Massimo Magnani è stato certamente un ottimo atleta, specialista della maratona di cui ricordiamo, su tutte, le sue due partecipazioni Olimpiche, a Montreal nel 1976 e Mosca nel 1980, ma poi è stato anche, e soprattutto, un ottimo allenatore che per un quadriennio, dal 2012 al 2016, è stato Direttore Tecnico della nazionale azzurra di atletica.
Sicuramente una vita passata tra atleti di ogni genere, in strada come in pista, e una passione per l’atletica indiscutibile, trasmessa anche al figlio Marcello, da tempo uno dei principali manager nell’ambito di questo sport.
La notizia delle ultime ore è che Massimo ha fondato un nuovo movimento, BUONAtletica, che si candida ufficialmente alle prossime elezioni FIDAL programmate per il 31 gennaio 2021.
Il comunicato ufficiale
“BUONAtletica è fermamente convinta che per favorire un vero cambiamento dellʼAtletica Italiana vi sia la necessità di una forte discontinuità col passato nel metodo, nelle idee e nelle donne/uomini da coinvolgere, attuando un nuovo modello che, rifacendosi a quello dellʼorganizzazione aziendale, metta gli atleti, in quanto persone, al centro della propria attività programmatica e favorisca lʼevoluzione delle società come mezzo per attuare le politiche e i programmi federali.
Le informazioni relative al progetto di BUONAtletica e le modalità di adesione al Movimento sono disponibili sul sito www.buonatletica.org e sui più comuni social network che saranno attivi già da oggi”.
Le dichiarazioni di Massimo Magnani
“BUONAtletica pensa che prima delle candidature siano importanti le idee, i progetti e i profili. I nomi di coloro, uomini e donne, che dovranno guidare la nuova Federazione saranno lʼultimo tassello del nostro progetto, ma saranno profili che abbinano la conoscenza dellʼAtletica alla capacità di guidare un organismo complesso come una Federazione e dalle competenze comprovate, uniti dal solo obiettivo di far tornare lʼAtletica Italiana ai valori della propria tradizione.
Il nostro Movimento è seguito e sostenuto da un gruppo di appassionati ed Associazioni Sportive che condividono un approccio metodologico comune, attraverso il quale si vuole guidare un processo di cambiamento per costruire un futuro dove le condizioni di trasparenza, di efficacia, di efficienza, di economicità, di parità, di inclusione e la diversità siano semplicemente il normale modo di vivere in armonia lʼAtletica Leggera, affinché questa diventi lo Sport individuale numero uno del nostro Paese”
Come si evince dalle parole dell’ex direttore tecnico, non vi è ancora un candidato Presidente ufficiale anche se, vista la personalità e l’esperienza dello stesso fondatore del movimento, appare quasi scontato possa essere lui.
In ogni caso, come già per gli altri tre candidati, il nostro quotidiano è a disposizione per qualsiasi comunicazione o anche intervista dedicata per esporre progetti o idee.