Il saltatore con l’asta svedese Armand Duplantis e la saltatrice in alto ucraina Yaroslava Mahuchik sono stati incoronati atleti europei dell’anno a livello assoluto durante la premiazione dei Golden Tracks, il Gala della European Athletics organizzato a Skopje nella Macedonia del Nord. Duplantis e Mahuchik hanno vinto la medaglie d’oro agli Europei di Roma e alle Olimpiadi di Parigi.
Armand Duplantis (Svezia)
Il fuoriclasse svedese Armand Mondo Duplantis ha continuato ad alzare l’asticella migliorando tre volte il record mondiale del salto con l’asta con 6.24m nella tappa inaugurale della Diamond League di Xiamen, 6.25m alle Olimpiadi di Parigi e 6.26m nella Diamond League di Chorzow. Duplantis ha vinto il secondo titolo mondiale indoor a Glasgow superando 6.05m al terzo tentativo. L’astista cresciuto in Louisana è rimasto imbattuto nelle 15 gare disputate in questa stagione. Lo scorso Giugno ha vinto il terzo titolo europeo outdoor di fila migliorando il record dei campionati con 6.10m, il secondo oro olimpico consecutivo a Parigi con il record del mondo con 6.25m e il quarto titolo della Diamond League a Bruxelles con 6.11m. Ha vinto inoltre la super sfida sui 100 metri con il primatista mondiale dei 400 metri ostacoli con Karsten Warholm con il record personale di 10”37 a Zurigo.
Nelle precedenti edizioni dei Golden Tracks Duplantis condivise il Premio di Atleta europeo dell’anno con Jakob Ingebrigtsen nel 2022. Le due star scandinave hanno vinto a pari merito anche il premio di Rising Star europea nel 2018.
Armand Duplantis: “Sono davvero felice di vincere il premio di atleta europeo dell’anno.Mi dispiace non essere a Skopje per ritirare il premio di persona. Ora sono negli Stati Uniti. Sto riprendendo la preparazione e sto trascorrendo qualche giorno con la mia famiglia. Sono felice di avere vissuto tanti grandi momenti in questa stagione e non è nemmeno faile scegliere quali siano state le soddisfazioni più grandi, ma gli Europei di Roma e le Olimpiadi di Parigi sono in cima alla lista. Roma è stato un altro grande Campionato Europeo. La mia famiglia è tutto per me. L’anno prossimo sarà impegnativo come gli altri anni. Non ci saranno eccezioni. Ogni anno propone sempre grandi appuntamenti”.
Yaroslava Mahuchik
La fuoriclasse ucraina Yaroslava Mahuchik è entrata nella storia lo scorso 7 Luglio quando ha migliorato dopo 37 anni il record mondale di Stefka Kostadinova superando la misura di 2.10m nella tappa della Diamond League di Parigi allo Stadio Charlety.
Mahuchik ha iniziato la stagione con un secondo posto ai Mondiali indoor di Glasgow con 1.97m dietro all’australiana Nicola Olyslagers. Lo scorso Giugno la fuoriclasse ucraina ha vinto il suo secondo oro europeo all’aperto a Roma con 2.01m. Il mese successivo è tornata a Parigi per vincere il primo oro olimpico della sua carriera allo Stade de France con 2.00m completando la collezione di titoli nelle grandi rassegne internazionali a soli 22 anni un anno dopo il titolo mondiale a Budapest. Mahuchik ha coronato la stagione perfetta vincendo per la terza stagione di fila la finale della Diamond League a Bruxelles con 1.97m oltre alle due tappe svizzere del circuito a Losanna (1.99m) e di Zurigo (1.96m).
Mahuchick diventa la seconda atleta ucraina a vincere il Premio di Atleta europea dell’anno 11 anni dopo la vittoria del saltatore in alto Bogdan Bondarenko.
Yaroslava Mahuchik: “E’ stato il miglior anno della mia carriera. Ho realizzato tanti sogni, soprattutto il record del mondo e la medaglia d’oro olimpica per l’Ucraina. Ogni gara è un’opportunità per parlare della situazione del mio paese. Stiamo continuando a combattere. Nel 2019 vinsi il premio di Rising Star e questo mi ha dato la motivazione per continuare ad allenarmi duramente e ora ho vinto il Premio di atleta europea dell’anno. Dedico questo premio al popolo ucraino. Ho sempre creduto nella possibilità di saltare 2.10m e di diventare campionessa olimpica. Ho semplicemente continuato a lavorare duramente”.
Finaliste a livello femminile
Femke Bol (Olanda)
Femke Bol è stata selezionata tra le tre finaliste per il terzo anno consecutivo dopo essere stata eletta Atleta Europea dell’anno per due stagioni di fila nel 2022 e nel 2023. La fuoriclasse olandese ha coronato un’altra stagione straordinaria iniziata lo scorso inverno con i due record del mondo sui 400 metri (49”24 ai Campionati olandesi di Apeldoorn e 49”17 ai Campionati del Mondo indoor di Glasgow) e il titolo mondiale indoor con la staffetta 4×400.
Bol ha aperto la stagione all’aperto con la doppia vittoria sui 400 metri ostacoli in 52”49 e nella staffetta 4×400 in 3’22”39 ai Campionati Europei allo Stadio Olimpico di Roma oltre alla medaglia di bronzo con la staffetta 4×400 mista. In avvicinamento alle Olimpiadi di Parigi l’olandese volante ha migliorato il record europeo sui 400 metri ostacoli con 50”95 nel meeting svizzero di La Chaux de Fonds. Ai Giochi Olimpici Bol ha vinto la prima medaglia d’oro olimpica nella staffetta 4×400 mista con una frazione finale strepitosa cronometrata in 47”93, il bronzo nei 400 metri ostacoli in 52”15 alle spalle delle statunitensi Sydney McLaughlin e Anna Cockrell prima di completare la collezione di medaglie con l’argento con la staffetta 4×400.
Keely Hodgkinson (Gran Bretagna)
Dalla stagione 2021 Keely Hodgkinson è andata molto vicina a diventare la migliore ottocentista del mondo vincendo tre medaglie d’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e in due edizioni consecutive dei Campionati del Mondo a Eugene 2022 e a Budapest 2023. In questa stagione la giovane fuoriclasse britannica ha compiuto il definitivo salto di qualità vincendo due medaglie d’oro agli Europei di Roma e alle Olimpiadi di Parigi.
Dopo aver migliorato il record personale sui 400 metri al meeting di Savona con 51”41, l’atleta di Wigan vicino a Manchester ha esordito sul doppio giro di pista al Prefontaine Classic di Eugene con una vittoria in 1’55”78. Poche settimane dopo l’atleta allenata da Trevor Painter ha conquistato il secondo titolo europeo outdoor consecutivo a Roma due anni dopo la vittoria a Monaco di Baviera nel 2022 nonostante un raffreddore.
Due settimane prima delle Olimpiadi di Parigi Hodgkinson ha vinto la gara della Diamond League di Londra davanti al pubblico di casa stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 1’54”61. Con questa prestazione la studentessa di criminologia dell’Università di Leeds è diventata la sesta nelle liste mondiali all-time. Hodgkinson ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi sulla pista color viola dello Stade de France di Parigi St.Denis in 1’56”72 collezionando la seconda medaglia olimpica in 1’56”72. Un piccolo infortunio al ginocchio le ha impedito di gareggiare nei meeting post olimpici.
Gli altri finalisti a livello maschile
Jakob Ingebrigtsen (Norvegia)
Jakob Ingebrigtsen ha centrato la terza doppietta consecutiva continentale sui 1500 e sui 5000 metri agli Europei di Roma.
Ingebrigten ha migliorato il primato europeo sui 1500 metri con 3’26”73 nella tappa della Diamond League di Montecarlo. Ha perso il titolo olimpico sui 1500 metri a Parigi dove si è classificato al quarto posto in una delle finali più attese sulla distanza degli ultimi anni ma si è riscattato vincendo il secondo oro olimpico della sua carriera trionfando nella finale dei 5000 metri. Due settimane dopo la conclusione delle Olimpiadi il fuoriclasse norvegese ha migliorato lo storico primato record del mondo dei 3000 metri detenuto dal 1996 dal keniano Daniel Komen fermando il cronometro in uno straordinario 7’17”55 nella tappa della Diamond League di Chorzow.
Miltiadis Tentoglou (Grecia)
Il saltatore in lungo greco Miltiadis Tentoglou si è confermato come uno degli atleti più prolifici a livello mondiale. Ad appena 26 anni Tentoglou ha iniziato la stagione 2024 come campione in carica alle Olimpiadi, ai Mondiali indoor e agli Europei outdoor e si è confermato vincitore in tutte le tre grandi manifestazioni. Tentoglou ha iniziato la stagione vincendo l’oro ai Mondiali indoor di Glasgow con 8.22m battendo l’azzurro Mattia Furlani con la stessa misura di 8.22m grazie alla seconda miglior misura di 8.19. Tentoglou ha trovato in Furlani un degno avversario. Agli Europei di Roma Tentoglou ha conquistato la terza medaglia d’oro migliorando il record personale con 8.65m (ad un solo centimetro dal record greco di Louis Tsatoumas), nella gara dove Furlani ha migliorato di due centimetri il record mondiale under 20 con 8.38m. Tentoglou ha vinto il terzo oro consecutivo alle Olimpiadi con 8.48m battendo Winnie Pinnock e Furlani.
Vincitori del Premio Rising Star
Niels Laros (Olanda)
Niels Laros si è confermato come la stella emergente del mezzofondo europeo in occasione della finale olimpica sui 1500 metri a Parigi migliorando il record europeo under 20 di Jakob Ingebrigtsen con l’eccellente tempo di 3’29”64. Il figlio d’arte è diventato il secondo atleta a livello juniores a scendere al di sotto dei 3’30”. Laros ha migliorato inoltre il record mondiale under 20 e il primato europeo under 20 sui 1000 metri correndo in 2’14”39 nella tappa del Continental Tour Gold di Hengelo.
Niels Laros: “Il sesto posto alle Olimpiadi di Parigi è stato il risultato che mi ha dato maggiore soddisfazione. E’ stato fantastico dimostrare il mio valore contro avversari di livello assoluto. In questa stagione ho avuto anche qualche momento difficile ma questi risultati negativi sono stati una lezione importante per tornare in pista ancora più forte. L’anno scorso ero stato selezionato tra i finalisti per il premio di Rising Star ma non vinsi. Vincere questo riconoscimento è la sensazione più bella che abbia mai provato. Vediamo cosa potrò fare in futuro. Ho un grande team che mi sostiene. Cercherò di fare qualcosa di speciale. Il mio grande obiettivo è il Mondiale di Tokyo dell’anno prossimo”.
Adriana Vilagos (Serbia)
Adriana Vilagos ha già vinto la seconda medaglia d’argento consecutiva agli Europei a livello seniores a Roma 2024 ad appena 20 anni. L’atleta serba non ha superato il turno di qualificazione alle Olimpiadi di Parigi, ma si è riscattata poche settimane più tardi vincendo la prima gara della Diamond League della sua carriera a Silesia con 65.60m prima di migliorare il record il record personale con 65.64m nella tappa del Continental Tour Gold di Zagabria. Per la seconda edizione consecutiva del Premio Rising Star Award un’atleta serba è stata scelta tra le tre finaliste. Nel 2023 la saltatrice serba Angelina Topic si aggiudicò il premio di stella emergente europea.
Djerdji Vilagos, mamma e allenatrice di Adriana, e Dragutin Topic, papà e allenatore della vice campionessa europea di salto in alto di Roma 2024 Angelina Topic, hanno ricevuto il Premio “European Coaching Award” per i migliori allenatori della stagione.
Adriana Vilagos: “Ho un grande ricordo degli Europei di Roma. C’era una grande atmosfera. Questa manifestazione mi ha permesso di fare una grande esperienza. Mi sono divertita molto. Il 3 Novembre inizierò la preparazione per la prossima stagione. Vincere questo premio dopo essere stata scelta tra le finaliste l’anno scorso significa molto. Desidero congratularmi con tutti gli atleti finalisti del premio. Hanno avuto tutti una grande stagione. Le due medaglie europee di Monaco e di Roma stanno sullo stesso piano. A Monaco provai una sensazione speciale perché era la mia prima medaglia a livello assoluto. Quest’anno ho battuto il record serbo assoluto e ho vinto il secondo argento. E’ stata una grande stagione”.
Gli altri finalisti del Premio Rising Star 2024
Donne
La britannica Phoebe Gill è salita sulla ribalta lo scorso 11 Maggio quando ha corso gli 800 metri in uno straordinario 1’57”86 due settimane dopo aver compiuto 17 anni. Con questa prestazione cronometrica la studentessa della Secondary School ha migliorato il precedente record europeo under 18 di 1’59”65 che resisteva dal lontano 1979.
Gill ha vinto il titolo britannico assoluto degli 800 metri a Manchester battendo Jemma Reekie in 1’58”66. Un mese dopo la teenager britannica ha esordito alle Olimpiadi a Parigi diventando l’atleta più giovane del suo paese a qualificarsi nell’atletica per i Giochi Olimpici dai tempi di Mosca 1980. Sulla pista dello Stade de France di France Gill ha corso la semifinale in 1’58”47.
Jana Kocsak (Croazia)
Un infortunio ha impedito a Jana Kocsak di vincere il titolo europeo under 20 nell’eptathlon a Gerusalemme nel 2023, ma la diciottenne croata si è riscattata vincendo la medaglia d’oro ai Campionati del Mondo under 20 a Lima in Perù.
Il freddo e il vento hanno impedito a Kocsak di battere la migliore la prestazione mondiale dell’anno di 5977 punti, ma è riuscita a totalizzare l’ottimo score di 5877 punti. Kocsak è accreditata di un record personale di 1.92m nel salto in alto in carriera.
L’atleta nata nel 2006 avrà ancora una possibilità di vincere il titolo europeo under 20 a Tampere dal 7 al 10 Agosto 2025.
Jana Kocsak: “Devo molto a mio padre che mi ha permesso di compiere il salto di qualità. Mi hanno detto che sono l’erede di Nafi Thiam. Sono davvero onorata del paragone”.
Tomas Jarvinen (Cechia)
Tomas Jarvinen ha proseguito la straordinaria tradizione della Cechia nelle prove multiple vincendo il titolo mondiale nel decathlon ai Campionati del Mondo under 20 di Lima.
Il diciottenne ceco ha guidato la gara dall’inizio alla fine diventando il secondo decatleta della storia a livello under 20 con 8425 punti a soli 10 punti dal tedesco Nicklas Kaul che realizzò il primato del mondo di categoria nel 2016. Kaul fu eletto atleta emergente dalla European Athletics nel 2019 nell’anno in cui vinse il titolo mondiale a Doha.
Iosif Kesidis (Cipro)
Il diciannovenne Iosif Kesidis ha vinto la prima medaglia d’oro per Cipro in 38 anni di storia dei Campionati del Mondo under 20 in occasione del successo nella rassegna iridata juniores di Lima. Kesidis ha conquistato la vittoria con il record nazionale under 20 di 82.80m con l’attrezzo di 6 kg battendo il secondo classificato di oltre sette metri. Tutti i sei lanci realizzati nella finale mondiale di Lima sarebbero stati sufficienti per vincere.
Iosif Kesidis: “Quando ho vinto il titolo mondiale under 20, ho vissuto il giorno più bello dalla mia vita. Sono orgoglioso di aver vinto il primo titolo mondiale under 20 nella storia di Cipro”.
Il Team Spirit Award è stato assegnato al Team Italiano che ha dominato il medagliere agli Europei di Roma con 24 medaglie e 11 ori. Il premio è stato consegnato a Leonardo Fabbri e ad Antonella Palmisano, che hanno vinto la medaglia d’oro a Roma rispettivamente nel getto del peso e nella marcia 20 km. Il Chief Executive Officer di European Athletics ha sottolineato l’unità, la collaborazione e la determinazione del team azzurro diretto da Direttore tecnico Antonio La Torre.
Antonella Palmisano: “È un grande piacere ricevere questo premio come capitana. la squadra è stata speciale, avevamo promesso qualcosa di grande e ci siamo riusciti”.
Fabbri si è esibito nelle sue doti canore intonando sul palco la canzone “Sarà perché ti amo”.
Leonardo Fabbri: “Sul podio degli Europei ero vicino a piangere. Volevo essere serio ma stavo per fare qualcosa di pazzesco. C’era un’atmosfera incredibile. E’ stato un bel momento”.
Tra gli altri atleti presenti al Gala di European Athletics vanno ricordati anche la francese Cyrena Samba Mayela, campionessa europea a Roma in 12”31 e argento olimpico a Parigi sui 100 metri ostacoli, e Sandra Elkasesiv, sette volte campionessa europea nel lancio del disco, e l’estone Johannes Erm, campione europeo del decathlon a Roma.
Cyrena Samba Mayela: “Mi sono divertita molto a Roma. C’era un’atmosfera straordinaria. Ho battuto il mio record. Ho provato un grande piacere. Mi piace la stagione indoor, ma non ho programmato la prossima stagione e non ho ancora deciso se parteciperò agli Europei indoor”.
Sandra Elkasevic: “Quest’anno mi sono sposata e ora mi chiamo Elkasevic. Roma ha sette colli e io ho vinto il mio settimo oro europeo. La Croazia è un piccolo paese ma abbiamo tanti grandi atleti e siamo davvero orgogliosi. Stanno emergendo tanti atleti giovani. Mi piacerebbe gareggiare agli Europei del 2026 a Birmingham”.
Johannes Erm: “Vincere la medaglia d’oro agli Europei è stato come realizzare un grande sogno. E’ stato un momento davvero speciale. Il decathlon ha una grande tradizione in Estona. Ci sono grandi atleti e nuovi campioni stanno emergendo”.