Fabbricini-Mei-Parrinello (foto archivio FIDAL)
Fabbricini-Mei-Parrinello (foto archivio FIDAL)

Ci siamo, domani si svolgerà a Roma l’Assemblea Ordinaria Elettiva che rinnoverà tutte le massime cariche della FIDAL per il quadriennio 2021/2024.

Come ben noto, quantomeno agli appassionati di Atletica, i tre candidati, in ordine alfabetico, sono Roberto Fabbricini, Stefano Mei e Vincenzo Parrinello, tre personalità che vantano delle ottime esperienze pregresse per poter ambire, a pieno merito, a tale prestigioso incarico.

D’altra parte, come più volte evidenziato, mai vi era stata, negli anni, una così vasta attenzione per ricoprire il ruolo di Presidente di questa Federazione e questo aspetto è anche molto ben spiegato dall’articolo apparso oggi su un importante quotidiano nazionale, quale “Il Giornale”, di cui riportiamo il contenuto integrale sotto.

Nell’articolo mi ha fatto molto piacere che tutti i candidati, anche quelli meno legati al Presidente uscente Alfio Giomi, abbiano riconosciuto a quest’ultimo la sua grande passione mostrata negli 8 anni di mandato, e questo mi sembra già un ottimo inizio perché tutto è migliorabile, ovviamente, ma chiunque venga eletto può comunque partire da una buonissima base creata in questi anni, a cominciare innanzitutto dai grandi campioni espressi.

Ho più volte espresso il mio pensiero di non voler entrare più tanto nei programmi che ho sempre, puntualmente, riportato nella loro interezza, perché poi le intenzioni e i desideri sono una cosa, i fatti realmente realizzabili un’altra.

I link per leggere i programmi dei tre candidati

Roberto Fabbricini

Stefano Mei

Vincenzo Parrinello

Quello che è certo è che tutti i candidati mi sembra abbiano un elemento fondamentale da cui non si può prescindere, la passione e l’amore vero per questo sport, oltre che una  grande conoscenza dei regolamenti e quell’energia indispensabile per poter mettere in pratica le loro migliori intenzioni.

Una partita, quindi, che si gioca sul filo delle sensazioni e, soprattutto a mio avviso, sulla capacità che, chi sarà chiamato a votare, vale a dire i rappresentanti delle varie società sportive, riconosceranno a ciascun candidato di poter gestire al meglio l’apparato interno della Federazione, perché un conto è vedere le cose dal di fuori e un conto viverle, quotidianamente, all’interno.

Per chiudere mi piace ricordare, ancora una volta, le cinque doti essenziali, a mio personale avviso, del Presidente ideale e sotto, come anticipato, il bellissimo articolo di presentazione del quotidiano “Il Giornale“, di Marcello Di Dio.

  • Dedizione totale
  • Passione
  • Energia
  • Competenza tecnica e di regolamenti
  • Esperienza dirigenziale nell’ambito sportivo

 

 

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