La Procura Nazionale Antidoping, decidendo nel procedimento disciplinare a carico dell’atleta Luca Manfredi Negri, ha affermato la sua responsabilità per la violazione dell’articolo 2.1 CSA (ex art. 2.1 Codice WADA 2021) e gli ha applicato, ai sensi dell’art. 11.6.1.1 CSA, la squalifica di 1 anno.
La decorrenza della squalifica parte dal 27 luglio 2021 con scadenza al 26 luglio 2022.
Disposto inoltre l’annullamento del risultato sportivo conseguito al termine della competizione “Lavaredo Ultra Trail” svoltasi in data 26 giugno 2021 a Cortina d’Ampezzo, ai sensi dell’art. 10 CSA (ex art. 9 Codice WADA 2021).
Questo in estrema sintesi quanto apparso lunedì scorso tra le news del sito di Nado Italia, l’Organizzazione Nazionale Antidoping che rappresenta un organismo indipendente dell’ordinamento sportivo italiano per la prevenzione del doping e le violazioni sulle norme sportive antidoping.
Manfredi Negri è un grande specialista dell’Ultra Trail Running, una delle discipline della corsa più massacranti in quanto si disputa su sentieri di montagna ad alta quota, che salgono e scendono, con distanze superiori ai 70 chilometri.
Una delle competizioni più note e prestigiose in Italia è la Lavaredo Ultra Trail, disputata quest’anno tra il 25, partenza alle ore 23, e il 27 giugno, in quanto i circa 1350 iscritti avevano 30 ore a disposizione per concludere il tracciato di 120 chilometri con 5.800 metri di dislivello positivo, e un percorso che si snodava all’ombra di Cristallo e Tofane, Sorapiss e Tre Cime di Lavaredo, Pomagagnon e Croda Rossa, Croda da Lago e Averau.
Nella gara di Lavaredo, giusto per far capire la difficoltà della competizione, il tedesco Hannes Namberger ha vinto la gara chiudendo in poco più di 12 ore mentre Luca Manfredi stava correndo con un ottimo ritmo oltre la metà competizione quando, al 67esimo chilometro, dopo circa 7 ore di grande fatica, è stato costretto a ritirarsi e probabilmente, a quel punto, ci sarà stata un ispettore della Nado Italia che gli ha fatto un controllo antidoping da cui è risultato positivo alla sostanza Triamcinolone Acetonide Metabolita e di conseguenza, prima sospeso in via cautelare il 27 luglio e, due mesi dopo, il 27 settembre squalificato per un anno.
Ovviamente, benché nella sentenza di squalifica vi sia l’annullamento del suo risultato sportivo della Lavaredo Ultra Trail, tale disposizione è superflua visto che l’atleta si fermò dopo metà gara e, in ogni caso, rimangono vari interrogativi su quanto sia realmente accaduto in quanto non vi è mai stato nessun commento da parte dell’atleta, anche se appare probabile, vista l’entità della squalifica, che possa essere stata una omessa dichiarazione di un medicinale curativo di qualche patologia.