L’atletica italiana è da sempre in prima linea nella lotta al doping a partire dal progetto, ideato dal Direttore Tecnico della nazionale azzurra Antonio La Torre insieme ad Adolfo Rotta, che introduce nelle scuole tale problematica, fino ad arrivare al progetto Erasmus + I Run Clean portato avanti dalla European Athletics.
Sono 6 le nazioni coinvolte nel progetto Erasmus +: Italia, Germania, Francia, Spagna, Estonia e Bulgaria.
Lo scopo di questo progetto, che ha ricevuto fondi dall’Unione Europea nell’ambito dei progetti Erasmus +, è quello di far interrogare i presenti sui valori dell’atletica oltre a informare dell’esistenza della piattaforma I Run Clean ideata dalla European Athletics, che permette di ottenere la certificazione necessaria per partecipare alle manifestazioni internazionali in Europa.
La scorsa settimana tre membri del Consiglio Giovanile della FIDAL, Chiara Montesano, Alessio Gorla e Lorenzo Bufalino, e due membri del Consiglio Giovanile Esteso (un rappresentante per ogni regione), Andrea Corradini e Anna Pia Angelini, sono andati a Berlino per un corso di formazione su come tenere un workshop.
Saranno infatti questi 5 ragazzi a tenere 15 workshop dedicati ad atleti, allenatori e coach che avranno come finalità quella di sensibilizzare il mondo dell’atletica sulla tematica dell’antidoping, facendo parlare i partecipanti riguardo ai propri valori e le motivazioni che li hanno spinti a far parte di questo mondo.
Non si tratterà quindi di un classico corso sulle normative antidoping, ma saranno delle discussioni guidate che faranno riflettere sui danni che il doping infligge e sui valori intrinsechi di ogni persona.
Non è la prima volta che i ragazzi del Consiglio Giovanile si interessano a questa tematica, già da due anni infatti è possibile trovare un loro stand durante le manifestazioni nazionali giovanili, dove è data la possibilità a chiunque ne abbia voglia di testare le proprie conoscenze in tema doping partecipando ad un quiz di 10 domande online.