Tiffany Porter, atleta nata negli Stati Uniti da madre britannica e padre nigeriano e che ha avuto sempre la doppia nazionalità (statunitense e britannica), ha annunciato sabato scorso il suo ritiro dall’attività agonistica.
Tiffany, che ha corso per la sua nazione originaria sino al 2010 ma dopo ha sempre rappresentato i colori britannici, è stata una grande specialista delle corse veloci con ostacoli, ed ha ottenuto nella sua carriera quattro podi mondiali e un titolo europeo.
La 34enne, detentrice dei record britannici dei 60 H indoor con 7″80, e dei 100 H outdoor con 12″51, aveva scoperto le sue capacità di velocista mentre frequentava la scuola, e poi è stata iniziata alle corse con ostacoli ottenendo subito eccellenti risultati che le hanno fatto guadagnare una borsa di studio per l’Università del Michigan.
In quel contesto di studio Porter, che allora gareggiava con il suo cognome da nubile Ofili, ha ottenuto cinque titoli NCAA consecutivi e il bronzo nei 100m ostacoli ai campionati mondiali U20 del 2006 a Pechino.
I suoi principali risultati ottenuti nella sua lunga carriera agonistica sono rappresentati dalle tre medaglie, ai mondiali indoor sui 60m H, vale a dire l’argento a Istanbul nel 2012, e i due bronzi di Sopot nel 2014 e di Portland nel 2016, ma anche dal bronzo conquistato all’aperto, sui 100m H, nel corso dei campionati del mondo 2013 a Mosca.
Nell’ambito europeo, invece, Porter ha vinto il titolo dei 100m H nel 2014 a Zurigo, mentre è stata bronzo ad Amsterdam nel 2016. Le sue due medaglie europee indoor, sui 60H, sono state ottenute a un decennio di distanza, l’argento a Parigi nel 2011 e il bronzo a Torun l’anno scorso.
Per quanto riguarda le sue esperienze olimpiche, Tiffany vanta tre partecipazioni nei 100 H, con il suo debutto a Londra nel 2012, dove raggiunse la semifinale, poi la finale con settimo posto a Rio 2016, e infine un’altra semifinale a Tokyo 2021, ottenuta dopo la nascita della figlia Chidera nel 2019.
Le sue parole in merito all’ultima esperienza a cinque cerchi: “Ho gareggiato nella mia terza e ultima Olimpiade nell’agosto 2021. Questa impresa è stata il culmine di innumerevoli ore di lavoro, sacrificio, dedizione, perseveranza e cuore. Assistere ai giochi olimpici di Tokyo, questa volta sapendo che mia figlia stava guardando, è qualcosa che non dimenticherò mai“.
Porter, mentre studiava all’Università del Michigan, ha ottenuto anche il dottorato in farmacia.