Nella notte italiana di domani 7 aprile alle 00.42, in realtà alle 17,42 locali, inizierà a Kingston la prima giornata su tre della prima tappa della prima edizione del Grand Slam Track, il nuovo circuito ideato da Michael Johnson, campione olimpico dei 200 e dei 400 metri ad Atlanta 1996 ed ex primatista mondiale dei 200 metri, a cui faranno seguito altre tre eventi sempre di tre giorni in territorio americano, dal 2 al 4 Maggio a Miami, dal 30 maggio a 1° giugno a Filadelfia e dal 27 al 29 giugno a Los Angeles.
L’idea di Johnson è certamente quella di dare nuovo impulso allo sport che tanto gli ha regalato, e le premesse ci sono tutte con ricchi montepremi e la presenza, pur in questa prima edizione in qualche modo sperimentale di atleti di altissimo valore tecnico, divisi tra racers che sono i 48 sotto contratto dal Grand Slam Track e altri 48 challengers, quelli contattati di evento in evento, e tra coloro che saranno sempre in gara salvo ovviamente infortuni, ci sono su tutti la regina dei 400 ostacoli, ma anche eccellente specialista dei 400 e 200 piani, la statunitense Sydney McLauglin Levrone, ma anche tra gli altri Gabby Thomas, Masai Russell, Quincy Hall, Fred Kerley, Kenny Bednarek, Marileidy Paulino, Josh Kerr, Cole Hocker, Yared Nuguse, Grant Fisher, Matthew Hudson Smith, Jasmine Camacho Quinn, Cyrena Samba Mayela, Ackera Nugent, Alison Dos Santos, Muzala Samukonga, Daryll Neita, Oblique Seville, Sasha Zhoya, Alexis Holmes e Hagos Gebrhiwet.
Il cast della prima tappa di Kingston che a poche ore dall’inizio della manifestazione però non è ancora perfettamente definito in quanto ci sono delle discrepanze tra il sito ufficiale ed altri comunicati che arrivano, propone cinque campioni olimpici di Parigi (McLaughlin Levrone, Thomas, Paulino, Russell e Hocker) e due podi completi dell’ultima edizione dei Giochi Olimpici: 100 ostacoli femminili (Russell, Samba Mayela, Camacho Quinn) e 1500 metri maschili (Hocker, Kerr e Nuguse).
Va ricordato come ciascun atleta iscritto parteciperà a due gare dello stesso gruppo di specialità (denominato Race Type) in ciascuna delle quattro tappe del circuito e che la classifica sarà determinata dalla somma dei punteggi ottenuti nelle due competizioni dello stesso Race Type, con ogni gara che assegna 10 punti per il primo classificato, 9 punti per il secondo, 8 punti per il terzo, 7 punti per il quarto, 6 punti per il quinto, 5 punti per il quarto, 4 punti per il quinto, 3 punti per il sesto, 2 punti per il settimo, 1 punto per l’ottavo.
Le gare in programma sono in tutto dodici (sei maschili e sei femminili) e sono raggruppate in sei categorie: sprint su distanze brevi (100 e 200 metri), gare ad ostacoli su distanze brevi (100 metri/110 metri ostacoli e 100 metri piani), sprint su distanze lunghe (200 e 400 metri), gare ad ostacoli su distanze lunghe (400 metri ostacoli e 400m piani), mezzofondo veloce (800 e 1500 metri) e mezzofondo prolungato (3000 e 5000 metri). Ci saranno solo gare di corsa ma non i concorsi. Il primo classificato di ciascun meeting si aggiudicherà 100000 dollari in ognuno dei gruppi di specialità. Il secondo guadagnerà 50000 dollari.
Chi dovesse realizzare il Grande Slam vincendo in tutte le quattro tappe porterà a casa 400000 dollari. Tutti i primi otto classificati di ogni gruppo di specialità riceveranno un premio in denaro per un montepremi totale di un milione e mezzo di dollari per ogni singola tappa e 12,5 milioni di dollari complessivi.
L’atleta che realizza il maggior numero di punti nelle due gare in ciascun gruppo di specialià del Grand Slam Track sarà dichiarato vincitore del gruppo di specialità. Un campione Slam sarà incoronato in ciascun gruppo di specialità.
Il Racer of the Year sarà l’atleta che avrà accumulato il maggior numero di punti alla conclusione dei quattro meeting in ciascuno gruppo di specialità sia a livello maschile sia a livello femminile.
L’obiettivo della nuova lega di Michael Johnson è dare maggiore importanza alle sfide uomo contro uomo e donna contro donna piuttosto che sulla performance cronometrica.
La prima tappa di Kingston
Campioni olimpici e mondiali saranno in gara al National Stadium di Kingston dal 4 al 6 Aprile. Dieci ori delle Olimpiadi di Parigi sono stati confermati dagli organizzatori per il primo appuntamento in terra giamaicana. Le stelle statunitensi Sydney McLaughlin Levrone, Gabby Thomas, Masai Russell e Cole Hocker cercheranno di proseguire il loro grande periodo di forma iniziato nel 2024 e aprire al meglio la stagione del 2025 che culminerà con i Mondiali di Tokyo (13-21 Settembre). Il cast del Grand Slam Track di Kingston presenterà numerosi medagliati mondiali e olimpici come Emmanuel Wanyoniy, Jasmine Camacho Quinn, Marileidy Paulino, Dina Asher Smith, Marco Arop, Mary Moraa, Alison Dos Santos e Selwa Eid Naser.
Ostacoli lunghi femminili (400 e 400H)
Sydney McLaughlin ha scelto di esordire in questa stagione a Kingston dopo aver saltato le gare indoor. La quattro volte campionessa olimpica non aveva mai esordito così presto in una stagione all’aperto sui 400 metri ostacoli. La statunitense non corre dallo scorso Settembre quando vinse 200 metri in 22”40 e 400 metri in 49”11 nella Finale della Diamond League di Bruxelles.
McLaughlin Levrone è stata una delle prime atlete a firmare il contratto con gli organizzatori per partecipare a tutte le quattro le prove del Grand Slam. Lo scorso anno l’atleta originaria di New Brunswick nel New Jersey ha vinto il secondo oro consecutivo sui 400 metri ostacoli alle Olimpiadi stabilendo il sesto primato del mondo della sua carriera sulla distanza con il sensazionale tempo di 50”37 oltre a conquistare la sua seconda vittoria olimpica con la staffetta 4×400 con 3’15”27, secondo miglior crono della storia.
Sulla pista del National Stadium di Kingston McLaughlin Levrone sfiderà la connazionale Dalilah Muhammad.
Muhammad ha vinto l’oro olimpico a Rio de Janeiro 2016 e il titolo mondiale a Doha 2019 con il record del mondo di 52”16 battendo una giovanissima McLaughlin.
Le altre protagoniste in gara sono le giamaicane Rushell Clayton, medaglia di bronzo ai Mondiali di Doha 2019 e di Budapest 2023,e Shiann Salmon, sesta nella finale olimpica di Parigi 2024 e vincitrice in Diamond League a Zurigo in 52”97, la statunitense Jasmine Jones, quarta alle Olimpiadi di Parigi in 52”29 e campionessa NCAA di Eugene nel 2024 in 53”15, la giamaicana Andrenette Knight, vincitrice nel Continental Tour 2023 a Szekesfehrvar con il record personale di 53”26 e l’olandese Catheljin Peeters, campionessa olimpica con la staffetta 4×400 mista a Parigi e oro europeo con la 4×400 femminile a Roma nel 2024.
Mezzofondo veloce maschile (800 e 1500)
Un altro doppio confronto tutto da seguire sarà quello delle distanze del mezzofondo veloce maschile (800 metri e 1500 metri). Saranno presenti cinque atleti saliti sul podio alle ultime Olimpiadi di Parigi. Il campione olimpico degli 800 metri Emmanuel Wanyonyi sfida l’argento olimpico di Parigi e oro mondiale di Budapest Marco Arop e il campione del mondo indoor di Belgrado 2022 Bryce Hoppel, i tre medagliati olimpici dei 1500 metri Cole Hocker, Josh Kerr, Yared Nuguse, il britannico Neil Gourley e il primatista spagnolo Mohammed Attaoui. Si tratta del primo confronto diretto tra i campioni olimpici degli 800 e dei 1500 metri dai tempi della sfida tra David Rudisha e Taofik Makloufi nel 2016.
Sarà interessante vedere gli ottocentisti Wanyonyi e Arop correre i 1500 metri e specialisti dei 1500 metri come Hocker, Kerr, Nuguse cimentarsi sugli 800 metri.
Wanyonyi ha firmato un contratto con gli organizzatori per partecipare come “Challenger”
Wanyonyi si è laureato campione olimpico in 1’41”19 a Parigi e ha migliorato successivamente il record personale con 1’41”11 in occasione della vittoria nella tappa della Diamond League di Losanna diventando il secondo ottocentista al mondo di sempre. Nel corso del 2024 è sceso altre due volte al di sotto delle barriere correndo in 1’41”70 ai Trials keniani di Nairobi e in 1’41”58 nella tappa della Diamond League di Parigi. Il ventunenne keniano si rivelò nel 2021 quando vinse il titolo mondiale under 20 a Nairobi in 1’43”76 davanti al pubblico di casa. Oltre alla vittoria olimpica Wanyonyi ha collezionato in carriera l’argento ai Mondiali di Budapest 2023, due titoli consecutivi della Diamond League a Eugene 2023 con 1’42”80 e a Bruxelles 2024 con 1’42”70 oltre alla medaglia d’oro nella mixed relay ai Mondiali di cross di Bathurst nel 2023.
Arop ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali di Budapest 2023 in 1’44”24 e l’argento alle Olimpiadi di Parigi 2024 con il record nazionale di 1’41”20 ad un solo centesimo di secondo da Wanyonyi. L’ottocentista canadese si è preso la rivincita battendo il keniano nella tappa della Diamond League di Chorzow in 1’41”86. Arop correrà anche i 1500m dove vanta un record personale di 3’38”36.
Hoppel ha vinto il titolo mondiale indoor sugli 800 metri a Glasgow, sette titoli statunitensi e si è piazzato al quarto posto alle Olimpiadi di Parigi stabilendo il record statunitense con 1’41”67. In questa stagione Hoppel ha corso tre gare del World Indoor Tour vincendo a Boston in 1’46”04 e piazzandosi al secondo posto a New York in 1’44”19 e a Liévin in 1’44”98.
Cole Hocker ha vinto a sorpresa la medaglia d’oro olimpica dei 1500 metri a Parigi migliorando il record personale con 3’27”65. Nel corso della stagione 2025 Hocker si è classificato al secondo posto sui 3000 metri ai Millrose Games di New York con 7’23”14 e ha vinto i 5000 metri a Boston in 12’57”82 migliorando il record personale su entrambe le distanze.
Josh Kerr si è laureato due volte campione del mondo sui 1500 metri all’aperto a Budapest in 3’29”38 e sui 3000 metri ai Mondiali indoor di Glasgow 2024 in 7’42”98 e ha vinto l’argento olimpico a Parigi sui 1500m in 3’27”79. Lo scozzese ha stabilito il record britannico sul miglio al Prefontaine Classic di Eugene con 3’45”34.
Nuguse ha vinto il bronzo olimpico a Parigi in 3’27”80 e la gara di 1500m della Diamond League di Zurigo in 3’29”31. In questa stagione ha stabilito il record del mondo sul miglio con 3’46”63 ai Millrose Games di New York ma questo tempo è stato migliorato una settimana dopo da Jakob Ingebrigtsen a Liévin.
Da seguire anche il britannico Neil Gourley, medaglia d’argento ai Mondiali indoor di Nanchino 2025.
Sprint lungo femminile (200 e 400 metri)
Marileidy Paulino correrà contro Selwa Naser, Alexis Holmes, Nickisha Pryce, Gabby Thomas e Dina Asher Smith in un doppio confronto sui 200 e sui 400 metri. L’elemento di interesse maggiore è la sfida doppia tra Gabby Thomas (quarta atleta di sempre sui 200 metri), Marileidy Paulino (quarta atleta più veloce della storia sui 400 metri) e Selwa Naser (terza atleta di sempre sui 400 metri).
Marileidy Paulino ha scritto la storia diventando la prima donna della Repubblica Dominicana a vincere un oro olimpico trionfando nella finale dei 400 metri nello straordinario tempo di 48”17, che le ha permesso di battere di otto centesimi di secondo il record dei Giochi Olimpici detenuto dalla francese Marie José Pérec, che vinse ad Atlanta con 48”25. La dominicana è salita al quarto posto nelle liste mondiali all-time.
Paulino è rimasta imbattuta nelle undici gare disputate nel 2024 e ha vinto la Diamond League grazie ai sei successi di Xiamen (50”08), Suzhou (50”89), Oslo (49”30), Parigi (49”20), Chorzow (48”66) e Bruxelles (49”45). Paulino ha vinto dodici gare consecutive sul giro di pista. La sua striscia vincente dura dall’Agosto 2023.
Paulino ha dichiarato di recente che l’obiettivo in questa fase della sua carriera è scendere sotto i 48 secondi e provare a battere lo storico record del mondo detenuto dalla tedesca dell’est Marita Koch (47”60). Paulino correrà anche i 200 metri, distanza sulla quale ha corso l’unica gara stagionale con il tempo di 23”28 a Merida in Messico.
Nel primo impegno stagionale sulla pista di Kingston Paulino non avrà però vita facile contro Selwa Eid Naser, campionessa mondiale a Doha 2019 in 48”14 e argento olimpico a Parigi 2024 con 48”53. Naser è partita subito fortissima nella stagione 2025 vincendo i 400 metri in 48”94 e i 200 metri al Felix Sanchez Classic di Bayaguana. Da seguire con attenzione anche le statunitensi Alexis Holmes e Talitha Diggs. Holmes ha vinto la medaglia d’oro con la staffetta 4×400 alle Olimpiadi di Parigi dove si è piazzata al sesto posto nei 400 metri individuali con 49”77, il titolo mondiale indoor con la staffetta 4×400 e l’argento sui 400 metri a Nanchino 2025 oltre al bronzo sui 400 metri ai Mondiali indoor di Glasgow 2024. Diggs ha vinto i titoli ai Campionati NCAA e ai Campionati statunitensi sui 400 metri a Eugene nel 2022 e si è piazzata all’ottavo posto ai Mondiali di Budapest 2023.
Gabby Thomas ha vinto tre medaglie d’oro alle Olimpiadi di Parigi sui 200 metri con 21”83, nelle staffette 4×100 e 4×400 e l’argento ai Mondiali di Budapest 2023 in 21”81. Thomas ha messo in bacheca anche tre titoli statunitensi nel 2021 in 21”61, nel 2023 in 21”60 (record personale e quarto miglior tempo mondiale all-time) e nel 2024 in 21”81. Thomas correrà anche i 400 metri dove vanta un record personale di 49”68 realizzato il 29 Aprile 2023 ad Austin e una frazione di 49”30 corsa in occasione della staffetta 4×400 vinta alle Olimpiadi di Parigi. In questo inizio di stagione l’atleta laureata in neurobiologia alla prestigiosa Università di Harvard ha vinto due staffette nella 4×100 in 41”74 e nella 4×400 in 3’26”59 correndo una frazione in 50 secondi alle Texas Relays.
La giamaicana Nickisha Pryce gareggerà davanti al pubblico di casa. Pryce si è messa in luce nel 2024 vincendo il titolo NCAA outdoor a Eugene con il record delle gare universitarie statunitensi di 48”89 prima di conquistare altri due successi ai Campionati nazionali di Kingston in 50”01 e nella tappa di Diamond League di Londra con il record personale di 48”57. Alle Olimpiadi di Parigi la caraibica ha contribuito alla medaglia d’argento della staffetta 4×400 giamaicana in 3’20”88. In questa stagione ha corso in 51”45 a livello indoor a Fayetteville.
Dina Asher Smith debutterà sui 200 metri, distanza sulla quale ha vinto gli ori ai Mondiali di Doha 2019 con il record personale di 21”88 agli Europei di Berlino 2018 e il bronzo ai Mondiali di Eugene. Asher Smith ha vinto l’oro sui 100 metri e nella staffetta 4×100 agli Europei di Roma. Sarà curioso seguire la britannica in un quasi inedito 400 metri dove vanta un record personale di 52”31 realizzato al meeting indoor di Clemson lo scorso 14 Febbraio. Per la londinese sarà appena la terza gara sui 400 metri negli ultimi undici anni.
In questa stagione l’atleta ora allenata da Edrick Floreal in Texas ha corso anche i 300 metri in 36”87 al meeting di Boston e una frazione della staffetta 4×400 in 3’25”20 alle Texas Relays.
Sprint lungo maschile (200 e 400 metri)
I 400 metri vedranno di fronte i due medagliati delle Olimpiadi di Parigi Matthew Hudson Smith e Muzala Saamukonga.
Hudson Smith ha migliorato quattro volte il record europeo ai Mondiali di Budapest 2023 con 44”26 (prima di vincere l’argento in 44”31), a Oslo con 44”07, a Londra con 43”74 e alle Olimpiadi di Parigi con 43”44. Dopo l’argento olimpico il britannico ha vinto anche la gara di Diamond League di Losanna in 43”96. Hudson Smith correrà anche i 200 metri dove vanta un record personale di 20”34 realizzato in occasione dei Campionati britannici di Manchester dell’anno scorso.
Musala Samukonga ha vinto l’oro ai Giochi del Commonwealth di Manchester 2022 precedendo Hudson Smith e il bronzo alle Olimpiadi con il record nazionale di 43”74 dopo aver corso in 43”81 in semifinale. Lo zambiano è sceso ancora al di sotto dei 44 secondi con 43”99 in occasione della vittoria al Golden Gala di Roma.
Gli altri atleti in gara sono il trinidegno Jereem Richards, campione dei Giochi del Commonwealth sui 200 metri a Manchester 2022 in 19”80 e medaglia d’oro ai Mondiali indoor di Belgrado 2022 sui 400 metri in 45”00, lo statunitense Vernon Norwood, campione olimpico con la staffetta 4×400 a Tokyo 2021 e a Parigi 2024 e secondo sui 400 metri nella Diamond League a Londra nel 2024 in 44”10, il giamaicano Zandrion Barnes, quinto ai Mondiali di Budapest con la staffetta 4×400, il botswano Collen Busang Kebinatshipi, secondo con la staffetta 4×400 alle Olimpiadi di Parigi con 2’54”53.
Ostacoli lunghi maschili (400 e 400H)
Il brasiliano Alison Dos Santos sfida il giovane talento francese Clement Ducos e i giamaicani Roshawn Clarke e Malik James King.
Dos Santos ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali di Eugene 2022 stabilendo il record sudamericano con 46”29 e due bronzi olimpici a Tokyo 2021 in 46”72 e a Parigi 2024 in 47”26 dietro a Raj Benjamin e a Karsten Warholm oltre a due vittorie nelle finali della Diamond League a Zurigo nel 2023 in 46”98 e a Bruxelles nel 2024 in 47”93.
Ducos, che vive e studia negli Stati Uniti, si è rivelato l’anno scorso con il quarto posto alle Olimpiadi di Parigi in 47”76 davanti al pubblico di casa. Il transalpino ha migliorato successivamente il record personale stabilendo la quarta migliore prestazione europea all-time con 47”42 nella tappa di Diamond League di Chorzow.
Clarke si è classificato al quarto posto ai Mondiali di Budapest 2023 con 48”07 dopo aver stabilito il record del mondo under 20 con 47”34 nella semifinale. Clarke ha vinto la tappa di Diamond League di Zurigo dell’anno scorso in 47”49. In questa stagione il giamaicano è sceso sotto i 45 secondi sui 400 metri piani con 44”98 a Kingston. L’altro giamaicano in gara Malik James King ha vinto il titolo nazionale a Kingston stabilendo il record personale con 47”42.
Il cast è completato dagli statunitensi CJ Allen, vincitore nella tappa della Diamond League a Parigi in 47”92 e secondo a Oslo in 47”58 nel 2023, e Caleb Dean, campione NCAA in 47”23.
Sprint breve maschile (100 e 200 metri)
Gli statunitensi Kenny Bednarek e Fred Kerley sfideranno i giamaicani Ackeem Blake e Oblique Seville.
Bednarek ha vinto due medaglie d’argento olimpiche sui 200 metri a Tokyo 2021 in 19”68 e a Parigi 2024 in 19”62 e si è aggiudicato per la seconda volta la vittoria nella finale della Diamond League nel 2024 battendo il campione olimpico Letsile Tebogo a Bruxelles in 19”67 lo scorso Settembre oltre a migliorare il record personale con 19”57 a Zurigo. Bednarek si è piazzato settimo nella finale olimpica dei 100 metri a Parigi in 9”88 arrivando a un solo centesimo di secondo dal record personale realizzato ai Trials olimpici statunitensi.
Kerley ha vinto tre medaglie d’oro sui 100m ai Mondiali di Eugene 2022 in 9”88, nella staffetta 4×100 a Budapest 2023 in 37”38 e nella staffetta 4×400 a Doha 2019 e due medaglie olimpiche consecutive sui 100 metri (argento a Tokyo 2021 dietro a Marcell Jacobs in 9”84 e bronzo a Parigi 2024 in 9”81). Il texano è stato l’unico sprinter in grado di vincere titoli della Diamond League sui 100 e sui 400 metri. Kerley ha esordito in questa stagione correndo i 100 metri in 10”23 a Los Angeles e la staffetta 4×100 in 38”43 alle Texas Relays di Austin.
Blake ha vinto la finale della Diamond League sui 100 metri a Bruxelles in 9”93 davanti a Kerley e la medaglia di bronzo con la staffetta 4×100 in 37”76 a Budapest 2023. Blake ha esordito in questa stagione correndo i 100 metri in 10”06 e 200 metri in 20”20 a Kingston. In carriera ha stabilito un record personale di 9”89.
Seville ha sfiorato due volte il podio piazzandosi al quarto posto ai Mondiali di Eugene 2022 in 9”97 e di Budapest 2023 in 9”88 e si è piazzato all’ottavo posto alle Olimpiadi di Parigi 2024 in 9”91. Il giovane caraibico allenato da Glenn Mills ha corso la semifinale olimpica di Parigi in 9”82 battendo Noah Lyles ma si è infortunato all’inguine in finale.
Per Zharnel Hughes sarà come gareggiare in casa perché si allena in Giamaica ed è stato compagno di allenamenti di Usain Bolt sotto la guida di Glenn Mills. Il velocista britannico ha battuto il record nazionale sui 100 metri di Linford Christie con 9”83 a New York e ha sfiorato il primato europeo dei 200 metri di Pietro Mennea con 19”73 a Londra nel 2023 in una stagione nella quale ha vinto la medaglia di bronzo sui 100 metri in 9”88 e si è classificato quarto sui 200 metri in 20”02 ai Mondiali di Budapest.
Da seguire anche Courtney Lindsey, campione NCAA sui 100 metri in 9”89 e vincitore nella tappa del Continental Tour Gold di Nairobi del 2024 in 19”71, il liberiano Joseph Fahnbulleh, due volte finalista olimpico sui 200 metri (quinto a Tokyo 2021 in 19”98 e settimo a Parigi 2024 in 20”15), e il bahamense Terrence Jones, due volte campione NCAA indoor sui 60 metri in 6”46 nel 2023 e in 6”54 nel 2025.
Sprint breve femminile (100 e 200 metri)
La britannica Daryll Neita e la statunitense Melissa Jefferson Wooden sono le favorite nelle prove dello sprint femminile dopo la rinuncia della medaglia di bronzo olimpica dei 200 metri Brittany Brown.
Neita ha vinto la medaglia d’argento sui 200 metri in 22”50 e l’oro con la staffetta 4×100 in 41”91 agli Europei di Roma Alle Olimpiadi di Parigi Neita ha contribuito al secondo posto della staffetta 4×100 britannica alle Olimpiadi di Parigi 2024 e si è piazzata quarta sui 100 metri in 10”96 e quinta sui 200 metri in 22”23. La sprinter britannica si allena ora in Florida con il coach Lance Brauman dopo essere stata seguita in passato da Marco Airale a Padova.
Jefferson Wooden ha vinto la medaglia di bronzo sui 100 metri in 10”92 e l’oro con la staffetta 4×100 in 41”78 alle Olimpiadi di Parigi.
Alana Reid ha collezionato due medaglie d’oro ai Mondiali under 20 di Lima 2024 sui 100 metri e nella staffetta 4×100. Detiene il record giamaicano under 20 con 10”92.
Jacious Sears correrà la sua prima gara da professionista sui 100 metri, distanza sulla quale fermò il cronometro in 10”77 quando gareggiava nelle competizioni NCAA. Sears ha vinto i 60 metri in 7”02 ai prestigiosi Millrose Games di New York.
Le altre velociste in gara sono Jenna Prandini, campionessa mondiale con la staffetta 4z100 a Eugene 2022 e vincitrice sui 200 metri in 22”16 alle Texas Relays di Austin nello scorso fine settimana, Tamara Clark, velocista dal personale di 10”88 sui 100 metri, Favour Ofili, sesta sui 200 metri alle Olimpiadi di Parigi 2024 con 22”24 e Kemba Nelson, seconda con la staffetta 4×100 ai Mondiali di Eugene 2022.
Ostacoli veloci femminili (100 e 100 H)
I 100 metri ostacoli femminili di Kingston metteranno di fronte le tre medagliate olimpiche di Parigi: la statunitense Masai Russell (oro), la francese Cyrena Samba Mayela (argento) e la portoricana Jasmine Camacho Quinn (bronzo).
Russell ha vinto la finale dei Trials olimpici statunitensi di Eugene 2024 in 12”25 prima di conquistare l’oro olimpico a Parigi in 12”33. Russell è diventata la quarta statunitense a vincere l’oro olimpico in questa specialità dal 2000 in poi. Nella stagione indoor 2025 Russell si è aggiudicata le gare dei 60 metri ostacoli dei Millrose Games di New York in 7”76 e dei Campionati statunitensi di Staten Island in 7”74.
Samba Mayela ha vinto la medaglia d’oro agli Europei di Roma in 12”31, l’argento olimpico a Parigi in 12”34 davanti al pubblico di casa e due medaglie ai Mondiali indoor sui 60 metri ostacoli (oro a Belgrado 2022 in 7”78 e argento a Glasgow 2024 in 7”74).
Camacho Quinn è diventata la prima donna di Portorico a vincere un oro alle Olimpiadi nell’atletica a Tokyo in 12”37 dopo aver stabilito il primato olimpico con 12”26 in semifinale. L’atleta centro americana nata da madre portoricana e da padre statunitense ha collezionato anche un argento ai Mondiali di Budapest 2023 in 12”44 e due bronzi ai Mondiali di Eugene 2022 in 12”23 e alle Olimpiadi di Parigi in 12”36. Nel corso del 2024 si è aggiudicata per la prima volta in carriera il Trofeo della Diamond League vincendo la finale di Bruxelles in 12”38.
Il caloroso pubblico giamaicano farà il tifo per l’atleta di casa Ackera Nugent, campionessa del mondo under 20 a Nairobi 2021 e medaglia di bronzo ai Mondiali indoor di Nanchino 2025 sui 60 metri ostacoli in 7”74. Nugent ha vinto due gare di Diamond League a Chorzow in 12”29 e a Roma in 12”24 (quarto miglior crono mondiale all-time) e due gare del World Indoor Tour nel 2025 a Liévin in 7”75 e a Torun in 7”79. Per la Giamaica sarà in gara anche Danielle Williams, due volte campionessa mondiale a Pechino 2015 e a Budapest 2023 in 12”43 battendo Camacho Quinn per un centesimo di secondo.
Il cast è completato dalla statunitense Nia Ali, campionessa mondiale a Doha 2019 e due volte iridata indoor nel 2014 e nel 2016, dalla bahamense Denisha Cartwright, che ha eguagliato il record personale sui 60 metri ostacoli indoor con 7”78 nella batteria dei Mondiali di Nanchino, e dalla statunitense Amber Hughes, quinta ai Campionati nazionali indoor sui 60 metri ostacoli di Staten Island in 7”96.
Ostacoli brevi maschili (100 e 110 H)
Lo statunitense Daniel Roberts sfida i connazionali Cordell Tinch, Dylan Beard, il giovane talento francese Sasha Zhoya e i giamaicani Orlando Bennett e Omar McLeod sui 110 metri ostacoli maschili.
Roberts ha collezionato l’argento ai Mondiali di Budapest 2023 e alle Olimpiadi di Parigi 2024 correndo in 13”09 in entrambe le occasioni.
Zhoya si è messo in luce nella stagione 2024 vincendo la finale della Diamond League a Bruxelles in 13”16 davanti a Lorenzo Simonelli. L’ostacolista francese ha vinto altre due tappe della Diamond League a Roma in 13”18 e a Parigi in 13”15 e ha stabilito il record personale con 13”10 a Zurigo prima di battere per la prima volta Grant Holloway a Bellinzona in 13”22. Zhoya detiene il record del mondo under 20 con 12”72 con le barriere delle gare juniores.
Crittenden si è laureato campione statunitense indoor nel 2023 sui 60 metri ostacoli in 7”49 ed è stato finalista ai Mondiali di Budapest 2023 (quarto in 13”16) e alle Olimpiadi di Parigi 2024 (sesto in 13”32).
Tinch si è rivelato nel 2023 con il secondo posto ai Campionati statunitensi outdoor di Eugene e la semifinale ai Mondiali di Budapest. Il giovane statunitense ha corso in 13”03 in occasione del quarto posto ai Trials olimpici statunitensi di Eugene avvicinando di sette centesimi di secondo il record personale di 12”96 realizzato due anni fa. In questa stagione Tinch si è classificato secondo ai Millrose Games di New York in 7”43 e quarto ai Campionati statunitensi di Staten Island in 7”48.
Da seguire anche i giamaicani Orlando Bennett, argento ai Mondiali under 20 nel 2018 e settimo nella finale olimpica di Parigi 2024 in 13”34, Omar McLeod, campione olimpico a Rio de Janeiro 2016 e ai Mondiali di Londra 2017, e agli altri statunitensi Dylan Beard, vincitore ai Millrose Games di New York sui 60 metri ostacoli in 7”38 e alle Texas Relays di Austin dello scorso fine settimana all’aperto in 13”21, e Eric Edwards, secondo ai Campionati NCAA nel 2022.
Mezzofondo lungo maschile (3000 e 5000 metri)
Lo statunitense Grant Fisher affronta l’etiope Hagos Gebrhiwet e il keniano Ronald Kwemoi in un doppio confronto diretto sui 5000 metri e sui 3000 metri in programma rispettivamente Venerdì e Domenica. Nelle gare di mezzofondo del Grand Slam Track non sono previsti i pacemaker a differenza delle competizioni della Diamond League.
Fisher ha vinto due medaglie di bronzo sui 5000 metri e sui 10000 metri alle Olimpiadi di Parigi correndo rispettivamente in 13’15”13 e in 26’43”46 (record personale). Nel corso della stagione indoor 2025 l’atleta nato il 22 Aprile 1997 a Calgary in Alberta ha migliorato i primati del mondo indoor sui 3000 metri con 7’22”91 ai Millrose Games di New York battendo Cole Hocker e sui 5000 metri con 12’44”09 (cancellando lo storico primato di Kenenisa Bekele) al BU Valentine Invitational e il primato personale sui 1500 metri con 3’33”99 al New Balance Indoor Grand Prix di Boston. Fisher detiene i record statunitensi sui 3000m (7:25.47 a Eugene nel 2023), 5000m (12:46.96 a Bruxelles nel 2022) e 10000 metri (26:33.84 a Eugene nel 2022) all’aperto e ha vinto i 5000m e 10000m ai Trials Olimpici di Eugene.
Kwemoi ha vinto la medaglia d’argento sui 5000 metri a Parigi in 13’15”04. L’atleta originario del Mount Elgon District ha iniziato la sua carriera sui 1500 metri e detiene ancora il record del mondo under 20 su questa distanza con l’eccellente tempo di 3’28”81 realizzato a Montecarlo nel 2014.
Gebrhiwet ha battuto il record etiope dei 5000 metri di Kenenisa Bekele fermando il cronometro in 12’36”73 in occasione della vittoria ai Bislett Games di Oslo del 2024, diventando il secondo nelle liste mondiali all-time alle spalle dell’ugandese Joshua Cheptegei. L’etiope ha vinto l’argento ai Mondiali di Mosca 2013 e due bronzi ai Mondiali di Pechino 2015 e alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. L’etiope vanta anche un record personale sui 3000 metri di 7’30”36 realizzato nel 2013.
L’altro etiope Telahun Bekele si è rivelato nel 2019 con la vittoria al Golden Gala di Roma e il quarto posto ai Mondiali di Doha. Nelle ultime due stagioni ha migliorato il record personale sui 5000 metri con 12’42”70 a Montecarlo e si è piazzato al terzo posto nella finale della Diamond League a Bruxelles con 12’45”63. Bekele ha fatto la doppietta nelle classiche italiane della Boclassic di Bolzano e del Campaccio a San Giorgio su Legnano tra fine 2024 e inizio 2025. La scorsa settimana ha corso i 10000 metri in 26’52”79 a San Juan Capistrano in California.
Gli altri protagonisti in gara sono lo spagnolo di orgini burundesi Thierry Ndikumwenayo, bronzo sui 10000 metri a Roma 2024 e primatista nazionale sui 3000 metri con 7’25”93 a Montecarlo nel 2022, lo svizzero di origini sud-sudanesi Dominic Lobalu, oro sui 10000 e bronzo sui 5000m agli Europei di Roma 2024,
Mezzofondo veloce femminile (800 e 1500 metri)
Le gare di mezzofondo veloce sulle distanze degli 800 e dei 1500 metri propongono tre atlete di spicco come l’etiope Diribe Welteji, le keniane Mary Moraa e Nelly Chepchirchir, l’australiana Jessica Hull, la giamaicana Natoya Goule Toppin e la statunitense Nikki Hiltz.
Welteji ha vinto due medaglie d’argento sui 1500 metri ai Mondiali di Budapest 2023 all’aperto in 3’55”69 e ai Mondiali indoor di Nanchino 2025 con 3’59”30. Ha corso in 3’58”89 sui 1500 metri nella tappa del World Indoor Tour di Liévin.
Jessica Hull ha vinto la medaglia d’argento sui 1500 metri alle Olimpiadi di Parigi in 3’52”56, il bronzo sui 3000 metri ai Mondiali indoor di Nanchino 2025 in 8’38”28 e quattro titoli australiani (due sui 1500m e due sui 5000m). L’australiana ha stabilito il primato nazionale con l’eccellente tempo di 3’50”83 nella tappa della Diamond League di Parigi diventando la quinta al mondo di sempre sulla distanza.
Moraa si è laureata campionessa mondiale sugli 800 metri a Budapest 2023 in 1’56”03 e ha conquistato due bronzi ai Mondiali di Eugene 2022 in 1’56”71 e alle Olimpiadi di Parigi 2024 in 1’57”42. La keniana si è aggiudicata due finali della Diamond League a Zurigo nel 2022 in 1’57”63 e a Bruxelles nel 2024 in 1’56”56. In carriera ha stabilito il record keniano sui 400 metri con 50”38 e la migliore prestazione mondiale all-time sui 600 metri in 1’21”63 a Berlino lo scorso Settembre. Sarà interessante vedere Moraa all’opera anche sui 1500 metri nella sua prima gara in carriera su questa distanza contro specialiste come Welteji e Hull.
Chepchirchir si è piazzata al quinto posto ai Mondiali di Budapest 2023 sui 1500m in 3’57”90. La keniana ha migliorato il record personale sui 1500 metri correndo in 3’56”14 in occasione del quinto posto del Golden Gala di Roma 2024 e ha vinto due gare di 800 metri a Rovereto in 1’57”74 e a Zababria in 1’57”00.
Hiltz ha vinto due titoli statunitensi sui 1500 metri nel 2023 e nel 2024, l’argento ai Mondiali indoor su questa distanza a Glasgow 2024 e si è classificata al settimo posto alle Olimpiadi di Parigi. L’atleta californiana, che ha corso con gli Oregon Ducks e i Razorbacks dell’Arkansas a livello universitario, detiene il primato statunitense nel miglio con l’eccellente tempo di 4’16”35 realizzato a Montecarlo nel 2023 e un record personale di 3’55”33 realizzato in occasione della vittoria ai Trials statunitensi di Eugene nel 2024.
Natoya Goule Toppin si è piazzata quinta ai Mondiali di Eugene 2022 e ottava alle Olimpiadi di Tokyo 2021 oltre a vincere le tappe di Diamond League di Bruxelles nel 2021 e di Montecarlo nel 2022.
Le altre protagoniste in gara sono la statunitense Heather Maclean, settima ai Mondiali indoor sui 1500 metri a Belgrado 2022 e a Nanchino 2025 e primatista nazionale indoor sui 1500m con 3’59”60, e la keniana Susan Ejore, sesta nella finale olimpica di Parigi con 3’56”07 e quinta ai Mondiali indoor di Nanchino 2025.
Mezzofondo lungo femminile (3000 e 5000 metri)
La keniana Agnes Ngetich e l’etiope Tsige Gebrselama sono le favorite sui 3000 metri.
Ngetich ha stabilito il primato mondiale sui 10 km su strada togliendo 28 secondi al precedente primato di Yalemzerf Yehualaw con 28’46”. Con questo tempo è diventata la prima donna a scendere sotto i 29 minuti sulla distanza. Nel 2024 Ngetich si è classificata al quinto posto ai Mondiali di corsa campestre a Belgrado e ha vinto la mezza maratona di Valencia in un eccellente 1h03’04” mancando di 13 secondi il record del mondo di Letesenbet Gidey.
Gebreselama ha vinto l’argento ai Mondiali di cross di Bathurst 2023 e ha corso la mezza maratona in 1h04”21 a Lisbona nel 2025. L’etiope vanta record personali di 14’18”76 sui 5000m in occasione della vittoria al Prefontaine Classic di Eugene e sui 3000m con 8’24”40.
Le altre atlete in gara sono l’etiope Eygayehu Taye, terza ai Mondiali di Budapest 2023 sui 10000 metri, bronzo sui 3000m ai Mondiali di Belgrado 2022 e vincitrice nella mezza maratona di Ras Al Khaimah in 1h05’52”, la giapponese Nozomi Tanaka, ottava sui 1500 metri alle Olimpiadi di Tokyo con 3’59”95, le statunitensi Elise Cranny, tre volte campionessa statunitense sui 5000 metri nel 2021, 2022 e nel 2023, Whittni Morgan, prima classificata sui 3000 metri in 8’28”08 ai Millrose Games di New York, ed Emily Infeld. Terza ai Mondiali di Pechino 2015 sui 10000 metri.
Il Grand Slam Track sarà trasmesso in 189 paesi. Il circuito sarà visibile in tutta Europa sui Canali Eurosport, visibili in Italia sui canali 210 e 211 della piattaforma Sky e in streaming su discovery plus. Le gare saranno commentate su Eurosport da Alessio Conti e Andrea Giannini.
Le parole di Michael Johnson: “Abbiamo lavorato per rendere visibile il Grand Slam Track in tutto il mondo. Gli accordi con le televisioni di tutto il mondo rinforzano il nostro progetto. Non vediamo l’ora di iniziare il circuito a Kingston. Se non potrete essere presenti di persona, potete sintonizzarvi e guardare le gare da ogni angolo del mondo. Non perdete questo festival dell’atletica“.