Sander Skotheim ha vinto una grande gara di eptathlon maschile nei campionati europei di Apeldoorn in Olanda, battendo il record europeo con 6558 punti. Simon Ehammer si è aggiudicato l’argento con 6506 punti. Entrambi gli atleti hanno sorpassato il precedente record europeo di Skotheim di 6484 punti realizzato a Tallin lo scorso Febbraio.

Skotheim ha concluso la prima giornata dell’eptathlon al primo posto con 3689 punti. Skotheim aveva un vantaggio di 42 punti su Simon Ehammer al termine della prima giornata. Il norvegese aveva 62 punti in più rispetto al punteggio della prima giornata della gara di Tallin dove ha stabilito il record europeo.

Simon Ehammer ha fatto registrare il tempo più veloce sui 60 metri ostacoli con 7”68, tempo che gli ha permesso di riguadagnare la testa della classifica generale con 5530 punti. Il decatleta e lunghista svizzero ha preso un piccolo vantaggio di 50 punti su Skotheim, che ha fermato il cronometro in 8”04 sui 60 metri ostacoli.

Sia Ehammer sia Skotheim hanno superato la misura di 5.10m nel salto con l’asta. Il tedesco Till Steinforth era terzo con 5477 punti, 49 in più del campione europeo outdoo Johannes Erm, che ha vinto il salto con l’asta con 5.30m.

Skotheim ha stabilito il record dei campionati con 2’32”72 sui 1000 metri aggiudicandosi l’oro. Ehammer si è assicurato l’argento dopo aver corso i 1000 metri con 2’41”76. Steiforth ha stabilito il record personale sui 1000 metri con 2’33”09 battendo di appena otto punti Erm con il punteggio di 6338 punti.

Sander Skotheim: “Questa gara di eptathlon è stata vicina alla perfezione. Ho perso qualche punto nel salto in lungo. Penso che avrei potuto saltare di più di 7.95m. Nell’eptathlon vince con meno errori. In questa gara ho fatto zero errori. Saltare 2.19m nell’alto è stato un divertimento. Ho fatto fatica nel salto in alto in questa stagione. Speravo di poter saltare al massimo 2.14m ma ho provato sensazioni sempre migliori. Anche gli ultimi 200 metri dei 1000 metri sono stati divertenti. Le ore tra il salto con l’asta e i 1000 metri non sono stati divertenti. E’ stato un momento orribile. Ho odiato la mia vita, ma ora sono tornato ad amarla. Ho vinto molte medaglie d’argento nelle grandi rassegne internazionali. E’ una sensazione speciale aver vinto l’oro. Avevo bisogno di battere Ehammer di cinque secondi. Ho pensato che sarebbe stato sufficiente correre in 2’35” per vincere. Questo oro significa tutto per me. Sono davvero orgoglioso di me stesso”.

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Andy Diaz Hernandez ha vinto l’oro nel salto triplo maschile con la straordinaria misura di 17.71m realizzata al quinto tentativo. Il triplista di origini cubane ha avvicinato di due soli centimetri il record italiano indoor di 17.73m stabilito dal suo allenatore Fabrizio Donato nell’edizione degli Europei Indoor di Parigi Bercy 2011. Diaz ha fatto meglio soltanto in occasione della vittoria al Golden Gala di Firenze con il primato italiano outdoor di 17.75m. Il tedesco Max Hess ha vinto l’argento con 17.43m salendo sul podio degli Europei indoor per la quinta volta in carriera dopo quattro bronzi. Il campione italiano indoor 2025 Andrea Dallavalle si è aggiudicato la medaglia di bronzo con 17.19m

Hess ha incrementato di due centimetri la sua migliore prestazione mondiale dell’anno con 17.43m al primo tentativo. Dallavalle ha esordito con un salto da 17.00m alla prima prova. Diaz ha iniziato la gara con 16.37m. Dallavalle ha realizzato un salto nullo molto lungo intorno alla misura della migliore prestazione mondiale dell’anno di Hess. Il triplista piacentino ha superato ancora i 17 metri con 17.19m al terzo tentativo. Diaz si è portato a 17.05m prima del super salto da 17.71m alla quinta prova.

Andy Diaz Hernandez: “Il mio obiettivo era regalare una nuova medaglia all’Italia. Ringrazio il mio allenatore e tutte le persone che lavorano con me. Questo è soltanto l’inizio. E’ il primo appuntamento della stagione. Spero d poter vincere altre medaglie per l’Italia. Tra due settimane avrà i Mondiali indoor di Nanchino. Poi ci saranno i meeting della Diamond League e infine i Mondiali di Tokyo. Il mio obiettivo è continuare a vincere medaglie in tutte le manifestazioni. Ho saltato soltanto quattro cm in meno rispetto al mio record italiano outdoor e sono arrivato a due cm dal primato italiano indoor. Son arrivato a 26 cm dal record del mondo indoor. Sarà quello il mio obiettivo tra due settimane ai Mondiali di Nanchino. I primi tre salti non sono stati buoni. Non ero tranquillo come al solito, ma sono riuscito a ritrovare di nuovo me stesso. Alla fine sono felice della mia competizione. Volevo sentire l’inno di Mameli perché era questo il mio sogno da quando sono arrivato in Italia. Una gara difficile ma bella, abbiamo aggiustato un po’ la rincorsa e anche l’ansia per riuscire a fare il salto giusto”.

Dallavalle si è messo al collo la seconda medaglia europea della sua carriera dopo l’argento all’aperto di Monaco di Baviera 2022 nell’anno in cui ha sfiorato il podio ai Mondiali di Eugene dove si è piazzato al quarto posto. Andrea ha ereditato la passione per l’atletica dalla madre Maria Critstina Bobbi, buona lunghista nelle categorie giovanili. Il fratello maggiore Lorenzo è stato finalista agli Europei under 20 di Rieti nel 2013 e ai Mondiali under 20 di Eugene 2020. Andrea frequenta il corso universitario di economia aziendale, fa il tifo per il Milan ed è appassionato di motociclismo.

Andrea Dallavalle: “È la mia rinascita dopo due anni tosti. Potevo fare anche qualcosa di più, mi sono un po’ incartato nei salti successivi, ma per essere la seconda gara dell’anno va benissimo”.

Salto in lungo femminile

Larissa Iapichino ha completato la grande serata dei salti italiani vincendo il primo oro a livello assoluto della sua carriera con l’eccellente misura di 6.94m che avvicina di tre soli centimetri il suo record italiano indoor di 6.97m realizzato due anni fa in occasione della medaglia d’argento nella precedente edizione di Istanbul 2023. Larissa ha eguagliato la madre Fiona May, che vinse l’oro nell’edizione di Valencia nel 1998.

La specialista svizzera delle prove multiple Annik Kaelin ha preso il comando della gara con lo strepitoso record svizzero di 6.90m e ha consolidato questa misura con un altro salto da 6.85m alla seconda prova. Iapichino ha iniziato la gara con 6.71m e un nullo prima balzare al comando con la misura di 6.94m alla terza prova. La fiorentina ha fatto registrare due altri salti validi da 6.78m e 6.69m e un nullo finale.

La campionessa europea outdoor di Roma 2024 Malaika Mihambo si è trovata fuori dal podio con 6.65m al quinto tentativo, ma ha tirato fuori il colpo della fuoriclasse acciuffando il bronzo con 6.88m alla sesta prova a quattro anni di distanza dall’argento nell’edizione degli Europei indoor di Torun 2021. L’Europeo indoor rimane ancora stregato per la tedesca, a cui manca soltanto l’oro nella rassegna continentale al coperto per completare la collezione di medaglie nelle più grandi manifestazioni internazionali. La serba Milica Gardasevic si è classificata al quarto posto con il record stagionale di 6.75m.

Larissa Iapichino: “Sono riuscita a superare molte difficoltà. Mi sono goduta la gara e ho creduto di potercela fare soltanto alla fine della gara. Ho creduto in me stessa. Ero molto fiduciosa. E’ davvero divertente perché ho iniziato la stagione indoor con una nuova rincorsa. Una settimana fa abbiamo deciso di tornare alla vecchia rincorsa. Conosco le sensazioni. Sono soddisfatta di quello che ho realizzato. Le esperienze forgiano le persone e penso di averne fatte già molte, buone o cattive. Non vedo l’ora di quello che mi aspetta in futuro. E’ strano quando la gente mi chiama la sta di famiglia. Fiona May è ancora Fiona May. Le ho detto che l’avrei battuta perché lei aveva vinto questo titolo con 6.91m. Le ho detto che l’avrei battuta di tre cm. Ho mantenuto questo titolo in famiglia. Le dice sempre: ‘Preferisco essere la mamma di Larissa piuttosto che Fiona May. Cerca sempre di spingermi. Voleva che io battessi il suo record. Ci sono molte cose che possono essere raggiunte per le donne nello sport. E’ una sensazione speciale vincere nel giorno della festa della donna. Possiamo fare ancora meglio”.

Salto con l’asta femminile

La svizzera Angelica Moser ha vinto il secondo titolo europeo indoor della sua carriera con la misura di 4.80m quattro anni dopo la vittoria nell’edizione di Torun 2021. Moser ha arricchito la sua collezione di titoli continentali che comprende anche l’oro agli Europei outdoor a Roma con 4.78m nel 2024. L’ex ginnasta zurighese vinse tutto quello che c’era da vincere a livello giovanile compresi gli ori ai Mondiali e agli Europei under 20 ma la crescita è sta frenata da problemi legati all’alimentazione. La svolta nella sua carriera è coincisa con l’inizio dell rapporto con il tecnico Adrian Rothenbuler, che in passato seguì la velocista Mujinga Kambundji.

Angelica Moser: “E’ una sensazione fantastica. Sono più che felice. La stagione indoor è stata difficile. Sono contenta di essere riuscita a proseguirla. Ho avuto una grande competizione. E’ stato difficile perché ho dovuto cancellare alcune competizioni. Essere riuscita a tornare è straordinario. Ho dei bravi fisioterapisti e questo mi ha salvato la vita (ha detto scherzando) perché h avuto davvero bisogno di loro questa volta. Ero molto motivata anche quando ero infortunata. Abbiamo deciso di continuare e la decisione ha pagato. Ciascun titolo è stato speciale. Nel 2021 perché vinsi il mio primo titolo. La vittoria a Roma nel 2024 è stata speciale perché è stata una grande sorpresa. La vittoria di Apeldoorn è arrivata dopo un periodo difficile. Penso che siano stati tutti successi speciali“.

La trentaseienne slovena Tina Sutej ha vinto l’argento con 4.75m arricchendo la sua collezione che comprende i bronzi ai Mondiali indoor di Belgrado e agli Europei di Monaco di Baviera 2022. La campionessa europea under 23 Julie Marie Bonni n ha vinto la sua prima medaglia internazionale a livello seniores con 4.70m. Roberta Bruni ha superato 4.30m e 4.45m al primo tentativo e 4.55m con ampio margine prima di valicare l’asticella a 4.65m e 4.70m alla terza prova eguagliando la sua migliore prestazione italiana indoor di sempre nel giorno del suo compleanno. La romana non è riuscita a superare 4.75m ma ha dimostrato di valere la misura. Per il podio sarebbe bastato un errore in meno al 4.70m.

Elisa Molinarolo ha fatto percorso perfetto fino a 4.55m prima di chiudere la gara al settimo posto con tre errori con 4.65m.

Salto in alto maschile

Il gigante ucraino Oleg Doroshchuk (alto 2.00m) ha vinto la medaglia d’oro nel salto in alto maschile incrementando di due centimetri la migliore prestazione mondiale dell’anno con 2.34m al termine di una prova senza errori fino alla misura della vittoria.

Oleg Doroshchuk: “Ogni salto è stato buono. Sapevo che avrei vinto la medaglia d’oro superando sempre tutte le misure al primo tentativo. Non volevo prendermi rischi. Mi sono sentito bene in ogni salto effettuato. Il nostro giavellottista Artur Felfner, mio grande amico, mi ha consigliato di riuscire a superare tute misure sempre al primo tentativo. Ho goduto ogn momento di questa vittoria. E’ stato un momento storico per noi perché il primo oro per l’Ucraina nel salto in alto maschile agli Europei indoor. Ho deciso di fermarmi dopo 2.34m perché ero troppo emozionato. Avevo battuto il record personale e ho deciso che era abbastanza. Ricorderò questo momento per tutta la vita. Spero di aver reso felice il popolo ucraino”.

Il ceco Jan Stefela si è aggiudicato l’argento con 2.29m battendo per un numero minore di errori il diciannovenne azzurro Matteo Sioli, che ha vinto il bronzo migliorando di un centimetro il record personale di 2.28m realizzato ai Campionati italiani di Ancona di due settimane fa. L’altro azzurro Manuel Lando si è confermato a grani livelli piazzandosi al quarto posto con 2.26m, misura che eguaglia il record personale realizzato agli Assoluti di Ancona. Lando, sesto agli Europei di Roma all’aperto nel 2024, ha superato 2.17m, 2.23m e 2.26m sempre al primo tentativo.

Sioli, vice campione mondiale under 20 a Lima 2024 con 2.23m, ha superato 2.17m e 2.22m alla prima prova e 2.26m alla terza. A quel punto il giovane talento di Paderno Dugnano allenato da Felice Delaini si è trovato al quarto posto alle spalle dell’altro ucraino Dmyto Nikitin, che ha valicato l’asticella a 2.26m alla prima prova. Doroshchuk e Stefela hanno centrato la misura di 2.29m alla prima prova. Sioli ha commesso un errore a 2.29m ma ha valicato l’asticella al secondo tentativo a sua disposizione prima di sbagliare di poco una delle tre prove a 2.32m. Lando ha commesso due errori a 2.29m e si è concesso l’ultima prova a 2.32m senza riuscire nell’impresa.

L’altista lombardo è diplomato all’istituto albeghiero studia Scienze della ristorazione alla Statale di Milano con l’obiettivo di diventare nutrizionista. Prima dedicarsi al salto in alto ha giocato a basket, sua grande passione insieme all’atletica.

Nel 2024 Matteo si è portato a 2.21 prima dei Mondiali U20 di Lima dove è stato protagonista di una qualificazione senza errori. In finale ha migliorato il personale di 2.23 alla terza prova e si è messo al collo l’argento, sfiorando il successo al termine di un duello con lo statunitense Scott Vines.

Matteo Sioli:“Questa medaglia l’ho sognata, e fino a un paio di anni fa non me lo sarei mai immaginato di arrivarci. Sarebbe stato ancora più bello con due azzurri sul podio, ci ha ispirato Gimbo Tamberi”.

Finale 400 metri maschili

L’ungherese Attila Molnar ha vinto la sua prima medaglia internazionale a livello seniores sui 400 metri in 45”25, secondo miglior tempo della sua carriera dopo il record nazionale di 45”08 realizzato a Ostrava. E’ la prima medaglia d’oro per l’Ungheria in campo maschile in questa manifestazione negli ultimi 40 anni. Il polacco Maksymilian Szwed ha vinto l’agento stabilendo il record europeo under 23 e il primato nazionale con 45”31. Il francese Jimi Soudril si è aggiudicato il bronzo con 45”59.

Attila Molnar: “E’ una grande soddisfazione. Fino al rettilineo finale è stata stressante. Ora provo le migliori sensazioni del mondo. Il rettilineo finale è stato il più doloroso. Ero davvero esausto alla fine. Non ho prestato attenzione a nient’altro. Soltanto il primo posto contava. E’ pesante affrontare una gara da favorito. Contano solo le medaglie e non i primati o la migliore prestazione mondiale dell’anno”.

400 metri femminili

L’olandese Lieke Klaver ha vinto la medaglia d’oro sui 400 metri femminili stabilendo la migliore prestazione europea dell’anno con 50”38 dopo l’argento ai Mondiali indoor di Glasgow 2024, il bronzo agli Europei all’aperto di Roma 2024 e numerose medaglie nelle staffette. Klaver ha fatto registrare il tempo di passaggio intermedio di 23”4 ai 200 metri e ha respinto l’assalto finale della norvegese Henriette Jaeger, che ha vinto l’argento in 50”45 sfiorando di un centesimo il primato stagionale. La spagnola Paula Sevilla, ex specialista dei 100 e dei 200 metri, ha eguagliato il record spagnolo con 50”99 aggiudicandosi la medaglia di bronzo. La siciliana Alice Mangione si è piazzata sesta in 51”84 arrivando a nove centesimi di secondo dal suo record italiano realizzato al meeting di Karlsruhe lo scorso 7 Febbraio.

Lieke Klaver: “Ho cercato di rimanere calma. Ho corso la gara della mia vita cercando di non farmi superare dalle mie avversarie come era successo tante volte. Questa medaglia vale di più del semplice colore”.

Finale 60 metri maschili

Il britannico Jeremiah Azu si è laureato campione europeo sui 60 metri maschili stabilendo la migliore prestazione europea dell’anno e il record personale con 6”49, tempo che migliora il precedente record realizzato in semifinale con 6”52. Azu è entrato nella top ten europea di sempre. Lo svedese Henrik Larssoon ha vinto l’argento battendo il record nazionale con 6”52. Andrew Robertson ha completato una grande giornata per lo sprint britannico con 6”55. Azu ha vinto in carriera il bronzo agli Europei di Monaco di Baviera sui 100 metri a livello assoluto e l’oro agli Europei under 23 di Espoo nel 2023. Per l’atleta gallese è un successo speciale perché ha vissuto i primi anni dell’infanzia a Rotterdam prima e ha parenti in Olanda.

Jeremiah Azu: “E’ una grande sensazione. Sono davvero felice. Quando ho tagliato il traguardo non pensavo nemmeno di aver vinto. Era davvero difficile capire chi l’avesse spuntata. Quando mio fratello in tribuna ha puntato verso di me facendomi capire che avevo vinto, sono impazzito. L’oro significa tutto per me. E’ stato divertente festeggiare questo titolo. Spero di continuare a far crescere il mio livello”.

Semifinali 60 metri maschili

Azu aveva vinto in precedenza la semifinale in 6”52 battendo di cinque centesimi di secondo l’olandese Elvis Afrifa, che ha migliorato il personale con 6”57 qualificandosi per la finale.

Lo spagnolo Guillem Crespo ha stabilito il personale con 6”58 precedendo il portoghese Carlos Nascimento (6”61).

Il campione italiano under 23 dei 100 e dei 200 metri Stephen Baffour si è piazzato al settimo posto in 6”67 in semifinale all’esordio nella nazionale assoluta. Il campione uscente Samuele Ceccarelli si è piazzato al sesto posto in 6”68 nella semifinale in una prova condizionata da un crampo.

Semifinale 800 metri femminili

La svizzera Audrey Werro ha vinto la prima semifinale in 2’01”76 davanti alla francese Clara Liberman (2’01”79). La campionessa italiana Eloisa Coiro si è qualificata per la finale grazie al terzo posto in 2’02”02.

La polacca Anna Wiegolz si è imposta nella seconda semifinale con 2’03”29 davanti alla slovena Anita Horvat (2’03”48) e all’altra svizzera Rachel Pellaud (2’03”59).

Semifinali 800 metri maschili

L’olandese Ryan Clarke ha vinto la semifinale degli 800 metri con il record personale di 1’45”65 precedendo di quattro centesimi di secondo lo spagnolo Elvin Canales (1’45”69). Il primatista italiano indoor Catalin Tecuceanu si è qualificato per la sua seconda finale europea indoor con il terzo posto in 1’46”12. Il belga Elliot Crestan (bronzo europeo indoor e outdoor) si è imposto nella seconda semifinale in 1’45”84 precedendo di due centesimi di secondo l’olandese Samuel Chapple. Mark English si è assicurato il terzo posto e la qualificazione alla finale in 1’45”89.

Qualificazioni del getto del peso femminili

La doppia campionessa europea outdoor Jessica Schilder si è qualificata con la migliore misura di 19.92m, il lancio più lungo mai realizzato in un turno di qualificazione nella storia degli Europei Indoor. La campionessa olimpica Yemisi Ogunleye ha superato di 15 cm la misura di qualificazione automatica con 18.95m al secondo tentativo.

Jessica Schilder: “Sono davvero felice di essere riuscita a lanciare davanti al pubblico di casa. Il pubblico di casa ha molte aspettative ma io cerco di divertirmi”

La neo campionessa portoghese Jessica Inchude si é qualificata con la terza migliore misura di 18.85m

Batterie 3000 metri maschili

Jakob Ingebrigtsen è tornato in pista soltanto poche ore dopo il successo sui 1500 metri aggiudicandosi la batteria dei 3000 metri in 7’55”32 (con un ultimo giro in 54”4) davanti al francese Romain Mornet (7’55”99) e al tedesco Florian Florian Bremm (7’56”17). Niels Laros si è qualificato con il quinto posto in 7’56”40.

Il neo primatista britannico indoor dei 3000 metri e argento europeo George Mills ha vinto la seconda batteria il 7’50”87 davanti allo svedese Andreas Almgren (7’50”91).

Batterie 3000 metri femminili

La vice campionessa europea under 23 dei 1500 metri Sarah Healy ha vinto la prima batteria dei 3000 metri in 8’55”35 davanti a Maureen Koster (8’55”40) e all’azzurra Ludovica Cavalli (8’55”47). Melissa Courtney Bryant si è imposta nella seconda batteria in 9’08”19 davanti alla spagnola Marta Garcia (9’08”23) e alla portoghese Salomé Afonso (9’08’46”).

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