Elena Vallortigara (foto FIDAL Colombo)
Elena Vallortigara (foto FIDAL Colombo)

Veramente una bellissima due giorni di Atletica quella vissuta al Palaindoor di Ancona, tra sabato e domenica 22-23 febbraio in un’edizione dei campionati assoluti particolarmente ricca di grandi campioni dell’Atletica Italiana.

Analizziamo, dunque, alcuni dei risultati più significativi, nell’ottica delle indicazioni offerte per la stagione all’aperto che, come noto, culminerà con le Olimpiadi Giapponesi e i Campionati Europei di Parigi.

La miglior prestazione tecnica

Grande impressione ha destato Elena Vallortigara, capace di saltare 1,96 alla prima prova, tentando poi di valicare i 2 metri, con un primo salto fallito di poco.

Ci fa molto piacere, ovviamente, per questo exploit dell’atleta veneta che, in realtà, non veniva data in perfette condizioni per i postumi di un problema alla caviglia che l’affligge da mesi.

Invece, Elena, ha stupito tutti ottenendo la seconda misura in carriera e ottenendo, subito, il posto in aereo per Tokio, oltretutto con una misura che è la quinta migliore al mondo della stagione indoor.

Nella stessa gara buone impressioni anche da Alessia Trost che ha fatto il suo stagionale di 1,90 che l’ha molto soddisfatta perché, come già evidenziato, ha modificato determinati meccanismi nella rincorsa e ci vuole tempo per assimilarli al meglio.

Le conferme

Filippo Tortu non ha avuto particolari problemi ad ottenere un buon 6″60 nei 60 metri, gara notoriamente non perfetta per le sue caratteristiche atletiche.

Bene anche Irene Siragusa nella gara veloce femminile dove la primatista italiana della 4×100 ha chiuso in 6″34.

Molto grintosa Ayomide Folorunso nei 400 metri, distanza non sua all’aperto, che vince e convince con una dimostrazione di ottima condizione fisica davanti a una tenace Raphaela Lukudo.

Lorenzo Perini ha confermato il titolo dell’anno precedente grazie anche alla squalifica di Hassane Fofana per falsa partenza e all’infortunio, in gara, del suo compagno di allenamento, Mattia Montini.

Leonardo Fabbri, nonostante la sua intensa stagione invernale, ha chiuso alla grande lanciando a 21,45 nel peso, seconda misura stagionale dopo il record italiano.

E parlando di peso, non si può non citare la grande Chiara Rosa che ha ottenuto l’ennesimo titolo italiano nella gara femminile..

Le sorprese

Di Gaia Sabbatini si sapeva che era in grande condizione, avendo vinto due titoli italiani promesse e avendo ottenuto, pochi giorni fa, un successo internazionale con primato demolito, sui 1500, di circa 5 secondi.

Quel che, forse, ha sorpreso è stata la facilità con cui ha dominato la gara e ancora il grande miglioramento cronometrico che l’ha portata a scendere, di altri 3 secondi, sotto il tempo precedente.

Sicuramente non ci aspettavamo invece la vittoria di Linda Guizzetti, sui 60hs femminili, che ha si beneficiato del forfait all’ultimo minuto di Luminosa Bogliolo ma che, in ogni caso, ha fatto una grande gara con relativo personale.

Quel che, però, nessuno si sarebbe mai aspettato, visto che c’erano tutti i favoriti e lui non era proprio nel novero, è stata la vittoria nel triplo di Edoardo Accetta, capace di migliorarsi di oltre 40 centimetri, con 16,62, in quella che è stata veramente la gara della sua vita.

Le delusioni

Mi spiace veramente usare questo termine ma, sinceramente, Gianmarco Tamberi ha veramente stupito, in negativo, in una gara voluta da lui a un orario mattutino dove non è mai riuscito ad entrare bene in competizione.

Tanti errori, anche a quote per lui modeste e, alla fine, solo 2,20 saltato alla seconda che lo hanno relegato al secondo posto dietro a Marco Fassinotti.

Conoscendo il carattere di Gimbo siamo certi saprà riprendersi prontamente.

Una delusione, sicuramente, anche per Sonia Malavisi, campionessa italiana uscente del salto con l’asta femminile, che arriva seconda con 4,20, suo stagionale in ogni caso, dietro a una buona Elisa Molinarolo che fa 4,30 alla terza prova.

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