L’idea iniziale, portata avanti da quello straordinario atleta che è stato Giuseppe Gibilisco, ultimo italiano ad avere vinto nel 2003 a Parigi, un titolo di Campione del mondo di Atletica, nel salto con l’asta, era quella di creare nella sua città nativa, la splendida Siracusa, un polo nazionale dedicato proprio alla sua disciplina.
Giuseppe, che adesso fa il tecnico, segue Claudio Stecchi, il suo degnissimo erede che quest’anno ha ulteriormente ritoccato il proprio personale, con 5,82 metri, avvicinandosi ancor più al record italiano, del suo maestro, di 5,90.
La proposta di Giuseppe nasceva anche dalle particolari condizioni climatiche della città siciliana, posta a sud est della Sicilia, con delle temperature sempre miti che consentono di allenarsi al meglio, anche nei periodi più freddi e umidi dell’anno.
Ma l’emergenza Covid ha fatto si che la funzionalità del luogo, legato al bellissimo impianto di atletica esistente, il campo scuola Pippo di Natale, abbiano portato nell’isola anche atleti di altre discipline, quali Leonardo Fabbri, pesista di livello mondiale e i due componenti della staffetta azzurra 4×400 metri, nonché ottimi specialisti della gara individuale, Edoardo Scotti e Vladimir Aceti.
Certo, questa concentrazione di campioni è stata un po’ casuale, nella misura in cui molti di essi, negli anni passati, avevano preferito andare all’estero, chi a Tenerife, chi in Sudafrica, ma in ogni caso da una situazione di emergenza potrebbe aprirsi una strada interessante anche per altri atleti.
Mi fa piacere, quindi, segnalare questo articolo apparso oggi su un quotidiano siciliano, in cui si parla nel dettaglio dell’iniziativa di Gibilisco che oltretutto, in tale ottica, ha anche realizzato una palestra, a casa sua, di supporto per gli atleti.
Ancora una volta, quindi, dobbiamo ringraziare Giuseppe per la vera passione che dedica a questo sport, senza troppi clamori o inutili dichiarazioni, ma solo portando avanti le sue idee in modo concreto.