Come ormai ampiamente prevedibile a dispetto, ci si consenta, di un infortunio che come era stato dichiarato avrebbe fatto pensare altro, Marcell Jacobs sarà regolarmente sui blocchi di partenza nella semifinale dei 100 metri degli Europei di Monaco di Baviera che cominceranno lunedì 15 agosto, mentre la gara del campione olimpico sarà martedì 16 alle 20,05 e poi, la presumibile finale alle 22,15 successive.
L’annuncio definitivo da parte del tecnico Paolo Camossi: “Sta correndo libero, si sta divertendo, gli allenamenti sono confortanti. Se siamo qui a Monaco è perché sta bene e può gareggiare.
Marcell è l’oro olimpico ed è qui per vincere, ma non è una gara da prendere sottogamba. Gli avversari non mancano, i britannici Hughes e Prescod possono sicuramente correre forte, il turco spuntato all’improvviso può dare fastidio, il francese Zeze non è andato piano ma non so se farà soltanto i duecento.
Vedo una gara sostanzialmente a quattro, Marcell ha le quote migliori ma non va sottovalutata”.
Premesso che il turco improvviso è Emre Barnes che ha corso in 9″99 pochi giorni fa, con lo stesso tempo del francese Meba Zeze di inizio luglio a La Chaux de Fonds, ma che entrambi questi crono non sono totalmente significativi, non siamo ovviamente d’accordo sul fatto che Jacobs abbia le quote migliori semplicemente per il fatto che se fosse nella miglior condizione significherebbe che non si è mai infortunato e, siccome questo è un paradosso, il britannico Hughes è chiaramente favorito non avendo avuto alcun problema fisico ed essendo un ottimo velocista quale Marcell.
In ogni caso il tecnico friulano ha così proseguito: “Siamo arrivati in anticipo per entrare meglio in clima-gara, non avendo gareggiato molto, è importante vedere prima lo stadio, vivere l’hotel, insomma accendere la macchina. Abbiamo trovato un bel campo vicino all’albergo, in mezzo ad un bosco, e ci siamo allenati qui. Come sempre non facciamo test ma allenamenti monitorati, e le risposte sono positive, mi fido dei miei occhi e delle sensazioni di Marcell.
Cadere è quasi sempre il modo per diventare più forti. La nostra avventura insieme è iniziata con il famoso 8,48 ventoso nel lungo, poi abbiamo avuto più cadute che successi, prima delle Olimpiadi. Anche stavolta, nonostante le difficoltà della stagione, non siamo mai andati in disagio, abbiamo analizzato, e a fine anno faremo un’analisi ancora più completa.
Io cerco di prendermi le responsabilità e trovare insieme a lui una soluzione. Rifarei tutto? Sì, tutto. Al limite gli consiglierei una doppia mascherina per evitare il Rotavirus preso in Italia prima di viaggiare a Nairobi. Quel virus qualche problema l’ha creato”.
Concentrazione e voglia di fare e al finale di stagione ci penseremo, non credo sarà in Diamond League, ci piacerebbe correre in Italia. Ma adesso si pensa soltanto agli Europei, l’appuntamento più importante del momento”.
Tutti gli atleti iscritti