Alfio Giomi (foto Getty Images)
Alfio Giomi (foto Getty Images)

Roberto Fabbricini, come noto uno dei quattro candidati per la Presidenza della FIDAL, la cui elezione avverrà nel corso dell’Assemblea Elettiva del prossimo 31 gennaio a Roma, è certamente un Dirigente Sportivo che vanta importantissime esperienze in varie Federazioni e nel CONI stesso.

Per questo motivo le sue dichiarazioni apparse ieri sul portale del suo movimento “Un impegno per l’Atletica“, da noi subito riportate in un articolo dedicato, sono state subito riprese anche dalla più classica testata giornalistica italiana, il Corriere della Sera.

Per chi non lo sapesse, o non abbia voglia di leggere il nostro pezzo, ricordiamo che Fabbricini ha espresso il suo dissenso in merito alla candidatura italiana per l’organizzazione dei Campionati Europei da svolgere a Roma nel 2024.

Fabbricini ha chiesto ieri, a 5 giorni dalla data del 10 novembre in cui verrà fatta la scelta, da European Athletics, tra la capitale italiana e la città polacca di Katowice, di ritirare la candidatura stessa per una serie di sue personali argomentazioni, tra cui le principali sono che il paese sta attraversando un periodo delicato a causa della pandemia da Covid-19, e che gli Europei del 2024, essendo nello stesso anno delle Olimpiadi di Parigi, saranno una manifestazione di minori contenuti tecnici.

Ci siamo ripromessi di non commentare minimamente tale presa di posizione e di limitarci a riportare i commenti eventuali degli altri tre candidati o dello stesso Presidente FIDAL, Alfio Giomi, che ha puntualmente replicato, anche lui tramite le pagine del Corriere della Sera, con le parole che riportiamo integralmente.

“Dico la verità, ho trovato fuori luogo, pretestuoso, intempestivo l’intervento di Roberto Fabbricini, dirigente dalla grande esperienza, contro la candidatura dl Roma a organizzare gli Europei di atletica 2024. Si commette un errore di valutazione, gli Europei a Roma, a distanza di 50 anni da quelli del 1974, godrebbero della massima espressione, compresa quella tecnica. Non solo, sono parecchi gli atleti azzurri che arriverebbero in quel periodo alla loro massima maturazione. Sono giorni importanti, decisivi per l’evento, e ci tengo a dire che quella dl Roma non è una candidatura improvvisata, tutt’altro, si avvale del pieno appoggio di governo, regione Lazio, Roma capitale, Coni e Sport e Salute”.
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