La giornata conclusiva dei Campionati Statunitensi a Eugene ha emesso gli ultimi verdetti inappellabili nel senso che, soltanto i primi tre classificati di ogni gara, hanno staccato il biglietto per i Mondiali di Budapest di agosto in quanto è questa la dura legge dei Trials, che hanno fatto registrare come ogni anno risultati sensazionali e sorprese clamorose, oltre che tante belle storie come quelle di Cravont Charleston, vincitore sui 100 metri pur non avendo contratti di sponsorizzazione, e di Cordell Tinch, che in pochi mesi è passato dal titolo della Division II del NCAA alla qualificazione per la principale manifestazione iridata sui 110 metri ostacoli.

L’esclusione più eclatante dell’ultima sessione di gare sulla magica pista di Hayward Field è arrivata dai 200 metri, dove il 19enne fenomeno Erriyon Knighton ha vinto il primo titolo statunitense della sua carriera stabilendo la sua terza migliore prestazione con 19”72 mentre, gli altri due posti della squadra statunitense per i mondiali sono stati assegnati a Kenny Bednarek, secondo con 19”82, e al campione NCAA dei 100 metri Courtney Lindsey, terzo con 19”85.

Lindsey ha preceduto per un solo centesimo di secondo Fred Kerley, quarto con 19”86 e così, il campione del mondo dei 100, potrà gareggiare ai campionati iridati in Ungheria solo nella disciplina più veloce grazie alla wild card conquistata con la vittoria dell’anno scorso nella rassegna di Eugene.

Da evidenziare come Knighton si mise in luce due anni fa con il terzo posto ai Campionati statunitensi in 19”84, tempo che gli permise di qualificarsi per le Olimpiadi di Tokyo e di battere il record del mondo juniores di Usain Bolt a 17 anni quando era ancora studente di high school. L’anno scorso l’ex giocatore di football americano si qualificò per i Mondiali di Eugene grazie al secondo posto ai campionati nazionali dietro a Noah Lyles e vinse successivamente la medaglia di bronzo ai Mondiali di Eugene.

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Erryion Knighton: “E’ stata una buona gara. Sono venuto qui per eseguire al meglio la gara. L’anno scorso cercavo di affrettare la corsa all’ingresso del rettilineo. Questa volta ho corso in modo più intelligente. Avremo una grande squadra ai Mondiali di Budapest. Cercheremo di ripetere la tripletta statunitense già riuscita l’anno scorso a Eugene. Abbiamo un team”.

Kenny Bednarek: “Sono sempre considerato l’underdog. Sono rimasto fermo per un infortunio per mesi e sono contento della qualificazione. Ringrazio il mio team per il sostegno”.

Robert Gregory si è piazzato al quinto posto in 19”90 davanti a Christian Coleman, sesto in 19”95. Per la prima volta nella storia sei velocisti sono scesi sotto dei 20 secondi nella stessa gara di 200 metri. Noah Lyles era già qualificato grazie alla vittoria dello scorso anno nella rassegna iridata di Eugene sui 200 metri e correrà anche i 100 metri grazie al terzo posto in questa edizione dei Campionati nazionali.

Nella prima semifinale Bednarek si era imposto in 20”02 precedendo Knighton per un solo centesimo di secondo. Coleman si è imposto nella seconda semifinale in 19”93 davanti a Lindsey (19”94) e a Kerley (19”95).

200 metri femminili

Gabby Thomas ha dominato una straordinaria finale dei 200 metri femminili migliorando di un centesimo di secondo il record personale con 21”60 con vento leggermente contrario di –0.4 m/s, sesto miglior tempo più veloce della storia. Thomas aveva corso in 21”61 in occasione della finale dei Trials olimpici del 2021 sempre sulla pista di Hayward Field prima di conquistare il bronzo olimpico a Tokyo.

Thomas, laureatasi in neurobiologia presso la prestigiosa Harvard University, ha migliorato il record personale anche sui 400 metri con 49”68 lo scorso Aprile.

Sha’Carri Richardson si è qualificata anche sui 200 metri grazie al secondo posto con il record personale di 21”94 dopo aver fermato il cronometro in 21”61 con vento a favore oltre la norma nella batteria.

Kayla White si è qualificata per i Mondiali grazie al terzo posto con il record personale di 22”01 battendo la campionessa mondiale delle staffette 4×100 e 4×400 Abby Steiner (22”07), Twanisha Terry (22”17), Jenna Prandini (22”43), Tamara Clark (22”45) e la diciassettenne Mia Brahe Pedersen (22”65).

Thomas ha rilasciato la seguente intervista a Lewis Johnson, ex pacemaker delle gare di mezzofondo e ora giornalista per il network statunitense NBC.

Gabby Thomas: “Vincere di nuovo il titolo statunitense mi ha dato molta forza. L’altro scorso mi procurai uno stiramento alla coscia poco prima dei Campionati statunitensi e arrivai a questo appuntamento fuori condizione. Provai una grande delusione. Non è stato facile recuperare dall’infortunio anche dal punto di vista mentale. Non si mai cosa aspettarsi. E’ stato straordinario tornare in pista e riuscire ad allenarmi duramente. Tornare dall’infortunio mi ha dato una sensazione diversa. Quest’anno non avevo la stessa fiducia di due anni fa. Questo successo significa molto per me”.

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400 ostacoli maschili

Il vice campione mondiale e olimpico Rai Benjamin ha vinto il quarto titolo statunitense della sua carriera sui 400 metri ostacoli maschili stabilendo la seconda migliore prestazione della sua carriera e il quinto crono più veloce della storia con lo straordinario tempo di 46”62. Prima di questi campionati l’atleta originario di Antigua e Barbuda aveva corso più forte soltanto in occasione del secondo posto alle spalle di Karsten Warholm alle Olimpiadi di Tokyo con 46”17, il miglior tempo di sempre per un secondo classificato. Benjamin è secondo nelle liste mondiali dell’anno alle spalle di Warholm, vincitore ai Bislett Games in 46”52.

Benjamin, figlio di un grande campione di cricket delle West Indies, ha corso cinque prestazioni in carriera al di sotto dei 47 secondi. Solo Warholm è sceso sotto questa barriera più volte con sei performance.

Rai Benjamin: “Ho avuto un paio di mesi duri. Sono davvero contento di aver vinto. Questa mattina mi sono svegliato e ho detto al mio allenatore che sentivo dolore dopo aver gareggiato due volte in giorni consecutivi. Prima di questi campionati non gareggiavo dal 5 Maggio. Mi sentivo stanco. Abbiamo una grande squadra sui 400 metri ostacoli per i Mondiali. Trevor Bassitt e CJ Allen stanno correndo forte da mesi”.

CJ Allen, grande protagonista della prima parte di stagione con la vittoria al meeting di Parigi, si è piazzato al secondo posto con 48”18 davanti a Trevor Bassitt (48”26) e a Khallifah Rosser (48”77). Taylor McLaughlin, fratello di Sydney Mclaughlin, si è piazzato al quinto posto in 49”14.

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110 metri ostacoli maschili

Daniel Roberts ha vinto la finale dei 110 metri ostacoli in 13”05 precedendo di tre centesimi di secondo la stella emergente Cordell Tinch, che ha fermato il cronometro in 13”08 poche settimane dopo aver stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno con 12”96 a Fayetteville. Tinch centra la prima qualificazione ai Mondiali dopo essersi piazzato al quinto posto nel salto in lungo con 8.00m per la gioia dei genitori presenti sulle tribune di Hayward Field. Tinch vanta personali di 2.21m nel salto in alto e 8.16m nel salto in lungo.

Daniel Roberts: “E’ una sensazione fantastica venire qui e vincere. C’era una grande competizione. Cordell sta crescendo molto bene.

Cordell Tinch: “Non riesco ad esprimere a parole cosa provo. Non importava arrivare primo, secondo o terzo. Da oggi inizia il mio sogno. Ho iniziato la stagione come vincitore della Division II del Campionato NCAA e ora sono qualificato per i Mondiali di Budapest. Era il mio obiettivo da quando ho iniziato a gareggiare. Ho semplicemente seguito il mio piano. Questo è il mio segreto Sono grato ai miei genitori che sono venuti a vedermi a Eugene”.

Il ventiduenne originario del Winsconsin ha vinto il Campionato la Division II del Campionato NCAA sui 110 metri ostacoli in 12”87 con molto vento a favore. Con questo tempo Tinch ha corso la seconda migliore prestazione di sempre per uno studente di college in ogni condizione di vento dopo il grande Renaldo Nehemiah.

Tinch ha giocato a football americano e a basket a buoni livelli.

Freddie Crittenden si è guadagnato il terzo posto nella squadra statunitense per i Mondiali di Budapest con il tempo di 13”23 davanti al vice campione NCAA del 2022 Eric Edwards (13”26), all’argento mondiale di Eugene Trey Cunningham (13”28) e a Jamal Britt (13”31).

Grant Holloway ha vinto la prima semifinale in 13”10 davanti a Trey Cunningham (13”23) ma ha rinunciato alla finale perché era già qualificato grazie alla vittoria ai Mondiali di Eugene. Tinch si è aggiudicato la seconda semifinale in 13”04 davanti a Roberts (13”07) e a Crittenden (13”23). Devon Allen non ha corso la semifinale per un infortunio al polpaccio.

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400 ostacoli femminili

La vice campionessa mondiale di Pechino 2015 Shamier Little ha vinto il terzo titolo statunitense della sua carriera con il primato stagionale di 53”34 precedendo l’ex primatista mondiale Dalilah Muhammad (53”53, suo crono più veloce della stagione) e Anna Cockrell (54”24).

Shamier Little: “E’ stata una bella sensazione. Ho lavorato molto nelle ultime settimane su diversi aspetti e i duri allenamenti sono stati ripagati con la qualificazione per i Mondiali di Budapest”.

Getto del peso maschile

Il primatista mondiale Ryan Crouser ha vinto il sesto titolo statunitense outdoor della sua carriera nel getto del peso con 22.86m. Il pesista originario di Boring in Oregon ha fatto registrare altri tre lanci oltre i 22 metri (22.82m, 22.38m e 22.02m). Josh Awotunde si è qualificato ancora per una grande rassegna internazionale con 22.10m precedendo Payton Otterdahl di un solo centimetro. Joe Kovacs si è piazzato quarto con 21.90m ma disputerà i Mondiali perché i posti disponibili nella squadra statunitense per Budapest sono quattro grazie alla wild card assegnata di diritto al campione in carica dei Mondiali di Eugene Crouser.

Ryan Crouser: “Questa settimana mi sono allenato duramente. Per questo sono contento di aver realizzato 22.86m nonostante un lancio eseguito male. Ci ho messo molta forza, ma dal punto di vista tecnico è stato un brutto tentativo”.

Lancio del martello femminile

La campionessa mondiale di Eugene 2022 Brooke Andersen ha vinto il suo quarto titolo statunitense nel lancio del martello con l’eccellente misura di 78.65m davanti all’’iridata di Doha 2019 DeAnna Price (78.18m) e alla medaglia di bronzo mondiale di Eugene Janee Kassanavoid (76.44m).

Price detiene il record nord americano con 80.31m davanti a Andersen (80.17m)

Brooke Andersen: “L’obiettivo è battere il record statunitense. Se non ci riesco quest’anno, ci proverò l’anno prossimo”.

Lancio del disco femminile

La campionessa olimpica Valarie Allman ha vinto il terzo titolo statunitense consecutivo con la misura di 67.66m con un secondo miglior lancio da 66.12m. Allman ha iniziato la sua carriera come ballerina e ha scoperto il disco per caso dopo aver partecipato ad un pasta party organizzato da un gruppo di lanciatori.

Laulauga Tausaga si è piazzata seconda con il record personale di 65.46m.

Salto con l’asta femminile

La campionessa mondiale ed olimpica Katie Moon ha vinto il secondo titolo statunitense outdoor della sua carriera stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 4.90m. Due anni fa Moon vinse ai Trials olimpici di Eugene con 4.95m un mese prima di trionfare alle Olimpiadi di Tokyo.

Sandi Morris si è piazzata seconda con 4.61m precedendo con la stessa misura la teenager Hanna Moll (campionessa mondiale under 18 a Cali 2022) e Bridget Williams grazie ad un numero minore di errori. Moon ha tentato senza successo tre prove a 5.01m, un cm in più rispetto alla misura del record statunitense di Sandi Morris.

Katie Moon: “Sono contenta di aver provato a battere il record statunitense. Ho la sensazione che sia una misura alla mia portata”.

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Salto in lungo femminile

La finalista olimpica di Tokyo 2021 Tara Davis Woodhall ha vinto il salto in lungo femminile con 6.87m davanti a Quanesha Burks (6.82m) e alla campionessa NCAA del triplo e del lungo Jasmine Moore (6.74m).

800 metri femminili

Nia Akins si è aggiudicata a sorpresa la finale degli 800 metri femminili in 1’59”50 davanti a Raevyn Rogers (1’59”83), a Keela Edwards (2’00”52) e a Sage Hurta Klecker (2’01”19). La campionessa mondiale indoor Ajée Wilson si è piazzata all’ottavo posto in 2’05”88.

800 metri maschili

Il bronzo mondiale indoor di Belgrado 2022 Bryce Hoppel ha vinto una finale di 800 metri molto combattuta e con molti contatti fisici fermando il cronometro in 1’46”20 davanti a Isaiah Harris (1’46”68) e al bronzo olimpico di Rio de Janeiro 2016 Clayton Murphy (1’46”82).

Salto in alto maschile

Il Mr. Jump statunitense Ju’Vaughn Harrison ha vinto la finale del salto in alto con 2.26m aggiudicandosi il terzo titolo statunitense della sua carriera dopo i successi nel salto in lungo e nel salto in alto nel 2021. Harrison ha battuto per un numero minore di errori Shelby McEwen.

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