Warholm pronto a spiccare di nuovo il volo iniziando dagli Europei di Monaco

Le interviste al primatista del mondo dei 400 H, al mezzofondista Wightman e alla discobola Perkovic.

Il primatista del mondo sui 400 ostacoli maschili, il 26enne norvegese Karsten Warholm, che venta nella sua sensazionale carriera ben due titoli mondiali, a Londra 2017 e Doha 2019, uno olimpico a Tokyo 2021, e anche uno europeo a Berlino 2018, è reduce da un inizio di stagione sfortunato in quanto un infortunio, a inizio giugno, gli ha precluso la possibilità di arrivare ai mondiali di Eugene nella condizione ideale per vincere il suo terzo titolo iridato e, infatti, si è dovuto accontentare del settimo posto in finale.

Adesso Karsten è ulteriormente in ripresa e punta quindi decisamente a vincere il secondo oro consecutivo continentale dopo il trionfo di quattro anni fa in 47”64 e lui stesso racconta delle sue attuali condizioni. “Sono riuscito ad allenarmi senza preoccupazioni dopo i Mondiali. Prima di Eugene è stata una corsa contro il tempo per arrivare pronto. E’ stato molto stressante. Sono riuscito a prepararmi con più calma per gli Europei di Monaco. Ho buone sensazioni.

Warholm tentò la doppietta 400 metri-400 ostacoli nell’ultima edizione degli Europei di Berlino ma non andò oltre l’ottavo posto sul giro di pista senza barriere. Quest’anno Femke Bol tenterà la stessa doppietta su entrambe le distanze.

Ancora Warholm: “E’ la stessa doppietta che ho tentato a Berlino. Penso che Femke possa farcela. Bisogna essere in forma e in questo momento sta molto bene. Il programma orario è perfetto e questo l’aiuterà. Le auguro il meglio”.

Chi invece a Eugene ha conquistato il titolo mondiale e si presenta alla partenza di Monaco con l’oro iridato al collo è lo scozzese Jake Wightman, il quale ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione degli Europei di Monaco di Baviera di essere eccitato dall’idea di correre gli 800 metri agli Europei di Monaco di Baviera in programma nello storico Olympiastadion, teatro delle Olimpiadi del 1972.

Wightman, in realtà, ha conquistato la medaglia d’oro ai Mondiali di Eugene sui 1500 metri davanti al campione olimpico Jakob Ingebrigtsen stabilendo il primato personale con 3’29”23 e il bronzo sempre sulla stessa distanza ai Giochi del Commonwealth di Birmingham in 3’30”53, e mercoledì scorso si è imposto sui 1000 metri al meeting Herculis di Montecarlo in 2’13”88.

Il mezzofondista britannico che ha un record personale sugli 800 metri di 1’44”18 realizzato a Ostrava nel 2020, ha spiegato perché ha scelto di correre a Monaco i due giri di pista e non i 1500. “I Giochi del Commonwealth sono stati l’esperienza che mi sono goduto di meno in tutta la mia carriera perché dovevo riprendermi fisicamente e mentalmente dalle fatiche dei Mondiali di Eugene. Sono contento di correre gli 800 metri qui a Monaco perché non ho mai avuto l’occasione di correre gli 800 metri in una grande rassegna internazionale. Voglio dimostrare di essere competitivo sugli 800 metri esattamente come sui 1500 metri.

Se avessi dovuto correre i 1500 metri, non sarei venuto. Correre gli 800 metri agli Europei mi permette di trovare nuove motivazioni. Quando ho programmato la stagione in Marzo ho capito che sarebbe stato difficile correre i 1500 metri ai Mondiali, ai Giochi del Commonwealth e agli Europei.

Era necessario scegliere gli 800 metri in uno dei tre appuntamenti. Ai Giochi del Commonwealth era importante vincere una medaglia per la Scozia. Vogli essere ricordato come un ottocentista e non solo uno specialista dei 1500 metri. Raramente ho l’opportunità di correre gli 800 metri in un grande campionato perché la Gran Bretagna ha grandi ottocentisti.”

Wightman potrebbe doppiare correndo gli 800 e i 1500 metri ai Mondiali di Budapest del 2023.

L’anno prossimo avrò la wildcard sui 1500 metri a Budapest perché sono campione del mondo in carica. Potrei correre gli 800 metri ai Trials britannici per cercare di qualificarmi anche su questa distanza.

Ho sempre desiderato correre entrambe le distanze anche se i 1500 metri hanno la priorità. Spero di vincere una medaglia a Monaco. Il record scozzese è detenuto da Tom McKean con 1’43”88. Ho la possibilità di battere questo tempo. Sarebbe il modo migliore per concludere al meglio una grande stagione.”

Geoff Wightman, padre e allenatore di Jake e maratoneta agli Europei di Spalato nel 1990, ha fatto da announcer nello Stadio di Hayward Field commentando la gara del figlio e ha rivestito lo stesso ruolo anche ai Giochi del Commonwealth di Birmingham.

Agli Europei mio padre è presente come il mio allenatore e non come announcer”.

Un’altra grande protagonista della storia dei campionati europei è stata certamente la discobola croata Sandra Perkovic, la quale ha vinto cinque medaglie d’oro consecutive agli Europei dal 2010 al 2018 nel lancio del disco e con un altro successo la croata potrebbe diventare l’atleta con più medaglie in una singola specialità nella storia degli Europei.

Attualmente Perkovic condivide il primato di vittorie agli Europei con la lanciatrice di martello polacca Anita Wlodarczyk e il sovietico Igor Ter Ovanesyan, che vinse cinque medaglie per l’Unione Sovietica tra il 1958 e il 1971.

In caso di medaglia d’oro Perkovic eguaglierebbe il primato di titoli europei vinti da Marita Koch sui 400 metri e nella staffetta 4×400 tra il 1978 e il 1986.

Perkovic arriva agli Europei di Monaco dalla medaglia d’argento ai Mondiali di Eugene con la misura di 68.45m.

Sandra Perkovic: “Ho vinto gli Europei cinque volte. Le discobole tedesche sono molto forti. Ho bisogno di batterle se voglio vincere sei medaglie d’oro. E’ sempre speciale gareggiare nello Stadio Olimpico. E’ sempre speciale cambiare lo stadio e vedere che la medaglia è sempre dello stesso colore. Spero che il pubblico mi aiuterà a realizzare il mio obiettivo”.

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