Marcell Jacobs e la consacrazione di una nuova era

Il nuovo primato dei 100 metri rilancia definitivamente l'atletica italiana

Il nuovo record italiano dei 100 metri ottenuto, ieri pomeriggio sulla pista della Fontanassa di Savona, da Marcell Jacobs con il crono di 9″95 è stato ampiamente, e giustamente, riportato da qualsiasi tipo di organo di informazione ma per noi, che viviamo e scriviamo di questo sport tutti i giorni, ha un significato ben più importante del normale abbattimento di un primato, significa che l’Atletica Italiana sta tornando veramente ad essere uno degli sport più seguiti ed amati da tutti.

Se infatti tale impresa è stata esaltata da ogni parte, lo si deve al fatto che c’era un interesse spasmodico per questa gara e sulla prestazione del campione desenzanese, reduce dalla grande vittoria sui 60 metri agli Euroindoor di Torun di marzo, ma soprattutto alla ricerca dell’abbattimento di quello che era stato, tre anni fa, un record storico, quello di Filippo Tortu che, primo italiano nella storia, aveva abbattuto il muro dei 10 secondi e oltretutto superato il grande Pietro Mennea.

Jacobs e Tortu sono due enormi campioni, mai l’Italia aveva avuto due velocisti così forti in contemporanea, e poter pensare che entrambi possano competere per raggiungere la finale olimpica più ambita, quella dei 100 piani, era qualcosa di inimmaginabile sino a pochissimi anni fa, e non può che esaltare ed avvincere tutti i tifosi di questo sport, e non solo.

Purtroppo, nella grande giornata di Marcell è mancato proprio il suo avversario, il compagno di tante sfide passate ma certamente anche future, e siamo certi che i due si ritroveranno, a brevissimo, e che Filippo cercherà subito di riprendersi quanto gli è stato tolto.

A tal proposito belle le sue parole rivolte all’amico e compagno di staffetta.

Complimenti a Marcel per l’importante risultato di oggi. Come abbiamo sempre detto, ci stimoliamo a vicenda, anche a distanza. Questo nuovo record mi stimolerà ancora di più. Bravo Marcel. Ci vediamo in pista.

Ovviamente ci uniamo a Filippo per esprimere a Marcell tutti i nostri complimenti da appassionati, e ci piace evidenziare ancora le sue dichiarazioni del dopo la gara.

Marcell Jacobs (foto Colombo/FIDAL)
Marcell Jacobs (foto Colombo/FIDAL)

Dopo le indoor e la frazione corsa ai mondiali di staffette, sapevo di essere in forma. Dovevo solo stare attento a non sbagliare in partenza, ma ci ho lavorato tanto. Ero un po’ teso ai blocchi, perché ero il primo ad avere grandi aspettative.

Non ho realizzato quello che è successo, lo farò stasera, quando sarò a letto e so già che non prenderò sonno, ne è sicuro. Avrei voluto correre la finale ma mentre mi scaldavo ho avuto un piccolo crampo al polpaccio e non ho voluto rischiare nulla, visto che è soltanto la prima gara della stagione.

Il mio obiettivo era scendere sotto i dieci secondi e ce l’ho fatta e ora testa alla prossima gara, sabato 22 a Rieti. Sono contento perché in generale faccio tanti paragoni con le indoor: se penso che nella prima uscita indoor ho corso 6.55 e poi ho migliorato gara dopo gara fino a 6.47, mi auguro che avvenga lo stesso nei 100 metri.

Dopo Torun abbiamo trovato l’equilibrio perfetto, in qualsiasi cosa facciamo. Non abbiamo stravolto i lavori o fatto tante cose diverse, in palestra o in pista. Abbiamo soltanto allungato la metrica perché c’erano quaranta metri in più da coprire. Ancora non ho avuto modo di chiamare i miei figli e la mia compagna ma mi stavano seguendo davanti alla tv: sì, saranno orgogliosi di me”.

Lorenzo Patta (foto Colombo/FIDAL)
Lorenzo Patta (foto Colombo/FIDAL)

Le altre gare della giornata del meeting di Savona

Nella finale dei 100 metri, a cui Jacobs ha rinunciato, vittoria con personale polverizzato di Lorenzo Patta, che ottiene l’ottimo crono di 10″13 davanti al cingalese Yupun Abeykoon, anche lui al personale che è anche il nuovo record del suo paese, ma grande tempo, e anche per lui personale più che demolito, di Matteo Melluzzo terzo con 10″25 davanti all’ivoriano Arthur Cissé che chiude in 10″27, ma colpito da un problema muscolare negli ultimi metri.

Entusiasmante la gara dei 400 ostacoli dove si registra la bellissima vittoria di Alessandro Sibilio, 22enne napoletano di enorme talento che si era leggermente perso nelle ultime stagioni, nel senso che non riusciva più a progredire, ma che aveva dato segnali di ripresa già alla fine del 2020, per poi esordire nel 2021 con il personale sui 400 piani ed oggi, finalmente, l’ottimo crono di 49″25 nella sua disciplina preferita, per battere il bronzo olimpico Yasmani Copello (49.37), e abbattere il proprio personale di oltre un secondo.

Alessandro Sibilio (foto Colombo/FIDAL)
Alessandro Sibilio (foto Colombo/FIDAL)

Nei 100 ostacoli femminili grande prestazione dell’ungherese Luca Kozak che realizza un ottimo 12″81 e brucia sul traguardo Luminosa Bogliolo 12″84, con al terzo posto Elisa Maria Di Lazzaro che realizza il proprio personale e va per la prima volta sotto i 13 secondi, con il tempo di 12″90.

Nel salto in lungo maschile, sopra gli otto metri Filippo Randazzo, 8,05 al primo salto, mentre al femminile Larissa Iapichino inaugura la stagione all’aperto con 6,56 davanti a Laura Strati, 6,52.

Nei 200 femminili la regina mondiale Dina Asher-Smith trionfa in 22″56, ma grande prova di Dalia Kaddari terza in 23″21 con il personale, mentre sono ventosi i 100 femminili vinti dall’ivoriana Marie-Josée Ta Lou con 11″11 ma +3,4, con le due italiane Vittoria Fontana terza e Gloria Hooper quarta a 11″23.

Dalia Kaddari (foto Colombo/FIDAL)
Dalia Kaddari (foto Colombo/FIDAL)

Personale e secondo posto assoluto per Alice Mangione nei 400 metri donne con 52″54, battuta solo dalla dominicana Marileidy Paulino (50″71) e vittoria per Vladimir Aceti al maschile con 46″51.

Ancora in ritardo di condizione, nel getto del peso, Leonardo Fabbri che si ferma a 19,74, battuto dal portoghese Francisco Belo (20,67) e dal neo azzurro Zane Weir (20,05), mentre giornata non brillantissima anche per Alessia Trost, che vince ma con 1,84.

Per finire, nei 200 metri, terzo posto un po’ mesto di Christophe Lemaitre con 21″03 nella gara vinta dal dominicano Yancarlos Martinez con 20″57, davanti a Davide Manenti con 20″91.

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