66.73m, a Bruxelles con 67.38m (migliore prestazione mondiale dell’anno) e la finale della Diamond League di Eugene con 63.78m.

Yaroslava Mahuchik (salto in alto)

Non molti atleti possono vantare tre medaglie ai Mondiali a 21 anni. L’ucraina Yaroslava Mahuchik è stata la prima a riuscire in questa impresa vincendo l’oro ai Campionati del Mondo a Budapest 2023 dopo gli argenti a Doha nel 2019 e a Eugene nel 2022.

Lo scorso inverno Mahuchik ha superato 2.02m al coperto a Metz poche settimane prima di conquistare il suo secondo titolo europeo indoor a Istanbul con 1.98m.

Durante la stagione estiva l’allieva di Tetyana Stepanyuk ha collezionato tre successi nel circuito a Nairobi con 2.00m, Rabat con 2.01m e a Hengelo con 2.01m prima di trionfare ai Mondiali di Budapest con 2.01m. Nelle settimane successive ai Mondialia Mahuchik ha eguagliato la migliore prestazione mondiale dell’anno con 2.02m a Xiamen prima di vincere anche a Bruxelles con 2.00m e la Finale della Diamond League di Eugene con 2.03m. Tra Gennaio e Settembre Mahuchik ha vinto 15 gare su diciassette.

Maria Perez (marcia 20-35 km)

La marciatrice spagnola Maria Perez ha lavorato molto sulla tecnica durante la off-season invernale del 2022 e 2023 per correggere gli errori che le avevano causato le squalifiche ai Mondiali di Eugene e agli Europei di Monaco di Baviera nel 2022. Il lavoro ha pagato e nella seconda gara dell’anno la marciatrice spagnola ha migliorato il primato nazionale della 20 km stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 1h25’30”.

Due mesi più tardi Perez ha vinto al Campionato Europeo a squadre sui 35 km a Podebrady stabilendo il record mondiale con 2h37’15”.

Ai Campionati del Mondo di Budapest Perez ha realizzato la doppietta vincendo due medaglie d’oro sui 20 km in 1h26’51” e sui 35 km in 2h38’40”.

Gudaf Tsegay (1500-5000 metri)

L’etiope Gudaf Tsegay ha iniziato la stagione indoor vincendo tre gare stabilendo migliori prestazioni mondiali dell’anno in ciascuna di queste gare: 3’57”47 sui 1500 metri a Liévin, 4’16”16 sul miglio a Torun e 8’16”69 sui 3000 metri a Birmingham. E’ salita al secondo posto nelle liste mondiali all-time sul miglio e sui 3000 metri.

Tsegay ha esordito nella stagione outdoor con una vittoria sui 1500 metri nel meeting della Diamond League di Rabat in 3’54”03 e si è imposta sui 5000 metri a Londra con 14’12”29 e ai Trials etiopi di Nerja sui 10000 metri stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 29’29”73.

Tsegay ha vinto la medaglia d’oro sui 10000 metri ai Mondiali di Budapest al termine di una finale emozionante. Nella finale dei 5000 metri Tsegay è rimasta in lotta per le medaglie per gran parte della gara ma è stata condizionata da un infortunio nelle fasi finali e ha concluso all’undicesimo posto. Dopo un periodo di recupero dal problema fisico Tsegay è tornata a metà Settembre per la finale della Diamond League di Eugene dove ha battuto il record del mondo dei 5000 metri di Faith Kipyegon con 14’00”21.

Sha’Carri Richardson (100-200 metri)

La sprinter statunitense Sha’Carri Richardson ha fatto il suo debutto ai Campionati del Mondo a Budapest ed è uscita dalla rassegna iridata con un ricco bottino di due medaglie d’oro sui 100 metri e nella staffetta 4×100 e un bronzo sui 200 metri.

Richardson ha vinto tutte le gare sui 100 metri disputate fino a metà Luglio comprese le tappe della Diamond League di Doha e di Chorzow con lo stesso tempo di 10”76 e la finale dei Campionati statunitensi di Eugene in 10”82 dopo aver corso la batteria in 10”71 e la semifinale in 10”75.

Ai Campionati del Mondo di Budapest Richardson ha vinto la batteria in 10”92 prima di qualificarsi per ripescaggio grazie al terzo posto nella semifinale in 10”84. La statunitense ha vinto la prima medaglia d’oro della sua carriera correndo la finale in 10”65 in nona corsia. Cinque giorni più tardi Richardson ha conquistato anche la medaglia di bronzo sui 200 metri migliorando il record personale con 10”92. La velocista nativa di Dallas ha coronato il suo mondiale da favola vincendo il suo secondo oro nella staffetta 4×100 in 41”03 quarto miglior tempo della storia.

Nelle prime due uscite agonistiche da campionessa del mondo Richardson ha vinto a Zurigo in 10”88 e si è piazzata quarta nella finale della Diamond League di Eugene in 10”80.

Winfred Yavi (3000 siepi)

Dopo i quarti posti nelle ultime due edizioni dei Mondiali di Doha 2019 e di Eugene 2022, la portacolori del Barhein Winfred Yavi Mutile ha conquistato il primo titolo mondiale della sua carriera sui 3000 siepi a Budapest. A parte una sconfitta al Golden Gala di Firenze Yavi ha vinto tutte le gare disputate a partire dalla tappa della Diamond League di Doha in 9’04”38. Successivamente la barheinita ha vinto due medaglie d’oro ai Campionati Pan Arabi e ai Mondiali di Budapest in 8’54”29. Nelle due gare post mondiali l’atleta di origini keniane ha conquistato altri due successi a Zurigo in 9’03”19 e nella finale della Diamond League stabilendo la seconda migliore prestazione mondiale all-time con 8’50”66.

Yavi ha coronato una stagione fantastica vincendo due medaglie d’oro sui 1500 metri e sui 3000 siepi a Huangzhou.

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