Si è conclusa domenica sera la 37esima edizione dei campionati europei di atletica al coperto, disputati nell’Ataköy Athletics Arena di Istanbul, che ha visto l’assegnazione di 24 titoli individuali, equamente suddivisi tra uomini e donne, oltre ai 2 delle staffette 4×400 metri.
Tanti sono stati i risultati tecnici di grande portata a cominciare dal record del mondo nella prova multipla al femminile del pentathlon, da parte della fenomenale super atleta belga Nafissatou Thiam che, alla fine di una sfida avvincente con la polacca Adrianna Sulek, ha vinto il titolo europeo con il fantastico punteggio di 5055 e tolto il primato all’ucraina Nataliya Dobrynska che lo deteneva dal 2012, ma questo risultato rappresenta anche ufficialmente, secondo i criteri di valutazione stabiliti da World Athletics che assegna uno specifico punteggio ad ogni singola prestazione, il risultato principale grazie ai 1254 punti assegnati.
Al secondo posto in questa particolare classifica troviamo un’altra atleta femminile, certamente quella più attesa di tutti i campionati appena conclusisi, l’olandese Femke Bol che non ha certo tradito le aspettative e vinto i 400 metri con un altro fenomenale crono di 49″85, il suo secondo più veloce di sempre dopo il record del mondo da lei fatto quest’anno di 49″26, che le sono valsi 1245 punti.
Sull’ultimo gradino del podio di questa speciale classifica tecnica c’è il primo atleta maschio, ed è un azzurro, lo specialista del getto del peso Zane Weir, oro nella sua specialità con il proprio personale e record nazionale di 22,06 che gli sono valsi 1244 punti.
Al quarto posto, a ridosso dell’italo-sudafricano il fenomeno norvegese del mezzofondo, Jacob Ingebrigtsen, il quale ha vinto nei campionati ben due ori e, nel primo dei due, i 1500 metri ha totalizzato un punteggio tecnico di 1243 grazie all’eccellente crono di 3’33″95, ma anche la medaglia d’argento del pentathlon, la polacca Sulek i cui 5014 punti l’hanno portata a sua volta oltre il vecchio primato iridato.
Le altre migliori posizioni
Dopo i due atleti a pari merito, in sesta posizione delle top prestazioni tecniche si trova lo specialista dei 60 ostacoli maschili, lo svizzero Jason Joseph, che ha dominato la sua gara in 7″41 che gli è valso l’ottimo punteggio di 1235.
Al settimo posto si è piazzato il portoghese Pedro Pablo Pichardo che, nella gara del salto triplo, non ha avuto problemi a dominare con circa un metro di vantaggio sul secondo e ha chiuso con l’ottimo salto di 17,60 che gli è valso 1229 punti.
All’ottavo posto un altro azzurro, il sorprendente Samuele Ceccarelli che ha vinto la sua gara dei 60 metri in 6″48, ma ha fatto ancor meglio in semifinale con il crono di 6″47 che vale ben 1227 punti nella classifica di W.A.
In nona posizione troviamo invece la vincitrice dei 60 donne, la svizzera campionessa del mondo indoor Mujinga Kambundji che ha trionfato in 7″00 che gli è valso 1220 punti.
Al decimo posto la campionessa europea del salto in lungo donne, la britannica Jazmin Sawyers che ha conquistato 1218 punti grazie alla misura di 7,00 del nuovo primato britannico, stesso punteggio del primatista del mondo dei 400 ostacoli, il norvegese Karsten Warholm che ha vinto la sua gara dei 400 metri in 45″35.
Un’altra atleta non campionessa europea, ma seconda classificata, entra nella classifica delle migliori prestazioni tecniche con 1216 punti, l’olandese Lieke Klaver il cui 50″57 sui 400 metri dietro il fenomeno Bol, rappresenta un tempo che sarebbe bastato per la vittoria in qualsiasi altra edizione della manifestazione.
A seguire, con 1212 punti, troviamo la tedesca Hanna Klein vincitrice dei 3000 metri femminili con 8’35″87, ma anche il saltatore con l’asta norvegese Sondre Guttormsen con la misura di 5,80 realizzata per la sua vittoria nel salto con l’asta maschile, la stessa peraltro ottenuta da altri tre atleti nella stessa gara, che si sono classificati rispettivamente secondo terzo e quarto, il greco Emmanouil Karalis, il polacco Piotr Lisek e il belga Torben Blech, ma anche il belga Julien Watrin secondo nella gara dei 400 uomini con l’ottimo crono di 45″44.
Per chiudere con i punteggi tecnici sopra i 1210 punti dell’assoluta eccellenza, vanno evidenziati i 1211 ottenuti dalla splendida Larissa Ipaichino che li ha ottenuti con il suo salto in lungo da medaglia d’argento di 6″97, e proprio i 1210 di Marcell Jacobs nei 60 metri chiusi in 6″50.
Il peggior risultato tecnico, ovviamente sempre secondo le tabelle di Word Athletics, di tutti i vincitori di una medaglia d’oro europea è stato ottenuto, infine, dalla turca Tugba Danismaz il cui 14,31 nel salto triplo le è valso 1149 punti.