L’atleta più attesa di tutta la 37esima edizione dei campionati europei al coperto di Istanbul, la fuoriclasse olandese Femke Bol, ha vinto il secondo titolo europeo indoor consecutivo sui 400 metri femminili con un eccellente 49”85, scendendo sotto i 50 secondi per la terza volta in questa stagione dopo il sensazionale record del mondo di 49”26 ai campionati olandesi di Apeldoorn e il 49”96 al meeting di Metz.

L’amica e compagna di allenamento Lieke Klaver ha vinto la medaglia d’argento con 50”57 completando la doppietta olandese mentre la polacca Anna Kilebasinslka ha completato il podio in 51”25.

Bol, Laver e Kielbasinska si allenano insieme sotto la guida del tecnico svizzero Laurant Mewly, che segue anche la velocista svizzera Ajla Del Ponte.

Femke Bol: “E’ fantastico poter condividere il podio con le mie compagne di allenamento. E’ stato fantastico difendere il mio titolo e diventare campionessa europea indoor per la seconda volta di fila. In molte gare ho corso in sesta corsia, ma questa volta è andata diversamente. Ero in quinta corsia e avevo davanti Lieke Klaver. Ho già vinto più titoli europei, ma mi manca l’oro mondiale.

Il record del mondo è il primo passo. Tutti si aspettavano che potessi battere di nuovo il record del mondo. Purtroppo è più duro di quanto possa sembrare. Ho molte speranze per la staffetta 4×400 perché abbiamo le prime due dei 400 metri. Spero che possa essere una bella festa.”

Il fuoriclasse norvegese Karsten Warholm ha rivinto il titolo europeo indoor sui 400 metri quattro anni dopo il successo di Glasgow 2019 fermando il cronometro in 45”35 dopo una partenza sparata e un passaggio intermedio ai 200 metri in 20”84 alla ricerca del primato europeo che detiene in coabitazione con Thomas Schoenlebe, ma nel finale ha dovuto dare fondo a tutte le energie che aveva in corpo per respingere l’attacco sul rettilineo finale del belga Julien Watrin, che ha migliorato il primato nazionale con 45”44 aggiudicandosi l’argento.

Warholm ha realizzato il secondo miglior tempo della sua stagione arrivando a quattro centesimi di secondo dal primato di quest’anno realizzato sulla pista di casa nel Karsten Warholm Invitational di Ulsteivink, cittadina norvegese affacciata su uno dei caratteristici fiordi.

Karsten Warholm: “Stupidamente ho corso troppo forte nei primi 200 metri. Ho sentito l’acido lattico negli ultimi 100 metri e ho dovuto lottare fino alla fine per salvare il primo posto. Sono contento di aver vinto l’oro. E’ bello aver vinto questo titolo per il quale mi sono allenato, ma nello stesso tempo speravo in una prestazione cronometrica migliore”.

Il Belgio si conferma come terra di quattrocentisti dopo il periodo dei fratelli Kevin Borlée e sarà una delle squadre da battere nella staffetta 4×400 in questi Europei. Lo svedese Carl Bergstrom ha vinto la medaglia di bronzo in 45”77. Da sottolineare che i tre medagliati sono tutti specialisti dei 400 metri ostacoli.

Julien Watrin: “Sapevo che Karsten era più forte ma sono andato vicino alla vittoria. Nell’ultima curva sapevo di poter spingere di più. E’ stata una buona gara. Il primo giro è stato un po’ troppo forte. Per questo ho rallentato per risparmiare energia per la parte finale della gara. Sono contento che tutti I medagliati sono specialist dei 400 metri ostacoli”.

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Finale 60 metri maschili

Il campione italiano indoor dei 60 metri Samuele Ceccarelli diventa anche campione europeo vincendo la finale di Istanbul in 6”48 dopo aver demolito il record personale di sette centesimi in semifinale con un formidabile 6”47.

La finale di Istanbul ha ripetuto in fotocopia lo stesso ordine d’arrivo dei Campionati Italiani con Ceccarelli al primo posto davanti al campione europeo indoor in carica Marcell Jacobs, che ha migliorato il personale stagionale due volte correndo in 6”52 in semifinale e in 6”50 in finale. Jacobs è uscito a testa alta malgrado la sconfitta e gli fa onore la dichiarazione post gara nella quale ha fatto i complimenti a Ceccarelli.

Ceccarelli diventa il secondo velocista italiano della storia dopo Jacobs a scendere sotto i 6”50. Lo studente di giurisprudenza di Massa aveva un personale di 6”72 prima di questa stagione e si è migliorato tre volte correndo in 6”61 ad Ancona, in 6”58 al meeting ISTAF di Berlino e in 6”54 ai Campionati Italiani Indoor di Ancona prima di scebdere per la prima in carriera sotto i 6”5 con il 6”47 della semifinale, a soli sei centesimi dal record europeo di Jacobs nella sua prima manifestazione internazionale assoluta con la maglia assoluta. In precedenza Samuele aveva partecipato agli Europei under 21 del 2019 e agli Europei under 23 del 2021.

Henrik Larsson ha vinto la medaglia di bronzo migliorando il record svedese con 6”53 battendo il polacco Dominic Kopec per un solo millesimo di secondo. Lo slovacco Jan Volko si è piazzato al quinto posto in 6”57. Il britannico Reece Prescod, leader europeo stagionale prima di questi Europei con 6”49, non è andato oltre l’ottavo posto con 6”64-

Ceccarelli è figlio di un avvocato e studia giurisprudenza all’Università- Il velocista di Massa si allena al Campo Falcone e Borsellino di Pietrasanta sotto la guida di Marco Del Medico.

Samuele Ceccarelli: “E’ una sensazione incredibile aver vinto il titolo europeo alla mia prima partecipazione ad una manifestazione internazionale assoluta con la maglia azzurra. Non potrei essere più felice di così. Non ho ancora realizzato e forse impiegherò un mese per capirlo. Il livello era molto alto. Ho gareggiato contro grandi avversari e io ero il nuovo arrivato. Mettermi sui blocchi della finale europea con il miglior tempo stagionale mi ha messo un po’ di pressione.

Sentivo che c’erano più aspettative. Il livello è altissimo. Sto vivendo tutte cose alle quali non sono abituato. Ho gareggiato dopo aver avuto qualche linea di febbre. Ho cercato di rimanere rilassato anche se non è stato facile. Quando mi hanno dato il pettorale blu di leader europeo mi sono irrigidito. Ho mantenuto la medaglia d’oro in Italia e Marcell era contento per me dopo la gara. Ci siamo abbracciati. E’ come un fratello maggiore per me”.

Jacobs é stato il primo a complimentarsi con il neo campione europeo.

Marcell Jacobs: “Non è la medaglia che volevo, ma è un secondo posto che mi porto a casa e sono contento. Voglio congratularmi con Samuele. Ha davvero meritato di vincere. Non ero al meglio della condizione ma ho dato il 110%. Sono il capitano della squadra italiana e sono felice che questo oro sia rimasto in Italia. La stagione indoor è finita e il focus è sulla stagione outdoor”.

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1500 metri femminili

Laura Muir ha vinto il terzo titolo europeo indoor della sua carriera sui 1500 metri e il quinto titolo complessivo che va ad aggiungersi ai successi sui 1500 e sui 3000 metri in due edizioni consecutive di Belgrado 2017 e Glasgow 2019. Muir ha fermato il cronometro in 4’03”40 davanti alla romena Claudia Bobocea e alla polacca di origini marocchine Sofia Ennaoui, che hanno migliorato i rispettivi primati personali con 4’03”76 e 4’04”06.

Bobocea é passata in testa agli 800 metri in 2’10”87 e ai 1200 metri in 3’16”47. Muir è rimasta in fondo al gruppo di testa ed è andata al comando durante il penultimo giro prima di piazzare l’allungo decisivo a 250 metri dalla fine.

Laura Muir: “Ho messo pressione su me stessa per vincere un’altra medaglia d’oro. Sono davvero felice. Dieci anni fa mi piazzai ultima in finale da junior. Credo che questo possa servire da esempio per gli altri atleti. Non devi essere il migliore al mondo quando sei junior. Ognuno può farcela a tutti i livelli”.

Bobocea ha vinto la sua prima medaglia internazionale a livello seniores.

Claudia Bobocea: “Sono molto felice. Sapevo che le atlete da dietro avrebbero potuto attaccare. Ho cercato di spingere in ogni giro, ma sapevo che che Laura avrebbe attaccato. Ho provato a rimanere attaccata a lei ma non era facile.

La primatista italiana del miglio Syntayehu Vissa si è piazzata nona nella sua prima finale della sua carriera in 4’10”05.

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Salto triplo femminile

L’azzurra Dariya Derkach ha vinto una splendida medaglia d’argento nella finale del salto triplo femminile con 14.20m nella gara vinta dalla padrona di casa Tugba Daniszmaz che ha stabilito il record turco con 14.31m al primo tentativo regalando gioia alla sua gente in un periodo difficile ad un mese dal terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria.

Derkach si è tolta la soddisfazione di battere la vice campionessa olimpica Patricia Mamona, che ha vinto il bronzo con 14.16m davanti all’altra azzurra Orravia Cestonaro, che ha aperto con 13.93m prima di realizzare due salti da 14.03m e 14.08m, che le hanno permesso di piazzarsi a ridosso del podio in quarta posizione.

La medaglia di Derkach è la quarta per l’Italia nella storia degli Europei indoor dopo l’argento di Magdelin Martinez a Madrid nel 2005, l’oro e il bronzo di Simona La Mantia rispettivamente a Parigi Bercy nel 2011 e a Goteborg 2013.

Dariya Derkach: “Che bello. Finalmente. Dopo il 14.20m ho provato il più possibile per andare a caccia della vittoria, ma purtroppo negli ultimi salti ho sentito un po’ di stanchezza. Forse ho voluto strafare e non sono riuscita a chiudere i salti. Quest’anno ho cercato di andare a gareggiare di più all’estero. Dal 2021 mi segue Alessandro Nocera che vive a Torino ma mi viene a seguire a Formia.”

Tugba Denizimas: “Stiamo vivendo un periodo difficile in Turchia. Mi rende felice il fatto di aver regalato un po’ di gioia al mio popolo. Gli spettatori sono stati fantastici. Non mi sento sola. Ho molti amici stranieri che mi hanno mandato messaggi di sostegno”.

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Salto con l’asta femminile

La finlandese Wilma Murto ha bissato l’oro degli Europei di Monaco di Baviera all’aperto vincendo anche il titolo continentale al coperto con il record nazionale indoor con 4.80m.

Tina Sutej é salita ancora una volta sul podio vincendo l’argento con 4.75m dopo i bronzi ai Mondiali Indoor di Belgrado e agli Europei di Monaco di Baviera. La ceca Amalie Svabikova ha superato 4.70m vincendo il bronzo dopo il recente primato nazionale di 4.72m stabilito in questa stagione.

Ekaterini Stefanidi è rimasta fuori dal podio in quarta posizione con 4.60. Roberta Bruni ha superato 4.25 al primo tentato prima di commettere tre errori a 4.45m.

Murto, grande promessa giovanile capace di realizzare il record mondiale under 20 indoor con 4.71m nel 2016, ha superato 4.45m, 4.60m e 4.70m sempre alla prima prova. Sutej ha messo pressione su Murto saltando 4.75m alla seconda prova, ma la finnica ha valicato l’asticella alla quota di 4.80m al primo tentativo. Sutej ha commesso un errore a 4.80m e due a 4.85m.

Wilma Murto: “Sono molto felice dei miei salti. Ho saltato con aste più grandi che non avevo mai utilizzato prima. La qualificazione di ieri mi ha dato molta fiducia.

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Eptathlon maschile

Il ventenne norvegese Sander Skotheim ha stabilito il record dei campionati nel salto in alto con la misura di 2.19m che gli ha permesso di portarsi al comando dopo la prima giornata con 3541 punti. Skotheim ha fatto registrare anche 7”05 sui 60 metri, 7.60m nel salto in lungo e 14.09m nel getto del peso.

Il campione e primatista mondiale del decathlon Kevin Mayer ha esordito in questi campionati con il record personale di 6”85 sui 60 metri prima di realizzare il personale stagionale con 7.41m nel salto in lungo.

Lo svizzero Simon Ehammer ha iniziato la gara con 6”80 sui 60 metri, ma ha commesso tre nulli nel salto in lungo nella specialità dove vanta un bronzo mondiale a Eugene e un personale outdoor di 8.45m. Con gli zero punti è finita la corsa alle medaglie dell’argento mondiale indoor di Belgrado 2022.

L’estone Hans Christian Hausenberg ha vinto la prova del salto in lungo con il personale stagionale di 7.81m ed è andato momentaneamente in testa dopo due prove.

Il giovane talento norvegese Sander Skotheim si è portato al secondo posto nella classifica generale dopo il salto in lungo con 1825 punti grazie alla misura di 7.60m.

Mayer ha riguadagnato il primo posto nella classifica generale con un lancio da 15.81m nel getto del peso, dove Hausenberg ha fatto registrare un miglior lancio da 13.63m.

Dopo tre prove Mayer era in tabella di marcia per battere il suo record europeo di 6479 punti stabilito in occasione della vittoria nell’edizione di Belgrado 2017.

Hausenberg era in seconda posizione con 2651 punti dopo tre prove davanti al tedesco Manuel Eitel (2616 punti). Il campione europeo indoor di Glasgow 2019 Jorge Urena si trovava in sesta posizione con 2474 punti dopo aver realizzato 6”96 sui 60 metri, 7.25m nel salto in lungo e 13.58m nel getto del peso.

Dario Dester ha iniziato la sua prova con il piede giusto sfiorando di un solo centesimo di secondo il record personale sui 60 metri con 6”93. In questa stagione il primatista italiano dell’eptathlon indoor e del decathlon outdoor aveva stabilito il personale con 6”92 in occasione del meeting francese di Aubière.

Dester ha concluso la prova del salto in lungo al quinto posto con 7.28m ma si è dovuto fermare per un infortunio agli addominali durante la prova del salto in lungo.

Mayer ha superato la quota di 2.01m nel salto in alto terminando la prima giornata in testa con 3474 punti.

Kevin Mayer: “Mi sono sentito in forma ieri ma dormito solo un’ora e sono davvero stanco. Non ho energie, ma sono riuscito a reggere la gara. Ho fatto alcune prove molto buone ma onestamente faccio fatica a godermi questo momento perché non mi sento al top”.

Semifinali 800 metri femminili

La campionessa europea indoor in carica Keely Hodgkinson ha dominato la prima semifinale in 2’00”05 e cercherà il bis del titolo europeo conquistato due anni fa a Torun. Le altre due atlete qualificate automaticamente sono la vice campionessa mondiale under 20 Audrey Werro (2’00”57) e la spagnola Lorea Ibarzabal (2’01”25).

La vice campionessa europea under 23 Eloisa Coiro si è qualificata per la finale grazie al terzo posto in 2’03”31 dietro alla slovena Anita Horvat (2’03”11) e alla svizzera Lore Hoffmann (2’03”19) dopo una rimonta straordinaria sul rettilineo finale.

Qualificazioni del salto in lungo femminile

La tre volte campionessa europea indoor Ivana Vuleta ha stabilito la migliore prestazione europea dell’anno con 6.98m nelle qualificazioni del salto in lungo femminile durante la sessione mattutina.

Ivana Vuleta: “Nella finale voglio essere la migliore versione di me stessa. Punto a vincere il mio quarto titolo europeo indoor. Sarebbe davvero un risultato speciale per me. Mi aspetto di saltare sette metri e credo che questa misura sarà necessaria per vincere la medaglia d’oro”.

La campionessa olimpica e mondiale Malaika Mihambo ha incominciato la sua qualificazione con 6.41m prima di realizzare 6.62m nel secondo tentativo e il primato stagionale di 6.87m nel terzo tentativo.

Malaika Mihambo: “Ho fatto fatica nella qualificazione a causa di alcuni problemi con la rincorsa. Mi sono ricordata di ciò che dovevo fare correttamente. E’ stata una stagione indoor dura ma ora mi sento meglio e spero di saltare più lontano domani. Ogni anno è diverso e c’è anche una vita al di fuori dell’atletica”.

Le altre saltatrici in grado di raggiungere la misura automatica di qualificazione di 6.65m sono la svedese Khaddi Sagnia (6.74m), la britannica Jazmin Sawyers (6.71m) e l’azzurra Larissa Iapichino (6.66m)

La campionessa europea under 20 di Grosseto 2017 Milica Gardasevic, che aveva battuto Vuleta ai Campionati serbi con 6.70m, ha mancato la qualificazione per un solo centimetro con 6.51m.

60 metri ostacoli femminili

La due volte campionessa europea indoor Nadine Visser ha realizzato il miglior tempo delle batterie dei 60 metri ostacoli femminili con 7”88. Le altre ostacoliste in grado di scendere sotto gli 8 secondi nelle batterie mattutine sono state la francese Cyrena Samba Mayela con 7”99, la primatista francese Reetta Hurske, vincitrice della sua batteria con 7”93, e la danese Mette Graversgaard, che ha battuto il record nazionale con 7”96. La medaglia di bronzo europea dei 100m ostacoli Ditaji Kambundji si è aggiudicata la sua batteria in 8”02 per un centesimo sul’irlandese Sarah Lavin.

Batterie 60 metri ostacoli

Lo svizzero Jason Joseph, grande favorito della vigilia dopo il recente record svizzero di 7”44 realizzato ai Campionati nazionali di San Gallo, ha realizzato il miglior tempo delle batterie dei 60 metri ostacoli con 7”61.

Il bronzo degli Europei di Monaco di Baviera Just Kwaou Mathey ha vinto la seconda batteria in 7”63 davanti al ventenne polacco Jakub Szymanski (7”65) e all’azzurro Hassane Fofana, che si è qualificato con il terzo posto con 7”79.

Il neo primatista spagnolo Enrique Llopis si è imposto nella terza batteria in 7”63 davanti al polacco Krystof Kiljan (7”67) e al primatista italiano under 23 Lorenzo Ndele Simonelli (7”72).

Il due volte medagliato degli Europei Indoor e primatista italiano dei 60 metri ostacoli Paolo Dal Molin ha vinto la sua batteria in 7”71, sesto miglior crono complessivo tra gli ammessi alle semifinali. Il plurimedagliato europeo indoor Pascal Martinot Lagarde è stato eliminato dopo il quarto posto in 7”79.

Paolo Dal Molin: “Ho avuto ottime sensazioni. Sono contento di aver vinto la batteria. Era molto presto questa mattina e ho dovuto sciogliere le gambe. So cosa posso valere se il mio fisico è in salute. Posso raggiungere cosa merito”.

Salto con l’asta maschile

Il neo primatista italiano indoor Claudio Stecchi si è qualificato per la finale a otto di Domenica alle ore 19.18 turche (17.18 in Italia) superando 5.40m, 5.55m e 5.65m al primo tentativo e 5.75m alla seconda prova. Soltanto il primatista greco Emmanouil Karalis, il tedesco Torben Blech e il primatista belga Ben Broeders sono riusciti a superare la quota di 5.75m al primo tentativo.

Claudio Stecchi: “Non è stato semplice, soprattutto quel primo errore a 5.75m. Ho avuto una “bottarella” di sonno figlia dell’alzataccia di stamattina. L’importante era entrare in finale. Conta solo quello. La finale è apertissima. Siamo tutti lì, ma queste sono gare particolari. Vediamo quante energie avremo domani”.

 

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