Tortu lanciato verso un 2023 molto intenso

    Il velocista azzurro già proiettato verso la nuova stagione agonistica

    Se è vero che Marcell Jacobs è attualmente il nostro velocista di punta, lo è altrettanto il fatto che il movimento della velocità nell’atletica italiana ha raggiunto dei livelli tecnici inimmaginabili sino a pochissimi anni fa, e che l’inizio di tutto questo sia stato generato dall’esplosione agonistica di Filippo Tortu nel 2018 quando, primo italiano a scendere sotto i 10 secondi con il 9″99 del 22 giugno a Madrid, ha creato nuovi straordinari stimoli che sicuramente sono stati, dal 2021 in avanti recepiti da Jacobs nel migliore dei modi, ma anche da tutta una serie di atleti che sono venuti fuori con prestazioni che un tempo rappresentavano il meglio ed ora bastano solo per entrare nel giro della staffetta 4×100.

    Tortu, campione olimpico a Tokyo 2021 proprio con la staffetta veloce, e quest’anno sui 200 metri bronzo ai Campionati Europei di Monaco oltre che mancato finalista ai Mondiali di Eugene per soli 3 millesimi, ha partecipato ieri pomeriggio a Milano all’Arco della Pace a un evento dedicato al benessere e allo sport, organizzato dal famosissimo portale Mypersonaltrainer.

    Sul palco Filippo ha ricordato l’emozione della vittoria nella staffetta 4×100 ai Giochi Olimpici di Tokyo nel 2021 e cosa abbia significato essere l’atleta che ha corso per ultimo, tagliando il traguardo:

    È stata una bella responsabilità, di cui sono molto grato. Sembra assurdo ma penso che uno sport individuale come l’atletica sia l’espressione massima dello sport di squadra.

    Sarebbe bastato che uno dei tre che mi precedevano corresse un centesimo più lento di quanto ha corso che saremmo arrivati secondi. Quindi è un merito che va diviso in maniera precisa al 25% fra tutti ed è quello che più mi è piaciuto. È stato il frutto di anni di lavoro di squadra.

    Il ricordo di Tokyo è sicuramente un bellissimo momento della mia vita e della mia carriera, ma ora voglio pensare a quello che devo ancora fare, alle prossime Olimpiadi”.

    Ai Mypersonaltrainer Days, Tortu ha ripercorso anche il momento dello storico record di 9”99 nei 100 metri: “Allora ero meno consapevole di quello che significa essere un atleta e lavorare per un risultato, un po’ più spensierato. Però penso che la voglia di ottenere risultati e il desiderio di correre sia il medesimo di quando ho iniziato”.

    Interessanti in chiave futura le dichiarazioni fatte in merito alla prossima stagione che, stando alle sue parole, si prospetta ricca di eventi e particolarmente impegnativa.

    Per quanto riguarda l’anno prossimo, l’obiettivo sono i campionati del mondo che iniziano ad agosto 2023 e non mi dispiacerebbe fare anche i 100 metri. Se dovessi proprio sceglierei, mi concentrerei sui 200 però ho intenzione di correre entrambe le gare.

    Quest’anno ho dovuto interrompere la stagione dopo gli Europei, ma sono sicuro che posso correre ancora sotto i 10 secondi”.

     

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