L’atleta ucraina Maryna Bekh-Romanchuk ha compiuto il gesto tecnico di maggior rilievo nella quinta giornata dei campionati europei a Monaco di Baviera, con un fantastico balzo a 15,02 nella finale del salto triplo femminile che le ha fatto vincere il titolo europeo, e data l’enorme soddisfazione di regalare al suo paese martoriato la prima medaglia d’oro della manifestazione continentale.
La 27enne saltatrice, che per la prima volta in carriera ha superato la difficilissima barriera dei 15 metri, si è anche ripresa in tale modo dalla delusione per aver perso la sera prima la medaglia di bronzo nell’ultimo salto della finale del lungo, ad opera della britannica Jazmin Sawyers, per cui la sua impresa assume un valore ancor maggiore avendo disputato oltretutto due gare di altissimo livello agonistico nel giro di 24 ore, e avendo realizzato il meglio proprio in quella che sino a poco tempo fa non era la sua disciplina primaria, e dove sta ottenendo sempre di più risultati straordinari.
La vittoria di Maryna si era già concretizzata con il primo salto misurato a 14,81 m, un miglioramento significativo rispetto al suo stagionale di 14,59 m, ma non si è accontentata e ha ancora raggiunto una misura simile con 14,80 m al quarto tentativo con un vento contrario di 2,3 m/s, per poi ottenere il sensazionale 15,02 m con il tentativo successivo quando il vento era girato e soffiava a favore di 1,9 m/s.
L’argento è andato alla sorprendente finlandese Kristiina Makela che ha realizzato anche il record della sua Nazione con 14,64 m, mentre la 32enne Hanna Minenko nata in Ucraina ma che gareggia per Israele, avendo sposato il decatleta sraeliano di origine kazaka Anatoly Minenko, ha ottenuto il bronzo con 14,45 m.
Bekh-Romanchuk che a causa dell’invasione russa è costretta ad allenarsi a Brescia, seguita peraltro dal manager italiano Federico Rosa, si è mostrata euforica dopo il suo trionfo e ha fatto queste dichiarazioni:
“Sono davvero felice perché mi sono sentita molto sostenuta dai tifosi tedeschi, dalla mia famiglia, da mio marito e da altri. Ho vinto la medaglia d’oro grazie a loro. È stato il miglior risultato per me“.
Le parole di Minenko in omaggio al popolo israeliano nel ricordo di quello che è noto come il massacro di Monaco di Baviera del 1972, quando undici membri del gruppo olimpico israeliano, atleti e allenatori, furono uccisi dal gruppo terroristico palestinese.
“Sono felicissima di avere conquistato una medaglia in questi Campionati Europei, soprattutto a Monaco di Baviera 50 anni dopo i Giochi Olimpici.
È molto simbolico per noi alzare la nostra bandiera qui. Ho avuto un grande sostegno da Israele, da molte persone. Questa medaglia è per il popolo israeliano. Il pubblico mi ha sostenuto molto e vorrei dire ‘grazie“.
Finale disco maschile
Il 19enne atleta lituano Mykolas Alekna ha rappresentato la grande sorpresa della serata battendo nella finale del disco maschile il favorito sloveno Kristjan Ceh già campione del mondo a Eugene.
Con questo successo ottenuto con la misura di 69,78 rispetto al 68,28 di Ceh, il giovanissimo lanciatore ha emulato il successo di suo padre Virgilijus a Göteborg nel 2006, ricordando che quest’ultimo ha anche conquistato due titoli mondiali e olimpici ma suo figlio, che allena, avrà certamente il tempo di emulare le sue grandi imprese.
Le dichiarazioni di Alekna: “Kristjan è un atleta fortissimo ma forse oggi non era la sua giornata. Sono felice di aver vinto, con la mia famiglia sugli spalti. Sono ancora giovane e mi aspetto che il mio percorso sia lungo. Il prossimo anno sarà ancora più bello di questo. La rivalità tra noi sarà dura, così come quella con gli altri atleti“.
Le parole di Ceh: “Congratulazioni ad Alekna che oggi è stato il migliore. Mi ha sorpreso un po’. Non ha funzionato per me. Sono contento della medaglia d’argento al mio primo Campionato Europeo, ma non della mia prestazione. La mia prossima gara sarà a Zurigo e voglio fare meglio“.
Finale 1500 metri femminili
La campionessa in carica sulla distanza Laura Muir ha disputato una gara di grande equilibrio per conservare il titolo e aggiungere un altro oro a quello del Commonwealth vinto all’inizio del mese e all’argento mondiale conquistato il mese scorso.
Insieme alla connazionale scozzese Eilish McColgan, che ha conquistato l’oro e l’argento del Commonwealth e l’argento e il bronzo europeo, la Muir ha vissuto cinque settimane ricche di soddisfazioni.
La 29enne medaglia d’argento olimpica dei 1500m ha monitorato la gara dalle retrovie prima di passare deliberatamente in testa a due giri dalla fine, prendendo il comando dall’irlandese Ciara Mageean, medaglia di bronzo ad Amsterdam sei anni fa e quarta a Berlino, che ha cercato di resistere ma è stata travolta dall’accelerazione della britannica.
Muir ha tagliato il traguardo in 4’01″08 con un gesto che poteva essere di trionfo o di sollievo ma forse solo di stanchezza. Mageean, che è stata in testa per tutto il tempo, si è guadagnata un meritatissimo argento in 4’02″56, mentre l’affannosa ma coraggiosa rincorsa della polacca Sofia Ennaoui le è valso il bronzo con 4’03″59, appena davanti a una velocissima Katie Snowden, che ha fatto segnare 4’04″97.
Le parole di Muir: “Ho cercato di controllare la gara e sapevo che la mia velocità era la migliore per l’ultimo giro. È fantastico vedere Ciara correre così bene. Sapevo che avrei dovuto correre bene per batterla“.
Le dichiarazioni di Mageean: “Bisogna sempre correre forte se si ha di fronte Laura Muir. Sono troppo felice di aver vinto l’argento, è una bellissima serata, la bandiera irlandese è stata issata. Non c’è un momento in cui non pensi all’oro, oggi non è successo, ma sono felicissima di portare a casa l’argento.
È stato un lungo viaggio da Amsterdam a oggi ed essere di nuovo sul podio significa molto perché è stato un percorso molto accidentato“.
Finale 200 metri maschili
Zharnel Hughes ha dimostrato di essere arrivato a questi campionati in splendide condizioni di forma e ha trionfato con un eccellente 20″07 viste anche le condizioni non eccezionali del meteo.
Brillante prestazione anche del connazionale Nethaneel Mitchell-Blake secondo in 20″17 con il bronzo per l’azzurro Filippo Tortu con 20″27.
Il campione turco in carica Ramil Guliyev, che correva nella corsia otto, ha abbandonato la gara in modo doloroso e sofferto per un infortunio quando ha imboccato il rettilineo.
Le parole di Hughes: “Sapevo di essere più veloce degli altri in pista grazie ai miei 100 metri veloci. Ho fatto davvero la differenza sulla curva, dominando su di essa e, appena ho tagliato il traguardo, ho capito di aver vinto perché non ho visto nessun altro. Sono davvero felice per il titolo europeo e per l’argento di Nethaneel“.
Finale 200 metri femminili
La svizzera Mujinga Kambundji si è ampiamente riscattata dallo smacco subito nella finale dei 100 metri quado era stata battuta di un soffio sul traguardo, dominando la finale del del mezzo giro di pista con l’ottimo crono di 22″32.
Dopo aver conquistato un inaspettato titolo mondiale indoor sui 60 metri a marzo, la trentenne velocista elvetica svizzera ha trovato di nuovo la strada per il gradino più alto del podio dopo essere arrivata in dirittura d’arrivo leggermente dietro a Dina Asher-Smith, favorita della vigilia ma non in perfette condizioni fisiche come anche mostrato nella finale dei 100 metri quando si era fermata a causa di un affaticamento al polpaccio, ma poi è stata irresistibile negli ultimi 70/80 metri lasciando alla britannica l’argento con 22″43.
Il bronzo è andato alla danese Ida Karstoft che, con 22″72, ha preceduto l’altra britannica Jodie Williams quarta in 22″85.
Le parole di Asher-Smith: “Va bene così. Ovviamente sono venuta qui per vincere e sicuramente ero in forma per farlo, quindi non sono felicissima, ma allo stesso tempo è stata una gara fantastica“.
Le dichiarazioni di Karstorft: “Sono senza parole, sono così felice. Non pensavo fosse possibile alla mia prima finale, ai miei primi Campionati Europei e ora sono qui con il bronzo. È incredibile! Sono così orgogliosa di me stessa in quanto l’anno è stato pieno di infortuni e ora è come un sogno“.
Tutti gli orari degli azzurri del 20 agosto
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8.30 Marcia 20 km M Finale COSI, FORTUNATO, STANO
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10.15 Marcia 20 km F Finale TRAPLETTI
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20.05 Asta M Finale
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20.15 800 F Finale
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20.25 Giavellotto F Finale
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20.43 100hs F Batterie BOGLIOLO, DI LAZZARO, MOSETTI
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21.15 4×400 M Finale Italia
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21.45 4×400 F Finale
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22.13 3000 siepi F Finale
Il programma orario generale