Si prospetta una grandissima serata di atletica quella che si svolgerà nel rinnovato Stadio Re Baldovino di Brussels, in occasione dell’ultimo meeting della stagione 2023 di Diamond League, prima delle finali per l’assegnazione di tutti i trofei della varie discipline, che si disputeranno a Eugene in Oregon il prossimo 16 e 17 settembre.

Nella presentazione ufficiale la direttrice del meeting Kim Gevaert, 45enne ex velocista belga campionessa europea dei 100 e 200 metri piani a Göteborg 2006, ha annunciato di essere molto felice del lavoro svolto sulla nuova pista che dovrebbe favorire tempi ancor più veloci del solito, oltre al fatto che è stata mantenuta la curvatura molto morbida adatta in particolar modo per i 200 e 400 metri

Ed è proprio la gara del mezzo giro di pista maschile che riserva le maggiori attenzioni per i tifosi italiani vista la presenza del campione olimpico e recente vicecampione del mondo con la staffetta 4×100, Filippo Tortu, che concluderà questa sera la sua stagione molto brillante a livello di squadra, ma un po’ meno in competizione individuale, cercando di sfruttare al meglio l’entusiasmo derivante dall’argento di Budapest in un 200 metri che lo vedrà opposto a campioni di grande spessore tecnico, partendo da una buona ottava corsia che potrebbe consentirgli una prestazione interessante con il suo primato di 20″10 dell’anno scorso sempre nel mirino.

Non ci saranno peraltro i due statunitensi, Noah Lyles tricampione del mondo che ha annunciato di aver chiuso la sua stagione trionfale, e nemmeno Erriyon Knighton, ma ci sarà Kenny Bednarek proprio in settima dietro a Filippo, poi il britannico Zharnel Hughes in sesta, il campione olimpico canadese Andre De Grasse in quinta, il suo connazionale Aaron Brown in quarta, il liberiano Joseph Fahnbulleh e poi l’altro statunitense King in seconda con il cubano Mena in prima.

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Nei 200 metri donne, contrariamente a quelli degli uomini, sarà in gara la medaglia d’oro di Budapest, la giamaicana Shericka Jackson, che il mese scorso ha rivinto il titolo con lo straordinario crono di 21″41, secondo tempo più veloce mai corso nella storia, a soli 7 centesimi dal record mondiale stabilito dalla statunitense Florence Griffith-Joyner alle Olimpiadi di Seul del 1988.

Tra le sue avversarie ci sarà la statunitense Jenna Prandini che ha corso sotto i 22 secondi in carriera con 21″89, ma 22″34 in stagione, poi Anthonique Strachan delle Bahamas, che ha un record di 22″15, e la britannica Darryl Neita che ha abbassato il suo primato personale sino a 22″16 a Budapest.

Curiosità per la presenza della campionessa olimpica dei 100 m ostacoli, la portoricana Jasmine Camacho-Quinn, che ha un personale di 22″27.

La campionessa mondiale dei 400 metri a ostacoli Femke Bol, imbattuta quest’anno nella specialità, cercherà di attaccare il suo record europeo di 51″45 stabilito a Londra in luglio e, tra le sue avversarie, la giamaicana Rushell Clayton, che cercherà di migliorare il record personale di 52″81 che le è valso il bronzo a Budapest, ma anche l’azzurra Ayomide Folorunso.

Dopo aver conservato il titolo mondiale di salto con l’asta, Armand Duplantis proverà ancora una volta ad attaccare il suo record mondiale di 6,22 metri del febbraio di quest’anno, stimolato dalla presenza dell’argento mondiale il filippino Ernest John Obiena, detentore del record asiatico di 6,00 m, e delle due medaglie di bronzo di Budapest, lo statunitense Chris Nilsen e l’australiano Kurtis Marschall, il quale ha stabilito il record personale di 5,95 m per aggiudicarsi il podio iridato.

Da tenere d’occhio anche lo statunitense Sam Kendricks, due volte campione del mondo, che è tornato alla forma di due anni fa con un salto di 5,95 m a Zurigo giovedì scorso.

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Nel salto in alto donne ci sarà la 21enne ucraina Yaroslava Mahuchikh, la quale ha appena vinto il suo primo oro iridato all’aperto, quattro anni dopo aver conquistato il primo dei due argenti mondiali a Doha, vincendo nel frattempo anche il bronzo olimpico a Tokyo, e l’anno scorso i mondiali indoor a Belgrado oltre che il Trofeo della Diamond League.

Per la fenomenale saltatrice, che vive da due anni in Belgio, dopo essere fuggita dal suo paese per la guerra, avversarie molto prestigiose quali l’australiana Eleanor Patterson, campionessa del mondo 2022 e argento a Budapest, la quarta classificata in Ungheria Morgan Lake e la 18enne talentuosa serba Angelina Topic.

Nel triplo sempre al femminile, senza la primatista del mondo la venezuelana Yulimar Rojas, la campionessa europea e argento mondiale Maryna Bekh-Romanchuk sarà la favorita insieme alla giamaicana Shanieka Ricketts, che quest’anno ha raggiunto i 14,93 m, ma da seguire per l’Italia Ottavia Cestonaro e Dariya Derkach.

Il campione olimpico norvegese dei 1500m Jakob Ingebrigtsen farà la sua prima apparizione dopo le fatiche dei campionati mondiali, in un’insolita gara sui 2000 metri, avendo nel mirino il record del mondo di 4’44″79 stabilito nel 1999 dal marocchino che detiene anche il record del mondo dei 1500, Hicham El Guerrouj.

Tra i suoi avversari Narve Gilje Nordas, il suo connazionale che ha chiuso a soli 3 centesimi da lui per conquistare il bronzo nei 1500m a Budapest e poi il keniano Abel Kipsang e il diciottenne olandese Niels Laros, decimo nella finale mondiale dei 1500m con il record nazionale di 3’31″25.

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Il britannico Ben Pattison, bronzo mondiale degli 800 maschili a sorpresa, avrà il suo bel da fare contro un campo che comprende otto uomini che hanno corso più velocemente del suo record personale di 1’44″02, tra cui il britannico Daniel Rowden, lo statunitense Bryce Hoppel e il keniano Wyclife Kinyamal.

Anche i 400 metri maschili saranno molto interessanti, vista la presenza dell’argento mondiale il britannico Matthew Hudson-Smith, che ha ottenuto il record europeo di 44″26 nelle semifinali di Budapest, il quale troverà contro in particolare il giamaicano Rusheen McDonald, il più veloce quest’anno con 44″03, e il norvegese Havard Bentdal Ingvaldsen, 20 anni, che ha stabilito il record nazionale di 44″39 a Budapest.

La giamaicana Elaine Thompson-Herah, doppia campionessa olimpica dei 100 e 200 metri, ha avuto uno dei suoi anni più difficili, ma sarà interessante vedere cosa farà nei 100 metri donne che vede ai blocchi anche la britannica Dina Asher-Smith, campionessa mondiale 2019 dei 200 metri.

La campionessa mondiale degli 800 metri donne, la keniana Mary Moraa, correrà invece questa sera i 400 nei quali ha un rispettabilissimo tempo di 50″38, contro la medaglia di bronzo mondiale Sada Williams delle Barbados, ma anche l’argento mondiale dei 400 ostacoli, la statunitense Shamier Little, che all’inizio di quest’anno ha stabilito un personale di 49″68 nel giro di pista senza barriere.

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Il programma delle gare

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