La primatista italiana indoor e outdoor Zaynab Dosso ha vinto il suo primo oro agli Europei Indoor sui 60 metri migliorando di un centesimo di secondo il suo primato nazionale con lo straordinario tempo di 7”01 dopo aver corso la semifinale in 7”06. La velocista emiliana è salita al settimo posto nelle liste europee all-time. Dosso aveva stabilito il suo precedente record nazionale di 7”02 realizzato nel 2024 in occasione del meeting del World Indoor Tour di Torun sulla pista dove si svolgeranno i Mondiali indoor del 2026. Dosso ha arricchito la sua collezione di medaglie che comprende i due bronzi ai Mondiali indoor di Belgrado sui 60 metri e agli Europei di Roma sui 100 metri.
La svizzera Mujinga Kambundji ha vinto la medaglia d’argento migliorando di un centesimo di secondo il suo personale stagionale realizzato ai Campionati svizzeri di San Gallo. Kambundji difendeva il titolo europeo conquistato due anni fa a Istanbul. La famiglia Kambundji può comunque festeggiare per la doppia medaglia dopo il trionfo della sorella Ditaji sui 60 metri ostacoli con il record europeo di 7”67. Le sorelle Kambundji sono state seguite anche in Olanda dalla madre bernese Ruth e dal simpaticissimo padre di origini congolesi Safuka Kambundji
Patrizia Van der Weken ha scritto la storia diventando la prima atleta lussemburghese a vincere una medaglia agli Europei indoor eguagliando il record nazionale realizzato in semifinale con 7”06” dopo il quarto posto agli Europei di Roma sui 100 metri. La polacca Ewa Swoboda, argento mondiale indoor a Glasgow 2024, ha sfiorato un altro podio continentale con il quarto posto in 7”07.
Zaynab Dosso: “Provo una sensazione straordinaria perché sono venuta qui per vincere. ISono contenta di esserci riuscita. L’anno scorso ho avuto molti alti e bassi. In questa stagione ho molte aspettative. Voglio vincere ogni gara. I miei obiettivi sono stabilire il record nazionale sui 100 metri dopo aver battuto quello dei 60 metri nella finale di oggi e diventare la prima donna italiana ad entrare nella finale dei Campionati del mondo a Tokyo”.
Semifinali 60 metri femminili:
Mujinga Kambundji ha vinto la prima semifinale in 7”04 precedendo Patrizia Van der Weken , che ha migliorato il record lussemburghese di un centesimo di secondo. La britannica Amy Hunt si è qualificata per la finale grazie al terzo posto con il record personale di 7”09.
Zaynad Dosso ha vinto la seconda semifinale in 7”03. Rani Rosius ha migliorato il record belga della grande Kim Gaevert con l’ottimo tempo di 7”08. La ceca Karolina Manasova ha migliorato il record nazionale e il primato europeo under 23 con 7”10 qualificandosi per la finale per ripescaggio.
L’azzurra Gloria Hooper si è battuta bene correndo in 7”28 la semifinale, a soli tre centesimi di secondo dal record personale di 7”25 realizzato nella batteria mattutina.
Batterie 60 metri femminili:
Dosso ha corso il tempo più veloce delle batterie mattutine dei 60 metri con 7”06. Karolina Manasova si è qualificata con il record europeo 23 di 7”14.
Van der Weken si é imposta nella prima batteria con 7”11 davanti alla campionessa britannica indoor del 2025 Bianca Williams (7”20)
Kambundji si è aggiudicata la seconda batteria in 7”19 davanti alla quarantunenne Lorene Bazolo (7”22).
Swoboda ha avuto la meglio sulla belga Rani Rosius per due centesimi di secondo con 7”14.
La primatista ungherese Boglarka Takacs ha fatto sua vittoria nella terza batteria in 7”15 battendo la primatista spagnola Maria Isabel Perez per due centesimi di secondo
Salto con l’asta maschile.
Il bronzo olimpico Emmanouil Karalis e l’olandese Menno Vlonn hanno condiviso la medaglia d’oro nel salto con l’asta maschile con 5.90m. Il norvegese Sondre Guttormsen ha superato la stessa misura di 5.90m ma ha commesso più errori rispetto al greco e all’olandese.
Karalis ha aggiunto questo titolo alla sua collezione che comprende l’argento agli Europei di Roma 2024, il bronzo olimpico a Parigi 2024, le medaglie d’argento agli Europei under 23 nel 2019 e 2021 e agli Europei indoor di Istanbul 2023.
Karalis ha superato la quota di 5.80m al primo tentativo. Il greco ha avuto bisogno di tre prove
per valicare l’asticella a 5.85m, ma ha centrato la quota di 5.90m alla prima prova.
Vlonn ha avuto bisogno di tre prove persuperare 5.70m prima di superare 5.80m, 5.85m e 5.90m sempre al primo tentativo. Guttormsen ha superato 5.70m al terzo tentativo e ha commesso due errori a 5.85m prima di valicare l’asticella a 5.90m al primo tentativo.
Emanouil Karalis: “E’ stata una serata fantastica ma la competizione non è andata molto bene. Ho avuto un piccolo incidente durante il primo tentativo a 5.95m e non sono riuscito a continuare la gara. Tuttavia è stata una bella gionata e Menno Vlonn è stato gentile ad accettare di condividere la medaglia d’oro. L’atletica va al di là delle medaglie. Contano molto i rapporti che si costruiscono dopo anni di frequentazioni nello stadio. Oggi è stata una grande lezione di vita. È anche più importante delle medaglie. Il mio obiettivo era superare 6.06m e battere il record dei campionati.Spero di riuscirci ai prossimi campionati, ma per ora conservo la felicità di questa giornata e i bei ricordi. Devo essere felice e voglio festeggiare questo oro”.
Menno Vlonn: “Sono molto emozionato e felice. Tutte le energie hanno lasciato il mio corpo, Non so come descrivere cosa provo. Questo oro significa molto per me. E’ fantastico aver vinto l’oro davanti al pubblico olandese. Non succede molto spesso di gareggiare in un grande campionato davanti al pubblico di casa e persino di vincere. Dopo i campionati olandesi mi sono infortunato e ho fatto fatica a causa di un problema alla schiena. Setitmana scorsa facevo persino fatica a camminare. Ho avuto un grande team intorno a meche mi ha aiutato. Ai Campionati olandesi ho avuto uno strano atterraggio a 5.83m e questo ha causato i dolori alla schiena”.
Finale 3000 metri maschili:
Jakob Ingebrigtsen ha vinto la sua quarta medaglia d’oro in carriera sui 3000 metri agli Europei indoor e il settimo titolo complessivo in questa manifestazione con il tempo di 7’48”37 battendo il vice campione europeo di Roma 2024 George Mills (7’49”41) e il francese Azzedine Habz (7’50”48).
Ingebrigtsen é transitato in testa ai 1000 metri in 2’52” con Mills alle sue spalle in una gara iniziata a ritmi lenti.
Mills é andato al comando ai 2000 metri davanti allo svedese Andreas Almgren, mentre Ingegrigtsen era in terza posizione.
Ingebrigtsen ha attaccato durante l’ultimo km e ha staccato gli avversari con un 800 metri finale cronometrato in 1’49”.
Jakob Ingebrigtsen: “Per me la gara è stata lenta nelle fasi iniziali ma era un campionato. E’ sempre importante fare le mosse giuste. Ogni gara è diversa. E’ stata una buona gara. Mi sono sentito forte. C’erano avversari molto forti. E’ divertente correre contro i migliori mezzofondisti europei. Dopo la preparazione invernale non sai bene chi è in forma e chi è in salute. Mi diverto a gareggiare ma ci sono aspetti sconosciuti che devi preparare. Non ci sono certezze. Ognuno può vincere una gara ma è difficile essere sempre regolari nel rendimento. Ci vuole molta fortuna e duro lavoro. Mi aspetto che anche i miei avversari abbiano la stessa mentalità e la stessa concentrazione. Mi alleno sempre per un obiettivo. La cosa più importante nello sport è gareggiare contro i migliori atleti del mondo, rappresentare la nazionale e celebrare lo sport.
Salto in alto femminile:
La campionessa olimpica, mondiale ed europea Yaroslava Mahuchik ha vinto il suo terzo titolo europeo indoor consecutivo superando 1.99m al secondo tentativo dopo tre salti riusciti sempre alla prima prova a 1.92m, 1.95m e 1.97m. L’ucraina ha deciso di non continuare a saltare dopo essersi assicurata la medaglia d’oro.
Angelina Topic ha valicato l’asticella alla misura di 1.95m ripetendo il secondo posto dietro a Mahuchik agli Europei di Roma dello scorso Giugno. La diciannovenne Engla Nilsson ha vinto la medaglia di bronzo a sorpresa migliorando il record personale con 1.92m.
Yaroslava Mahuchik: “Sono riuscita a realizzare quello che volevo. Ho vinto la medaglia d’oro per il mio paese. Sono un po’ delusa perché avrei voluto saltare di più. Spero di essere in condizioni migliori ai prossimi campionati. Sono in forma ma ho avvertito un piccolo problema alla caviglia.Per questo ho deciso di non continuare a saltare. Ho bisogno di recupare per tornare ancora più forte. Ho apprezzato il sostegno del pubblico e l’energia della competizione perché la gente ci ha sostenuto molto. Mi piace il pubblico e il periodo del covid mi ha cambiato. La mia allenatrice mi ha chiesto cosa fosse successo. Penso che fosse un po’ dispiaciuta del fatto che avessi deciso di non proseguire dopo aver superato 1.99m ma ora farò di tutto per rimanere in salute. I Mondiali di Nanchino sono il prossimo appuntamento”.
Finale 800 metri maschili:
L’olandese Samuel Chapple ha regalato un oro quasi inatteso al pubblico di casa vincendo la finale degli 800 metri con il recrd nazionale indoor di 1’44”88 battendo per quattro centesimi di secondo la medaglia di bronzo dei Mondiali indoor Elliot Crestan (1’44”92). L’irlandese Mark English si è aggiudicato il bronzo in 1’45”46 davanti al bronzo europeo di Rona 2024 Catalin Tecuceanu (1’45”57) e lo spagnolo Elvin Canales from Spain (1’45”88).
Crestan ha guidato fin dall’inizio ed era in controllo della gara nei primi tre giri davanti a Canales, ma Chapple ha lanciato il suo attacco decisivo a 50 metri dalla fine superando Crestan nei metri finali. English sale ancora sul podio dopo i due terzi posti agli Europei all’aperto di Zurigo 2014 e di Monaco di Monaco di Baviera 2022.
Samuel Chapple: “Tutta questa stagione è stato un ritorno quasi irreale. Questa medaglia è stata la ciliegina sulla torta. E’ meglio di quanto mi potessi aspettare. E’ successo ora nel momento giusto. E’ semplicemente un sogno.E’ il mio primo campionato in tre anni e sono diventato campione europeo davanti al pubblico di casa. Per la prima volta nella mia carriera ho corso in 1’44” in una gara indoor. E’ la mia terza gara in due giorni. Non sono un ottocentista molto veloce. Mi sento più un mezzofondista da 1500 metri. Mi sono detto: ‘faccio sfogare i miei avversari in testa e po lanciio il mio attacco”
Getto del peso femminile:
L’olandese Jessica Schilder ha dominato il getto del peso femminile stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con l’eccellente misura di 20.69m al quinto tentativo. L’olandese avrebbe vinto con ciascuno dei lanci realizzati, compresi due misure da 20.24m e 20.37m. La tedesca Yemisi Oguleye ha vinto l’argento con 19.56m al secondo tentativo precedendo la portoghese Auriol Dongmo, che è tornata sul podio europeo aggiudicandosi il bronzo con il personale stagionale di 19.26m davanti alla svedese Fanny Roos (19.11) e all’altra portoghese Jessica Inchude (18.91).
Jessica Schilder: “Sono davvero felice di aver lanciato davanti al pubblico di casa. Il pubblico aveva molte aspettative, ma cerco di divertirmi”.
Getto del peso maschile:
Il romeno Andrei Toader ha vinto a sorpresa l’oro nel getto del peso maschile con il record nazionale di 21.27m al sesto tentativo. Il primatista svedese Wictor Peterson si è aggiudicato l’argento con 21.04m precedendo il campione europeo indoor di Torun 2021 Tomas Stanek (20.75m). Il britannico Scott Lincoln si è classificato al quarto posto con 20.73, mancando il podio per due soli centimetri. Nick Ponzio è stato il migliore degi italiani con 20.26m davanti a Zane Weir (ottavo con 19.57m nell’unico lancio valido). Weir ha effettuato un primo lancio nullo intorno ai 22 metri. Il campione uscente è andato fuori dalla pedana anche al secondo tentativo vicino ai 21 metri. Il leader mondiale stagionale Leonardo Fabbri è stato eliminato in qualificazione con l’undicesima misura di 19.72m. Stanek ha ottenuto la miglior misura di qualificazione di 21.26m precedendo Weir (20.91m).
Pentathlon femminile:
La vice campionessa mondiale indoor Saga Vanninen della Finlandia ha vinto la medaglia d’oro nel pentathlon femminile stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno, il record europeo under 23 e il record finlandese di 4922 punti. Vanninen ha aggiunto questo titolo elle medaglie d’oro vinte agli Europei e mondiali juniores negli anni scorsi. L’olandese Sophie Dokter ha vinto l’argento migliorando il record personale di 223 punti con 4826. L’olandese si è piazzata ancora seconda nei confronti della finlandese che l’aveva preceduta agli Europei under 20 nel 2021 e agli Europei under 23 nel 2023.
L’olandese Sophie Dokter ha migliorato il record personale sui 60 metri ostacoli con 8”26 nella prima prova del pentathlon femminile precedendo di un centesimo di secondo la medaglia di bronzo olimpica Emma Oosterwegel, che a sua volta ha realizzato il tempo più veloce della sua carriera. La britannica Jade O’Dowda ha demolito di 15 centesimi di secondo il record personale con 8”30. L’irlandese Kate O’Connor si è migliorata con 8”31.
La lituana Beatrice Juskeviciuite si è imposta nella seconda serie in 8”18,. Saga Vanninen ha migliorato i record personale con 8”19.
Vanninen ha stabilito il secondo primato personale di giornata superando 1.81m nel salto in alto. Dokter ha superato l’asticella alla misura di 1.84m al primo tentativo. Dokter, O’Dowda e Kate O’Connor erano le uniche atlete ancora in gara quando l’asticella è stata posizionata alla misura di 1.87m.
O’Dowda ha migliorato il primato personale superando 1.87m al terzo tentativo. La britannica è salita al primo posto nella classifica generale con 1067 punti. O’Connor ha migliorato il secondo primato personale di giornata valicando l’asticella alla quota di 1.84m.
Vanninen ha vinto il getto del peso con l’ottima misura di 15.56m al terzo tentativo precedendo O’Connor (14.32m) e Dokter (13.86m). O’Dowda ha stabilito il terzo personale di giornata con 13.46m. Vanninen ha concluso la mattinata di gare al comando del pentathlon con 2975 punti dopo tre prove. O’Connor si è portata in seconda posizione con 2903 punti. O’Dowda era in terza posizione con 2886 punti, due soli in più rispetto a Dokter.
Dokter è salita al secondo posto dopo il primato personale di 6.61m al secondo tentativo nel salto in lungo. Vanninen ha mantenuto il comando con 3989 punti dopo il primato personale di 6.52m.
Vanninen ha corso gli 800 metri in 2’12”20 aggiudicandosi l’oro con 4922 punti, prestazione che le ha permesso di salire al decimo posto nelle liste mondiali all-time.
L’irlandese Kate O’Connor ha tagliato il traguardo con 2’11”42 sugli 800 metri conquistando la medaglia di bronzo con il record irlandese di 4781 punti. L’atleta irlandese, che non gareggiava a livello indoor dal 2021, ha miglioarato il personale di 489 punti
O’Connor ha vinto la seconda medaglia per l’Irlanda nello spazio di 20 minuti dopo l’oro di Sarah Healy sui 3000 metri. O’Dowda si è classicata al quarto posto con il primato personale di 4751 punti.
Sveva Gerevini si é piazzata al sesto posto con 4487 punti. L’atleta cremonese allenata da Pietro Frittoli ha iniziato molto bene migliorando il record personale sui 60 metri ostacoli con 8”26, un centesimo meglio rispetto al precedente primato realizzato lo scorso anno a Aubiére. Nel salto in alto è arrivata vicina ai suoi limiti superando 1.72m prima di commettere tre errori a 1.75m. Nella terza prova la lombarda ha migliorato il personale nel getto del peso con 13.00m. Nella prova del lungo Gerevini ha iniziato con 6.11m prima di migliorarsi con 6.20m, ma è uscita dalla pedana zoppicando per un dolore al tendine d’Achille. L’azzurra è risalita al settimo posto nella classifica generale con 3588 punti. Ha deciso di continuare stringendo i denti. Nella prova finale degli 800 metri Gerevini è rimasta in testa per tre giri prima di sentire la fatica concludendo al settimo posto in 2’14”58. Gerevini è stata inizialmente squalificata per aver fatto un passo all’interno in curva all’inizio dell’ultimo giro, mai il ricorso della Fidal è stato accolto e l’azzurra è stata riammessa in classifica.
Staffetta 4×400 femminile:
Femke Bol ha trascinato l’Olanda con una frazione conclusiva in 50”42 al trionfo nella staffetta 4×400 femminile in 3’24”34, record dei campionati, migliore prestazione mondiale dell’anno e record nazionale. Della formazione olandese facevano parte la neo campionessa europea dei 400 metri indoor Lieke Klaver, Nina Franke e Catheljin Peeters. Le prime cinque formazioni hanno stabilito il primato nazionale. La Gran Bretagna ha vinto l’argento in 3’24”89 davanti alla Cechia (3’25”81).
Lieke Klaver: “E’ davvero un grande risultato. Non saremmo stati felici dell’argento, ma dobbiamo sempre lottare per conquistare la vittoria”.
Staffetta 4×400 maschile:
Il team di casa formato da Eugene Omalla, Nick Smidt, Isaya Klein Ikkink and Tony Van Diepen ha vinto la staffetta 4×400 maschile con la migliore prestazione europea dell’anno di 3’04”95. La Spagna ha vinto l’argento con il record nazionale di 3’05”18 battendo con lo stesso tempo il Belgio.
L’Olanda ha fatto l’en-plein vincendo tutte le re staffette.
3000 metri femminili:
L’irlandese Sarah Healy ha vinto l’oro dei 3000 metri femminili in 8’52”86 precedendo di sei centesimi di secondo la britannica Melissa Courtney Bryant (8’52”92) con un ultimo km in 2’50”. Healy, studentessa universitaria di legge a Dublino, aveva collezionato in carriera due titoli europei under 18 sui 1500 e sui 3000 metri. La portoghese Salomé Afonso ha vinto la seconda medaglia di questi campionati aggiudicandosi il bronzo in 8’53”42.
800 metri femminili:
La polacca Anna Wiegolz ha vinto una finale di 800 metri femminili molto tattica in 2’02”09 battendo la francese Clara Liberman (2’02”32). Wiegolz è transitata ai 600 metri in 1’32” prima di lanciare l’attacco finale negli ultimi 200 metri. La slovena Anna Hovart si è classificata al terzo posto in 2’02”52 precedendo per appena sette centesimi l’azzurra Eloisa Coiro (2’02”59). La svizzera Audrey Werro è caduta a 100 metri dalla fine.
Anna Wiegolz: “Oggi era il mio giorno. Sono felice che sia conciso con la gara pià importante. Ho aspettato questo momento da tanto tempo. Dal 2010, quando ero una ragazzina, sognavo una medaglia. Ho avuto fiducia e sono riuscita a realizzare il mio sogno”
Eloisa Coiro: “Ho cercato di battermi al meglio e sono arrivata vicinissima a un grande sogno. Ci ho creduto fino alla fine, lavorerò ancora di più per salire su quei gradini e contribuire al medagliere di questa bellissima squadra”.
L’Italia ha concluso l’Europeo Indoor di Apeldoor con il secondo posto nel medagliere con 3 ori, 1 argento e due bronzi alle spalle dei padroni di casa dell’Olanda (7 ori e 2 argenti) e davanti alla Norvegia (3 ori, 1 argento e 1 bronzo) e alla Svizzera (2 oro e 3 argenti). La formazione azzurra ha pareggiato il miglior risultato di sempre nel medagliere. L’Italia è quarta nella placing table con 73.5 e 15 finalisti nella classifica guidata dall’Olanda con 91.5 punti.
Stefano Mei: “Siamo soddisfatti, come lo siamo da quattro anni a questa parte, abbiamo dimostrato anche oggi di avere un grande presente e soprattutto un grandissimo futuro, con tanti ragazzi giovani, dai 19 e 20 anni di Sioli e Furlani, ai 29 di Diaz. Abbiamo investito molto sul settore tecnico e sul territorio, credo che questa scelta ci stia ripagando, nonostante sia molto difficile primeggiare nel mondo dell’atletica. Sono da evidenziare i quarti posti di Coiro, Tecuceanu, Lando che hanno dato tutto. Poi, certo, ci sono le medaglie: Diaz ha realizzato una misura di caratura mondiale, Iapichino ha vinto il suo primo oro da grande e ci fa ben sperare, Furlani ha fatto una gara di altissimo livello e ci sta che per una volta la pedana non ti sorrida. Sioli a 19 anni prende un bronzo che nessuno si aspettava. Che bello il ritorno di Dallavalle. E poi un gran finale con Dosso. Siamo soddisfattissimi, anche considerando che abbiamo lasciato in Italia gli ori olimpici di Tokyo e la generazione Brisbane”