Mancano ormai solamente 6 giorni all’inizio dei Campionati Europei di Monaco di Baviera, in Germania, che si svolgeranno dal 15 al 21 agosto nel bellissimo impianto dell’Olympiastadion bavarese, e oggi sono state pubblicate le liste ufficiali di tutti gli atleti iscritti di ogni nazione che potrete consultare nel seguente link.
Cominciamo quindi a fare una breve analisi di ogni singola gara evidenziando quelli che possono essere per noi i favoriti, e lo facciamo iniziando naturalmente dalla Regina di tutte le competizioni di atletica, i 100 metri che al maschile dovrebbero certamente vivere del grande duello tra il campione olimpico della specialità, l’azzurro Marcell Jacobs, e il campione europeo uscente, il britannico Zharnel Hughes.
Il condizionale deriva ovviamente dal fatto che, come ben noto, Marcell è reduce da circa due mesi e mezzo molto tribolati per vari problemi fisici susseguenti all’iniziale infezione intestinale capitatagli in Kenya a inizio maggio, per cui la sua presenza è ancora in dubbio anche se di fatto il velocista azzurro è già partito per la Germania dove, come ci ha abituato negli ultimi mesi, scioglierà la riserva in un senso o in un altro solo all’ultimo.
Qualche dubbio, peraltro, anche in merito alla presenza sui blocchi della semifinale dei 100 di martedì da parte di Hughes, che ai recenti Giochi del Commonwealth a Birmingham non ha corso i 100 bensì i 200 metri, chiudendo brillante secondo in 20″12 e disputando anche altri due buoni turni con 20″30 e 20″32, a dimostrazione di un’ottima tenuta e condizione.
Il britannico è iscritto a Monaco su entrambe le distanze veloci, ma potrebbe poi optare per una delle due e, forse spaventato da quanto legge su quasi tutti i media italiani che Jacobs in condizione accettabile lo batterebbe senza problemi, la sua scelta potrebbe ricadere proprio sul mezzo giro di pista.
Al di là delle battute, seguendo una logica oggettiva e non emozionale dettata dalla magia di solo due ore di una notte giapponese dell’estate 2021, Zharnel se corresse i 100 metri a Monaco sarebbe favorito in considerazione della forma di Jacobs che non potrà essere la migliore, e lo diciamo non certamente per sminuire il velocista azzurro ma solo per non creare delle aspettative che potessero, poi, far pensare che un risultato diverso dalla vittoria sarebbe per lui una delusione.
In compenso, invece, il secondo posto non dovrebbe essere certo un problema per il campione olimpico, in quanto l’altro britannico, medaglia d’argento agli europei di Berlino 2018, Reece Prescod che quest’anno ha anche corso in 9″93, è scomparso dopo i mondiali statunitensi e, degli altri due atleti della Gran Bretagna che ne può schierare quattro per la Wild Card del campione uscente Hughes, Ojie Edoburun ha corso in 10″30 nella semifinale dei Commonwealth Games dove è stato eliminato, mentre Nethaneel Mitchell-Blake nella stessa gara ha corso in un buon 10″13, ma poi nella finale seguente è finito ultimo in 11″10, lasciando pensare che possa anche essersi infortunato.
In definitiva, non volendo sinceramente dare troppo credito al 9″99 del francese Méba Mickaël Zeze e al 10″04 del tedesco Lucas Ansah-Peprah, entrambi crono ottenuti a inizio luglio a La Chaux de Fonds in condizioni climatiche quasi irripetibili, riteniamo che nessun velocista tra gli iscritti, a parte Hughes e Jacobs, sia minimamente in grado di scendere sotto i 10″10, e quindi sarà certamente una sfida tra loro due, se ci saranno entrambi, con una nostra personale preferenza per il britannico la cui eccellente condizione è ben nota.
Tra gli azzurri ci sarà anche Chituru Ali, che partirà anche lui direttamente dalla semifinale.
100 metri femminili
Gara dai contenuti tecnici più elevati rispetto a quella maschile, con una favorita quale la britannica Dina Asher-Smith, che quest’anno ha già corso in 10″83 grazie al quale è stata quarta e prima delle europee a Eugene, apparsa in ottima condizione dall’inizio della stagione all’aperto.
La campionessa del mondo dei 60 indoor, la svizzera Mujinga Kambundji è però atleta sempre in grado di esaltarsi negli appuntamenti più importanti, e vanta in stagione un eccellente 10″89, che le ha fatto riprendere il primato elvetico che le aveva sottratto Ajla Del Ponte, chiudendo tra l’altro quinta ai campionati iridati in Oregon proprio dietro ad Asher-Smith.
Una gara, quindi, non chiusa dove bisognerà capire chi arriverà nella miglior forma, con la britannica però che non ha partecipato ai Giochi del Commonwealth, e questo potrebbe anche significare che possa avere avuto qualche problema visto che, invece, l’altra velocista della Gran Bretagna in grado di lottare per il podio, Daryl Neita, era invece presente e ricordiamo tra l’altro che quest’anno ha già corso in un eccellente 10″90.
Queste le tre pretendenti al podio, con l’incognita Asher-Smith, con dietro quasi certe finaliste, la polacca Ewa Swoboda, la tedesca Gina Luckenkemper, la spagnola Maria Isabel Perez, mentre per uno degli altri due posti tra le otto migliori d’Europa potrà certamente lottare anche l’azzurra Zaynab Dosso, a patto di riuscire a correre ai limiti del suo personale, ottenuto quest’anno, di 11″19.
Le altre due azzurre in gara saranno Gloria Hooper e Irene Siragusa che proveranno a conquistarsi una semifinale non semplicissima da raggiungere.
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