Infantino squalificato 3 anni per violazione delle norme antidoping

    Il velocista azzurro era stato sospeso a dicembre e si attendeva la sentenza

    Antonio Baldassare Infantino, 31enne velocista italiano-britannico, specialista di 100 e 200 metri, nato e residente in Inghilterra a Londra da genitori italiani, circostanza che gli ha consentito di ottenere nel 2016 la cittadinanza italiana con relativa possibilità di indossare in gara la maglia azzurra, è stato squalificato per 3 anni, dal 15 dicembre 2021 al 14 dicembre 2024, per violazioni delle norme antidoping

    La notizia che diamo in anteprima a livello mediatico, in quanto non è stata ancora riportata da nessun organo di stampa e neppure dal sito della FIDAL, l’abbiamo in realtà trovata proprio sul portale della massima federazione italiana, nella pagina “archivio sospensioni” gestita dal Gruppo Giudici Gare, come si può meglio leggere nel link che riportiamo sotto, in cui si cita un numero di provvedimento 122/21 emesso da un non meglio conosciuto TNS, quasi certamente si tratta di un refuso di stampa e l’organo dovrebbe essere il TNA (Tribunale Nazionale Antidoping), ma rimane il fatto che se l’informazione è arrivata ai GGG, significa che è certamente operativa.

    Infantino, che è definibile un atleta di buon livello, con personali quali 10″26 sui 100 e 20″41 sui 200, la sua disciplina preferita in cui ha conquistato due titoli nazionali assoluti nel 2019 e nel 2020, oltre ad aver disputato tutte le maggiori competizioni internazionali quali Europei, Mondiali e le Olimpiadi di Tokyo dell’anno scorso, ha spesso fatto parte della squadra azzurra della 4×100, anche se solo quale riserva e, in tale ruolo, era anche presente in Giappone nel gruppo che ha conquistato la medaglia d’oro olimpica.

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    Il velocista azzurro era stato sospeso, in attesa di giudizio, il 15 dicembre dell’anno scorso e la notizia era stata data dalla Nado Italia, l’agenzia nazionale dell’antidoping, che però da qualche mese, da quando ha rifatto il proprio sito, non comunica più le news con le squalifiche comminate e i motivi relativi, ma in ogni caso sappiamo che ad Infantino erano state contestate le violazioni degli articoli 2.1 e 2.2 del regolamento sull’uso e la presenza di sostanze vietate, per cui riteniamo che l’atleta non sia riuscito a dare una spiegazione a quanto imputatogli, se non in minima parte visto che avrebbe anche potuto avere una squalifica di 4 anni.

    Per dare qualche ulteriore informazione possiamo dire che i due articoli contestati, di cui sopra, riguardavano sia l’eventuale uso o tentato uso di una sostanza vietata o di un metodo proibito, sia la presenza di una sostanza vietata o dei suoi metaboliti o marker nel campione biologico dell’Atleta.

    L’esame incriminato dovrebbe essere stato fatto in Italia, nel mese di luglio, proprio poco prima della partenza per le Olimpiadi, ed inizialmente aveva dato esito negativo ma poi, probabilmente nell’ambito di dati evidenziati dal passaporto biologico dell’atleta, dovrebbero essere emerse delle discrepanze che hanno portato a un approfondimento di quel test, con quanto ne è seguito sino alla squalifica finale dell’atleta.

    Fonte FIDAL della notizia

    Aggiornamento dal sito FIDAL in data 15 aprile

    Apprendiamo in data successiva alla nostra anteprima la data esatta della sentenza come sotto estrapolato integralmente dal portale della massima federazione italiana.

    Si comunica il dispositivo dell’accordo ex art. 11.8.1 CSA (art 10.8.1 Codice WADA 2021) sottoscritto in data 28.02.2022 dalla PNA, quale Autorità competente per la gestione dei risultati, e dal Sig. Antonio Baldassare Infantino (FIDAL): “La PNA e il Sig. Antonio Baldassare Infantino (FIDAL) concordano la definizione del caso con l’applicazione di anni 3 (tre) di squalifica per la violazione degli artt. 2.1 e 2.2 del CSA, con decorrenza della sanzione dal 15.12.2021 (data del provvedimento di sospensione cautelare) e scadenza al 14.12.2024, senza ulteriori sanzioni economiche e/o addebito di spese del procedimento, oltre l’annullamento del risultato sportivo conseguito al termine della competizione del 27 giugno 2021”.
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