E morta, all’età di 94 anni, Dorothy Manley, medaglia d’argento nei 100m alle Olimpiadi del 1948.
Oltre a finire seconda dietro Fanny Blankers-Koen alle Olimpiadi di Londra, Manley vinse l’oro europeo nella staffetta 4×100 metri ai campionati di Bruxelles nel 1950.
Nata a Manor Park a Londra il 29 aprile 1927, Manley iniziò a praticare l’atletica all’età di 17 anni.
Ha iniziato ad allenarsi per le Olimpiadi di Londra nel marzo 1948, allenata da Sandy Duncan dopo che inizialmente si era dedicata al salto in alto e che durante un riscaldamento, mentre correva, il suo futuro tecnico le si avvicinò dicendole: “Dorothy, non credo che ce la farai come saltatrice in alto, ma vedo del potenziale nella tua corsa se mi permetterai di allenarti“.
Alternando il suo lavoro di dattilografa con l’allenamento, Manley ha utlizzato le vacanze non pagate per competere ai Giochi del 1948, indossando una canottiera e dei pantaloncini fatti da sua madre.
Vinse la batteria e poi la semifinale dei 100 metri, segnando rispettivamente crono di 12″1 e 12″4, prima di correre in 12″2 la finale del suo secondo posto.
Nel 1950 ha conquistato due medaglie nelle staffette ai giochi dell’impero britannico in Auckland, dove ha ottenuto anche il quarto posto nel salto in alto, dove aveva scoperto di essere stata iscritta solamente dopo il suo arrivo a quei giochi.
Sempre in quell’anno, con Elspeth Hay, Jean Desforges e June Foulds ha vinto il titolo europeo nella 4x100m di Bruxelles, ma anche il bronzo nei 200 metri.
Manley si ritirò dall’atletica nel 1952 ma nel 2012, 60 anni dopo, era nella folla per la finale dei 100m femminile ai giochi olimpici sempre di Londra.