Il ritiro di Veronica Campbell-Brown

La grande velocista giamaicana abbandona proprio alla vigilia delle Olimpiadi

La velocista giamaicana Veronica Campbell-Brown, vincitrice di otto medaglie olimpiche e cinque titoli mondiali, ha annunciato l’abbandono dall’atletica agonistica.

Veronica 309 anni compiuti lo scorso 15 maggio, ha gareggiato ad altissimo livello per oltre due decenni e, ancora pochi giorni fa, il 5 giugno, ha corso a Miramar, in Florida, i 100 metri in 11″20.

È stata, tra l’altro, l’unica sportiva di atletica leggera nella storia a vincere medaglie in cinque Olimpiadi consecutive.

Le sue prime importanti affermazioni sono state ai Campionati del Mondo U18 del 1999 a Bydgoszcz, dove ha vinto i 100m e nella 4x100m.

Appena un anno dopo, all’età di 18 anni, ha fatto il suo debutto olimpico a Sydney nella squadra della staffetta veloce della Giamaica, ed ha ottenuto la medaglia d’argento. Poche settimane dopo, ha vinto 100 e 200 metri ai Mondiali Juniores di Santiago del Cile.

Il suo primo grande trionfo è arrivato alle Olimpiadi del 2004, dove ha vinto i 200 metri, diventando la prima donna giamaicana a vincere una medaglia d’oro olimpica in tale disciplina e poi, nella stessa competizione, ha ottenuto l’oro nella 4×100.

La divisa da gara indossata da Campbell-Brown quando ha vinto l’oro nei 200 metri si trova ora al Museum of World Athletics

Tre anni dopo a Osaka, ai Mondiali, ha vinto i 100 metri in quella che è stata una delle finali più veloci della storia di tale manifestazione, conquistando tra l’altro l’argento nei 200m e 4x100m.

Veronica ha difeso con successo il suo titolo dei 200 metri ai Giochi di Pechino nel 2008, diventando la seconda donna nella storia delle Olimpiadi a vincere due medaglie d’oro consecutive.

All’apice della sua carriera, la più grande rivale di Campbell-Brown era Allyson Felix, che proprio l’altro giorno ha guadagnato il biglietto per partecipare alla sua quinta Olimpiade.

La velocista statunitense, in tale appassionante sfida, ha vinto i titoli mondiali dei 200 metri nel 2005 e 2007, mentre Campbell-Brown l’ha battuta nelle gare olimpiche, sempre dei 200, nel 2004 e nel 2008.

Felix ha avuto nuovamente la meglio su Campbell-Brown ai Mondiali del 2009, ma la giamaicana si è presa la rivincita due anni dopo a Daegu, vincendo il suo primo titolo mondiale sui 200 metri.

Avendo vinto anche il titolo mondiale dei 60 metri indoor nel 2010, Veronica è diventata la prima donna nella storia a vincere titoli mondiali sui 60 metri, 100 metri e 200 metri.

Ha difeso con successo il suo titolo mondiale indoor dei 60 nel 2012, e poi ai Giochi Olimpici di Londra nello stesso anno ha ottenuto l’argento nella 4×100 e il bronzo sui 100 metri.

La sua ultima medaglia individuale è stata a Pechino 2015, ai Campionati del Mondo, dove ha conquistato il bronzo nei 200 metri.

In quell’occasione, peraltro, faceva parte della grande staffetta 4×100 di cui facevano parte anche Shelly-Ann Fraser-Pryce ed Elaine Thompson, che ha conquistato la medaglia d’oro  con l’attuale record nazionale giamaicano di 41″07.

Nel febbraio 2019, Campbell-Brown ha dato alla luce una figlia, Avianna, e quest’anno ha ottenuto come migliori crono della stagione 7″34 nei 60, 11″20 nei 100 e 23″73 nei 200 metri.

Si ritira con un bottino di 8 medaglie olimpiche, 3 delle quali d’oro, e 13 medaglie mondiali, di cui 5 d’oro.

I suoi personali di 10″76 nei 100 e 21″74 nei 200 metri la collocano all’undicesimo posto nella classifica mondiale di tutti i tempi per entrambe le gare.

Ha abbattuto il muro degli 11 secondi nei 100 metri in 49 occasioni, un conteggio battuto solo dalle velociste Fraser-Pryce e Merlene Ottey.

Le dichiarazioni di Veronica in merito al suo ritiro

Sono salita da una piccola città a Trelawny, in Giamaica, sulla scala del successo per diventare una delle donne più decorate nella storia dei Giochi Olimpici e dei Campionati del mondo.

Mentre salivo, ho superato il gradino del dolore, quello degli infortuni e del rifiuto per non parlare delle lacrime, ma non hanno mai spento la mia aspirazione a cogliere i frutti del successo e della soddisfazione. Per questo sono orgogliosa di me stessa.

Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito ai miei successi: la mia famiglia, in particolare mio marito Omar Brown, che negli ultimi anni è stato il mio allenatore. Devo menzionare amici, tifosi, sostenitori, sponsor, allenatori e il mio agente Claude Bryan.

Mentre mi tolgo le scarpette chiodate per non metterle mai più, questa ragazza di Clarks Town se ne va felice e soddisfatta di una carriera molto ben gestita.”

Sport OK Junior