Le possibilità che Alex Schwazer potesse partecipare alle prossime olimpiadi giapponesi e a gareggiare prima della fine prevista nel 2024 della sua squalifica per doping, sono sempre state praticamente nulle ma, sulla base dell’ormai famosa ordinanza del giudice preliminare di Bolzano, Walter Pelino, che ha disposto di non rinviare a giudizio l’atleta per frode sportiva, si è scatenata una così forte campagna mediatica, in Italia, da far pensare che qualcosa sarebbe potuto cambiare anche a livello di giustizia sportiva, che è l’unica che conta nell’ambito agonistico.
Oltretutto, come abbiamo sempre cercato di evidenziare, aver portato avanti, dall’inizio di questa storia, la teoria del complotto, e avere sempre sparato a zero contro WADA e World Athletics, non avrebbe mai potuto condurre a posizioni di dialogo costruttivo con queste massime istituzioni internazionali.
Quindi, tanto rumore per nulla a livello agonistico/sportivo, ma evidentemente l’obiettivo finale dell’atleta e del suo staff era diverso dalla volontà reale di tornare a gareggiare.
Sotto riportiamo integralmente il testo ripreso dall’ottimo e aggiornatissimo sito www.lamarcia.com, in cui Stefano la Sorda riassume nel minimo dettaglio quanto accaduto nelle ultime ore, con l’aggiunta di qualche sua ulteriore considerazione
Un altro stop alle speranze di Alex Schwazer. Il Tribunale Federale Svizzero ha respinto, con decreto dell’11 maggio 2021, la richiesta di sospensiva urgente della squalifica fatta dai legali dell’ex atleta altoatesino.
Nel dettaglio il Tribunale ha ritenuto che “non vi sono i presupposti” per una sospensiva della squalifica o per altre misure cautelari.
Rimane quindi in essere solo la richiesta di revisione del processo sportivo per cui pochi giorni fa WADA e World Athletics avevano ottenuto una proroga fino al 7 giugno per l’invio delle proprie memorie. Tale procedimento andrà per le lunghe e le possibilità di qualifica olimpica di Schwazer, che già prima erano esigue, ora sono praticamente azzerate.
L’ultima occasione per qualificarsi sulla 50Km è infatti a Podebrady domenica 16 Maggio (gara che però era già riservata ai team nazionali), mentre per la 20Km rimarrebbe la gara di La Coruna prevista per il 5 giugno.
Benchè l’avvocato Brandstätter abbia parlato della possibilità di organizzare una gara appositamente per consentire a Schwazer di qualificarsi (sempre che gli venga sospesa la squalifica), anche questa è una ipotesi inverosimile sia perchè si scontra con i regolamenti organizzativi, sia perchè nella ipotizzata gara, che si dovrebbe allestire a tempo di record con l’avallo di World Athletics, si dovrebbero convocare almeno tre giudici internazionali di marcia, forniti sempre da World Athletics.
Lo scorso 6 Maggio anche il TAS (Tribunale Arbitrale di Losanna) aveva respinto la richiesta di misure cautelari urgenti che Schwazer aveva inviato nel tentativo di far sospendere la sua squalifica.
Di fatto l’ex marciatore allenato da Sandro Donati ha inviato tre ricorsi, uno per la revisione del processo sportivo (al Tribunale Federale svizzero) ancora in essere, e altri due urgenti per una sospensiva provvisoria (al TAS e al Tribunale Federale svizzero) che sono stati respinti.