Il 25 gennaio 2018, a seguito delle accuse dell’atleta Alex Schwazer che aveva affermato come la sua prima positività al doping del 2012 fosse stata, in qualche modo, coperta dai medici della Fidal, il tribunale di Bolzano condannò, a due anni ciascuno, i dottori Pierluigi Fiorella e Giuseppe Fischetto con interdizione dalla professione medica per lo stesso periodo.
Con la stessa sentenza fu condannata anche a 9 mesi Rita Bottiglieri, allora dirigente federale.
Sicuramente un autentico incubo, una condanna penale, oltre all’interdizione dalla professione per i due medici, ma circa 22 mesi dopo, il Tribunale d’Appello di Bolzano ha ribaltato tutto assolvendo completamente i tre imputati per non aver commesso il fatto.
Proprio oggi, nel giorno in cui avrebbe dovuta esserci un’udienza, del processo penale a carico di Schwazer in merito alla seconda positività per doping, peraltro rinviata all’14 settembre, arriva la notizia che anche il Tribunale Nazionale Antidoping ha escluso ogni responsabilità dei tre accusati dal marciatore altoatesino e, di fatto, pone la definitiva parola fine a una vicenda dai contorni inquietanti.
Come sempre preferiamo esporre i fatti reali, senza nessun tipo di commento, ma non si può non evidenziare come sia stata definitivamente sancita la menzogna del marciatore nell’accusa fatta.