Antonio La Torre (foto correre.it)
Antonio La Torre (foto correre.it)

In questi giorni drammatici, pur nell’infinito rispetto che si debba avere per tutte le persone che soffrono o che, ancor peggio, non ce la fanno a superare il terribile virus, è anche doveroso pensare avanti e ipotizzare, per qualsiasi tipo di sport, un possibile momento di ripresa agonistica.

Proprio ieri sera, in una storica trasmissione televisiva di Rai Tre, “Chi l’ha visto“, il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è intervenuto parlando nello specifico del campionato di calcio, lo sport nettamente più seguito in Italia, ed ipotizzando della oggettiva difficoltà che le partite possano ricominciare il 3 maggio, come previsto dalla Lega, anche se non l’ha escluso del tutto, nella condizione eventuale di gare a porte chiuse.

Insomma un argomento di cui è giusto parlare e proprio ieri ho fatto il mio punto del momento sulla situazione possibile nell’Atletica, ben evidenziando come le mie previsioni possano essere smentite da un’ora all’altra.

A tal proposito, quindi, trovo interessanti le dichiarazioni rese da Antonio La Torre, il DT della nazionale italiana di atletica che, nel corso di intervista fatta due giorni fa, per un importante network internazionale della corsa “runner’s world“, nel contesto di un tema che riguardava fondamentalmente le polemiche di questi giorni sulla demonizzazione nei confronti dei runners, ha espresso, tra le righe, il suo pensiero su quanto potrà accadere della stagione agonistica all’aperto.

Nella fattispecie, Antonio ha auspicato che si possa cominciare a gareggiare dalla metà di luglio, annunciando che avrebbe proposto proprio nella giornata di oggi, durante il Consiglio Federale in programma, di riscrivere il calendario inserendo tutta una serie di meeting, regionali o nazionali, per consentire in tre mesi, anche sino a metà di ottobre, agli atleti, di mettersi in competizione pur in una stagione cosi’ complicata.

Le parole di la Torre sono, ovviamente, estremamente significative per cui, oggi, potremmo aspettarci delle importanti novità in tal senso anche se, pur essendo sostanzialmente in linea con l’idea del Direttore Tecnico, credo che sia veramente troppo presto per fare delle esatte previsioni.

In ogni caso, il suo, appare un punto di vista abbastanza pessimistico perché, seguendo il suo ragionamento, appare inevitabile la cancellazione di ogni manifestazione internazionale, a cominciare dagli Europei di Parigi, dalla Diamond League e, a seguire, tutti i meeting internazionali di varia importanza.

Vedremo, comunque, cosa scaturirà dal Consiglio in videoconferenza di oggi e ve ne daremo conto appena possibile.

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