Dopodomani 2 marzo inizieranno i Campionati Europei al coperto di Istanbul, che vedranno la partecipazione di 49 azzurri in partenza proprio oggi alla volta della capitale turca, e vogliamo allora analizzare le principali sfide in programma partendo dalle atlete più attese quali, su tutte, la fenomenale quattrocentometrista olandese Femke Bol capace di entusiasmare nello spazio di soli 15 giorni in febbraio, tra il 5 e il 19, con due record del mondo al coperto, sulla distanza spuria dei 500 metri con 1’05″63, ma soprattutto su quella dei 400 dove, con il sensazionale crono di 49″26 ottenuto ad Apeldoorn in Olanda, ha polverizzato lo storico record di 49″59 realizzato dalla cecoslovacca Jarmila Kratochvílová, il 7 marzo 1982, nel Palasport di Milano che poi crollò per la neve tre anni dopo.
E’ stata quest’ultima, da parte dell’atleta dei Paesi Bassi che ha compiuto 23 anni solamente pochi giorni fa e che è anche una grande specialista del giro di pista all’aperto con ostacoli, l’impresa certamente più eclatante di tutto il panorama mondiale al coperto della stagione 2023, per cui non si può non considerare la sua come la principale presenza di tutti i campionati dove, nella gara dei 400 metri, dovrebbe difendere senza alcun problema il suo titolo di Torun 2021, mentre nella lotta per i due posti restanti sul podio sembrano candidate la connazionale Lieke Klaver insieme alla polacca Anna Kielbasinska.
Tra le altre più attese protagoniste, le due più prestigiose a livello di titoli sono le campionesse olimpiche di Tokyo 2021, la tedesca Malaika Mihambo nel salto in lungo e la belga Nafissatou Thiam nelle prove multiple, atlete che hanno anche conquistato l’oro nei campionati del mondo di Eugene, mentre tra quelle che hanno vinto il titolo agli Europei di Monaco di Baviera, oltre alla stessa Thiam, vanno segnalate la svizzera Mujinga Kambundji, le britanniche Keely Hodgkinson e Laura Muir, la turca Yasemin Can, la tedesca Konstanze Klosterhalfen, l’ucraina Yaroslava Mahuchikh, la finlandese Murto, la serba Ivana Vuleta-Spanovic e l’olandese Jessica Schilder, le cui gare esamineremo sotto nel dettaglio.
60 metri
Gara che sarebbe stata molto incerta se avesse visto la partecipazione della britannica Dina Asher-Smith che era certamente l’atleta più in forma insieme alla campionessa del mondo Mujinga Kambundji, entrambe quest’anno a 7″03, ma la rinuncia della prima rende la svizzera favorita, con l’altra britannica Daryll Neita e la polacca Ewa Swoboda a provare a contrastarla e, in ogni caso, candidate certe per un posto sul podio.
60 metri ostacoli
Bellissima gara con quattro possibili atlete in grado di conquistare l’oro a cominciare dalla finlandese Reetta Hurske, che ha portato il suo personale a 7″79, due centesimi meglio di un’altra ostacolista in grande crescita quale Ditaji Kambundji, la sorella minore della velocista, e poi certamente l’esperta olandese Nadine Visser, che insegue il terzo oro consecutivo e che non delude mai nelle occasioni più importanti.
La francese Cyrena Samba-Mayela, iridata indoor in carica, è il quarto nome nel lotto delle favorite, in una gara dove non è iscritta la polacca Pia Skrzykowska, la numero uno del continente.
Staffetta 4×400
Sei team per tre medaglie con tutto il podio di Torun, Olanda, Gran Bretagna e Polonia, oltre a Italia, Repubblica Ceca e Irlanda.
Le atlete dei Paesi Bassi sembrano nettamente favorite se correranno Bol e Klaver.
800 metri
Keely Hodgkinson è certamente un’altra atleta che ha entusiasmato il mondo dell’atletica in questa stagione invernale con eccezionali riscontri cronometrici quali, su tutti, quello di sabato scorso a Birmingham dove ha corso in 1’57″18 che, oltre ad essere l’ottavo tempo al mondo di sempre, la pone quale nettissima favorita nella sua gara.
Dietro di lei, fronte podio aperto per diverse specialiste, come la slovena Anita Horvat, la coppia svizzera Hoffmann-Werro, l’altra britannica Boffey con trend tecnico in ascesa ma, in crescita, anche le azzurre Elena Bellò reduce dalla eccellente prova di Birmingham con record italiano nei 1000 metri, ed Eloisa Coiro.
1500 metri
Ancora Gran Bretagna con la scozzese Laura Muir che, dopo gli ori di Belgrado e Glasgow, cerca il tris per eguagliare la romena Melinte, unica miler ad aver conquistato tre volte la corona europea indoor.
Dietro di lei, per un posto sul podio, la polacca Ennaoui, la romena Bobocea, le connazionali Kate Snowden e Ellie Baker e le esperte Marta Pen e Esther Guerrero.
3000 metri
Iscritte due medaglie d’oro di Monaco quali Konstanze Klosterhalfen e Yasemin Can, con la tedesca che appare favorita, e la connazionale Hanna Klein in scia, ma per un posto sul podio candidate anche le azzurre Nadia Battocletti e Ludovica Cavalli, la britannica Melissa Courtney-Bryant, e le spagnole Perez e Garcia.
Salto in alto
Yaroslava Mahuchikh stella della specialità, oro uscente e campionessa continentale a Monaco, sembra non avere rivali per la vittoria finale mentre, per i posti sul podio, da seguire le sue connazionali Levchenko e Tabashnyk, in crescita di condizione, ma anche naturalmente l’azzurra Elena Vallortigara, bronzo mondiale di Oregon22, già salita a 1,95 in stagione.
Diverse giovanissime in gara e già ai massimi livelli, come la serba Topic e l’olandese Weerman, poca continuità dalla britannica Lake e dalla tedesca Honsel, in sorprendente ascesa. La montenegrina Vukovic chiude il ventaglio delle migliori in pedana.
Salto con l’asta
La campionessa uscente è la svizzera Angelica Moser, cui difficilmente riuscirà il bis. Nel lotto delle migliori specialiste dell’inverno, sicuramente la slovena Tina Sutej, la finlandese campionessa di Monaco Wilma Murto, l’azzurra Roberta Bruni e la sempre agguerrita plurimedagliata Katerina Stefanidi. In ascesa la ceca Svabikova.
Salto in lungo
L’oro olimpico e mondiale Malaika Mihambo, che non ha mai vinto l’Europeo indoor, cerca la rivincita con Ivana Vuleta-Spanovic, dalla quale ha perso per tre centimetri all’europeo di Monaco in estate.
Con la serba tre volte campionessa europea al coperto, aspirante al poker riuscito in passato solo a Heike Drechsler, la connazionale Gardasevic, accreditata della miglior misura stagionale (6,90), in un lotto di potenziali protagoniste che comprende anche, al netto del forfait dell’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk (oro a Torun), la britannica Sawyers, la svedese Sagnia e l’azzurra primatista mondiale under 20 indoor Larissa Iapichino.
Salto triplo
Assente la Bekh, c’è la campionessa uscente Patricia Mamona, per un doppio colpo portoghese consecutivo nel triplo assieme al compagno di specialità Pichardo. La lusitana guida anche l’elenco delle migliori in gara, dove le azzurre Dariya Derkach e Ottavia Cestonaro vantano, misure alla mano, la seconda e la quarta misura d’iscrizione.
Assenze illustri anche con Peleteiro (maternità) e Makela (infortunio), spazio per ben figurare a nomi nuovi quali la turca Danismaz, la tedesca Wittmann e la slovena Filipic.
Getto del peso
La portoghese Auriol Dongmo è la campionessa uscente sia in Europa che nel contesto iridato ma, nel frattempo, vi è stata la grande crescita dell’olandese Jessica Schilder, che punta decisa alla vittoria.
Tra le altre candidate per un podio la svedese Fanny Roos, argento due anni fa.
Pentathlon
Tutto il podio di Torun si ritrova a Istanbul a cominciare dalla fenomenale vincitrice di tutto, Nafissatou Thiam, l’olandese Noor Vidts e l’ungherese Xenia Krizsan, ma incombe la specialista più in condizione, la polacca Adrianna Sulek.
Con un altro successo, la Thiam diventerebbe l’unica ad aver vinto tre volte il titolo, staccando Carolina Klüft, Katarina Johnson-Thompson e Antoinette Nana Djimou.