Nell’ultima grande manifestazione indoor della stagione ormai conclusa, le finali dei campionati NCAA statunitensi disputati ad Albuquerque nel New Mexico, vale a dire le gare riservate a tutti gli atleti iscritti nei vari college universitari degli USA, straordinaria dimostrazione di forza della velocista di Santa Lucia Julien Alfred, la quale ha realmente entusiasmato sia nella gara più corta dei 60 che su quella dei 200 metri, ottenendo prestazioni cronometriche molto vicine ai record del mondo di ciascuna disciplina, ma soprattutto proiettandosi verso possibile grande protagonista nella prossima stagione all’aperto.
La 21enne sprinter della piccolissima isola dei Caraibi che vanta circa 180.000 abitanti, ha dapprima migliorato il suo record nazionale con 6”96 nelle batterie dei 60 metri, per poi vincere la finale con un sensazionale record del Commonwealth di 6”94, a soli 2 centesimi di secondo dallo storico primato del mondo realizzato a Madrid nel 1992 dalla russa Irina Privalova, nella gara in cui la statunitense Kaila Jackson si è piazzata seconda in 7”08 dopo aver eguagliato il record del mondo under 20 in batteria con 7”07, mentre la connazionale Jacious Sears è stata terza con 7”10, dopo l’eccellente 7”04 realizzato in batteria.
Alfred, studentessa della University of Texas, ha eguagliato la seconda migliore prestazione mondiale di sempre stabilita da Aleia Hobbs ai recenti Campionati statunitensi ma non si è certo accontentata e, soltanto 40 minuti dopo, è tornata in pista per correre la finale dei 200 metri contro la ventenne nigeriana della Lousiana State University Favour Ofili, che in batteria aveva battuto il record africano con un eccellente 22”11.
Nella finale la velocista di Santa Lucia ha corso ancora più forte vincendo il secondo titolo NCAA indoor con un clamoroso 22”01, secondo miglior crono mondiale di tutti i tempi alle spalle della leggendaria Merlene Ottey che corse la distanza in 21”87 al meeting francese di Liévin, e record NCAA indoor che migliora il 22″09 stabilito dalla statunitense Abby Steiner l’anno scorso
La ventenne nigeriana Favour Ofili si è piazzata seconda in 22”20 mentre Autumn Wilson ha completato il podio piazzandosi terza in 22”45.
Nell’ottica della prossima stagione all’aperto, ricordiamo come il miglior piazzamento del 2022 di Julien sia stato rappresentato dalla medaglia d’argento vinta sui 100 metri ai Giochi del Commonwealth di Birmingham, alle spalle della giamaicana Elaine Thomson Herah, mentre ai Mondiali di Eugene venne squalificata per falsa partenza in semifinale, e che i suoi personali sono 10″81 sui 100 e 22″46 sui 200 metri, entrambi i crono ottenuti il 14 maggio in un meeting a Lubbock nel Texas.
Per quanto riguarda le gare più veloci al maschile, va evidenziata la prova dello sprinter delle Bahamas, Terrence Jones, che è sceso per la terza volta in carriera sotto i 6”50 sui 60 metri maschili con 6”46, avendo già corso due volte in 6”45, nella gara in cui Jordan Anthony si è piazzato al secondo posto con 6”55 e tutti i finalisti sono scesi al di sotto dei 6”60.
Nei 200 metri, il nigeriano Ubodi Chudi Onwuzurike e l’ugandese Tarsis Orogot hanno vinto le loro rispettive batterie dei 200 metri maschili correndo lo stesso tempo di 20”17, settimo miglior crono mondiale all-time, ma poi il velocista bianco Matthew Boling è tornato ad esprimersi su grandi livelli vincendo la finale in 20”12, miglior tempo dell’anno e sesto crono più veloce di sempre. Orogot si è piazzato secondo con 20”20 davanti a Robert Gregory (20”22) e a Ramon Miller (20”29).
Grandissima prestazione, nei 400 metri donne di Britton Wilson che ha vinto con un sensazionale record statunitense e NCAA di 49”48, diventando la seconda di sempre dopo la neo primatista mondiale Femke Bol che aveva corso in 49”26 ai campionati olandesi di Apeldoorn a febbraio.
Wilson ha superato nelle liste mondiali di sempre la ceca Jarmila Kratochvilova, che deteneva da 41 anni il record del mondo fino a tre settimane fa con il record del mondo di 49”59 stabilito nel Palazzo dello Sport di Milano nel 1982. La figlia d’arte Talitha Diggs si è piazzata seconda in 50”49. L’irlandese di origini nigeriane Rhasidat Adeleke (campionessa europea under 20 sui 100 e 200 metri) ha vinto l’altra serie in 50”45 dopo un passaggio intermedio ai 200 metri in 23”07.
Due atleti sono scesi al di sotto dei 45 secondi sui 400 metri maschili con Elijah Godwin che ha vinto il titolo NCAA in 44”75 eguagliando il record personale già realizzato in questa stagione. Ryan Willie si è piazzato al secondo posto in 44”93 diventando il primo quattrocentista della storia a perdere una gara pur correndo in meno di 45 secondi. Matthew Moorer ha completato il podio piazzandosi al terzo posto con 45”08.
La staffetta 4×400 dell’Arkansas ha vinto in 3’21”75. Questi sono i tempi cronometrici fatti registrati dalle quattro staffettiste: 51”47 della britannica Amber Anning in prima frazione, 50”52 di Joanne Reid, 50”57 di Rosey Effiong e 49”20 di Britton Wilson.
La prestazione fatta registrare dalle staffettiste di Arkansas è migliore rispetto al primato del mondo di 3’23”37, ma non può essere ratificata come record mondiale perché una regola di World Athletics ha stabilito che per l’omologazione di un primato della staffetta le quattro componenti devono essere dello stesso paese.
La ventenne giamaicana Ackera Nugent ha stabilito il record personale e il primato NCAA con uno straordinario 7”72 nella batteria dei 60 metri ostacoli donne. La campionessa mondiale under 20 di Nairobi 2021 e studentessa della University of Arkansas ha migliorato di due centesimi di secondo il primato giamaicano detenuto da Michelle Freeman dal 1998 eguagliando la quinta migliore prestazione mondiale all-time con 7”72, a soli quattro centesimi dal record del mondo stabilito dalla svedese Susanna Kallur con 7”68 al meeting di Karlsruhe nel 2008.
Masai Russell ha vinto l’altra batteria in 7”78 sfiorando di tre centesimi il record personale di 7”75 stabilito durante questa stagione.
Nugent ha vinto successivamente la finale in 7”73 battendo Russell che ha eguagliato il personale con 7”75.
Giano Roberts ha vinto il titolo NCAA sui 60 metri ostacoli con 7”55 davanti a Caleb Dean (7”59) e a Darius Luff (7”60).
La studentessa della University of Florida Jasmine Moore ha stabilito il record NCAA indoor, il primato NCAA e la migliore prestazione mondiale dell’anno nel salto in lungo femminile con 7.03m al primo tentativo. Ackelia Smith e Claire Bryant hanno realizzato entrambe la misura di 6.88m. Smith si è aggiudicata il secondo posto per aver realizzato il secondo miglior salto.
Moore è tornata in gara il giorno dopo per vincere anche il salto triplo con 15.12m. La ventunenne statunitense è diventata la prima saltatrice della storia a superare i 7 metri nel lungo e i 15 metri nel triplo a livello indoor.
Moore ha migliorato il record statunitense indoor con 14.74m al primo tentativo prima di superare due volte i 15 metri con 15.08m nel secondo tentativo e 15.12m nel sesto tentativo.
La studentessa del Tennessee Charisma Taylor si è piazzata seconda battendo due volte il primato delle Bahamas con 14.61m al primo tentativo e 14.88m al secondo salto. Taylor si è piazzata anche terza sui 60 metri ostacoli con 7”93 e quinta nel salto in lungo con 6.64m.
Il giamaicano Jaydon Hibbert (campione del mondo under 20 a Cali) ha vinto il salto triplo maschile con l’eccellente misura di 17.59m nel primo tentativo migliorando il record del mondo under 20 detenuta dal francese Melvin Raffin con 17.20m dal 2017. Hibbert ha fatto meglio anche rispetto al record del mondo under 20 all’aperto detenuta da 38 anni dal tedesco Volker Mai con 17.50m.
Il record NCAA del salto in lungo maschile è rimasto imbattuto ma è stata una gara molto combattuta con quattro atleti in grado di fare meglio di 8.30m.
Lo studente della University of Arkansas Wayne Pinnock ha preso il comando della gara con un salto con 8.21m ad inizio gara, ma il giamaicano Carey McLeod lo ha superato di un centimetro realizzando la misura di 8.22m. Pinnock è tornato in testa al terzo tentativo con 8.27m. Jeremiah Davis ha superato McLeod occupando il secondo posto co 8.23m.
Lo studente della University of Mississippi Cameron Crump è balzato al comando eguagliando il primato personale con un salto da 8.39m al quarto tentativo. Pinnock ha risposto con un salto con 8.33m. Entrambi i saltatori son andati ancora oltre la barriera degli 8.30m senza cambiare l’ordine della classifica.
Le emozioni non sono finite perché nell’ultimo tentativo McLeod ha migliorato il record personale con 8.40m andando al comando della classifica. McLeod ha eguagliato dopo 27 anni il record giamaicano di James Beckford. Davis ha migliorato il record personale con 8.37m chiudendo la gara al terzo posto davanti a Pinnock, che ha provato a reagire con un salto da 8.33m. Crump ha concluso la gara con un salto da 8.15m al sesto tentativo.
Roisin Willis ha vinto gli 800 metri femminili in 1’59”83 consolidando il suo terzo posto nelle liste mondiali under 20 di sempre. Juliette Whittacker si è piazzata seconda migliorando il primato personale con 2’00”05.
Adelaide Aquila ha conquistato il titolo NCAA del getto del peso indoor con 19.28m battendo Axelina Johanson (19.12m).
Katelyn Tuohy ha aggiunto il titolo NCAA sui 3000 metri alla sua ricca collezione di vittorie universitarie correndo in 9’10”07.
La giamaicana di Texas A&M Lamara Distin si è aggiudicata la vittoria nel salto in alto femminile con 1.91m. Romaine Beckford ha vinto il salto in alto maschile con 2.24m battendo Vernon Turner (2.21m).
Lo specialista delle prove multiple Kyle Garland ha vinto l’eptathlon con l’eccellente score di 6639 punti battendo il portoricano Ayden Owens Delerme, che si è migliorato con 6518 punti. Prima di questo fine settimana soltanto il grande Ashton Eaton aveva superato la barriera dei 6500 punti in occasione del record del mondo di 6645 punti realizzato ai Mondiali di Istanbul nel 2012.
Garland ha migliorato il record personale in quasi tutte le sette le specialità. Ha iniziato la prova correndo i 60 metri in 6”87 prima di sfiorare il muro degli 8 metri nel salto in lungo con il record personale di 7.96m e di realizzare 16.45m nel getto del peso. Lo statunitense ha concluso la prima giornata con 2.12m nel salto in alto. Dopo le quattro prove della prima giornata Garland aveva un vantaggio di 155 punti su Owens Delerme.
Owens Delerme ha vinto i 60 metri ostacoli in 7”73 precedendo Garland di un centesimo di secondo.
Garland ha incrementato il suo vantaggio dopo aver migliorato il record personale nel salto con l’asta con 5.16m, 20 cm in più rispetto a Owens Delerme. Garland aveva 214 punti di vantaggio su Owens Delerme prima dei 1000 metri conclusivi.
Garland ha realizzato il record personale sui 1000 metri con 2’41”36 concludendo le sette fatiche con uno score complessivo di 6639 punti, solo sei in meno rispetto al record del mondo di Eaton.
Owens Delerme ha vinto i 1000 metri in 2’33”14 portando il personale a 6518 punti, terza migliore prestazione mondiale di sempre. Il portoricano si era messo in luce nel 2022 quando vinse il titolo NCAA indoor con 6457 punti e si piazzò al quarto posto nel decathlon ai Mondiali di Eugene con 8532 punti al termine di una prova illuminata soprattutto dal formidabile 45”07 sui 400 metri.
Nella storia non era mai successo che due specialisti superassero la barriera dei 6400 punti nella stessa gara di eptathlon.