In un fine settimana caratterizzato da varie corse su strada, tra cui soprattutto le due maratone di Milano e Parigi, la notizia più eclatante da un punto di vista tecnico è però rappresentata dalla grande prestazione ottenuta, in Sudafrica, nel corso dei campionati nazionali che in quel Paese si svolgono in netto anticipo rispetto a tutti gli altri, da parte del primatista mondiale e campione olimpico dei 400 metri di Rio de Janeiro 2016, Wayde Van Niekerk, che è tornato a correre a livelli di eccellenza vincendo la finale in 44”17 sulla pista di Potchefstroom, località situata a 1350 metri di altitudine, dopo aver corso la semifinale in 44”95 con grande facilità.
Il 30enne fenomenale atleta, nato a Città del Capo il 15 luglio 1992, ha ottenuto la migliore prestazione mondiale dell’anno che, pur essendo stata la distanza corsa ancora molto poco nella stagione all’aperto, rappresenta il tempo più veloce da lui ottenuto dall’agosto 2017 quando vinse il titolo mondiale a Londra con 43”98, e fa da seguito al suo ottimo finale del 2022 quando corse, lo scorso settembre, in 44”39 a Zurigo in Diamond League e in 44”33 al Galà dei Castelli di Bellinzona.
Nella stessa gara vinta da Van Niekerk e valida per il titolo sudafricano, brillante prestazione anche di Lythe Pillay, campione del mondo under 20 a Cali, che ha migliorato il record personale fermando il cronometro in 44”80.
Pur essendo solo l’inizio di aprile e mancando oltre 4 mesi e mezzo ai Mondiali che si svolgeranno a Budapest in Ungheria, dal 19 al 27 agosto, appare chiaro quali possano essere le intenzioni e gli obiettivi del fuoriclasse, che punterà decisamente a riprendersi quella supremazia interrotta oltre 5 anni fa, per il ben noto incidente giocando a rugby in una partita di beneficenza, nell’autunno del 2017, che rischiò di fargli concludere anzitempo la sua straordinaria carriera.
Le parole di Van Niekerk: “Voglio tornare sul podio e all’oro in una grande rassegna internazionale. Questo è sempre stato il mio obiettivo negli ultimi anni dopo l’incidente. Per arrivare in cima, devo iniziare a vincere, questo è l’obiettivo chiave per le prossime gare. Ho sperimentato cosa voglia dire vincere una medaglia d’oro e battere un record del mondo per cui voglio tornare a quei livelli”.
La stagione 2022 la prima della grande ripresa
Dopo il titolo di campione del mondo sui 400 metri a Londra nel 2017, con il crono sopra citato di 43″98, Van Niekerk subì il 7 ottobre 2017 a Città del Capo la lesione al crociato anteriore e al menisco del ginocchio destro, un infortunio terrificante per un atleta che ne ha fortemente condizionato 4 anni della sua carriera sino alla fine del 2021, pur avendo cominciato a dare segnali di rinascita dalle ultime gare del 2020.
L’anno della svolta è stato proprio il 2022, dove vi è stato per Wayde un ennesimo brivido proprio in Italia al Triveneto Meeting di Trieste a fine maggio, gara challenger di World Athletics Continental Tour quando, nel corso di un 200 metri, è saltato a metà curva per un dolore al bicipite femorale, ma è riuscito ugualmente a recuperare presentandosi ai Campionati del Mondo in Oregon in buone condizioni che gli hanno regalato la finale, dove poi ha chiuso al quinto posto in 44″97, per poi continuare nella stagione con altre gare e soprattutto le due conclusive di Zurigo e di Bellinzona che hanno fatto presagire molto bene per l’anno successivo.
Ricordiamo anche che Van Niekerk, oltre ad essere il primatista del mondo nel giro di pista con lo straordinario crono di 43″03 ottenuto in occasione del suo successo alle Olimpiadi di Rio 2016, ed avere vinto oltre a quelli di Londra 2017, dove ha anche conquistato l’argento nei 200 metri, i mondiali di Pechino 2015, è stato il primo uomo al mondo ad essere riuscito nell’impresa di scendere sotto i 10 secondi nei 100, sotto i 20 nei 200 e sotto i 44 nei 400, impresa poi riuscita anche agli statunitensi Fred Kerley e Michael Norman.
Il percorso da oggi sino ai Mondiali di agosto in Ungheria è ancora certamente lungo, ma la classe del fenomeno sudafricano è infinita, come del resto la sua grande capacità di reazione avuta in tutti di questi anni sofferti per cui meriterebbe veramente di raccogliere un premio speciale.
Il video della gara del 44″17 di Van Niekerk