Teorico record europeo di Alex Wilson nei 100 metri: 9″84

    Tutti i dubbi sull'incredibile risultato del velocista svizzero

    Alex Wilson è un buon velocista svizzero di origini giamaicane, nato il 19 settembre 1990, specialista di 100 e 200 metri su cui ha corso, per la sua Nazione, varie manifestazioni internazionali di grande prestigio a cominciare dalle Olimpiadi di Londra del 2012, ma pure tanti Campionati Mondiali ed Europei riuscendo ad ottenere proprio negli ultimi di Berlino 2018, la medaglia di bronzo sul mezzo giro di pista, miglior risultato della sua carriera.

    In effetti i 200 metri sono la distanza preferita di Wilson, dove vanta un personale di 19″98 realizzato nel 2019, mentre quello sui 100 è di 10″08 fatto qualche anno prima ancora, ma in questa stagione l’atleta che è in procinto di partire per disputare le sue seconde Olimpiadi, peraltro su entrambe le distanze, non aveva fatto meglio di 10″38 e 20″64 sulle due gare.

    Poi, ieri mattina, si è diffusa a macchia d’olio, con toni anche trionfalistici dei siti svizzeri, ripresi dai media di tutto il continente, la notizia clamorosa che Wilson avrebbe corso i 100 metri in un meeting master (per over 30) svoltosi a Marietta negli Stati Uniti, nell’incredibile crono di 9″84 (+1.9 vento) che sarebbe anche, oltre al nuovo primato svizzero, nuovo record europeo.

    Non soddisfatto, l’atleta, circa un’ora dopo avrebbe corso un 200 metri in 19″89 (+1,8 vento), stabilendo anche in questo caso il nuovo primato elvetico che già gli apparteneva.

    Sin da subito, ovviamente, gli esperti hanno avanzato delle profonde riserve su un risultato tecnico che aveva dei contorni inspiegabili e, nel corso delle ore, i dubbi attorno alla performance quanto meno strabiliante dell’atleta, fatta registrare nello Stato della Georgia, sono aumentati sempre di più.

    E’ emerso, tra l’altro, che lo stesso sprinter di Basilea non fosse per niente convinto che il tutto possa essere effettivamente accaduto, come dichiarato dal suo amico e consigliere Andreas Hediger, e riportato dal sito svizzero laregione.ch.

    Subito dopo la corsa, Alex riteneva di aver fatto segnare grossomodo un 10”10, nella migliore delle ipotesi un 10”00, ma mai un tempo come quello comparso sul tabellone. Io stesso, a proposito di questa prestazione, mi pongo le stesse domande che assillano voi giornalisti.

    Alex non riteneva di essere in un momento di forma eccezionale, per quanto fosse ben preparato. Ciò nonostante, il foglio dei risultati indica un 9”84 sui 100 e un 19”89 sui 200“.

    Swiss Athletics, che domenica sera aveva dato notizia dei due record svizzeri, afferma inoltre di aver esitato prima di decidersi. Solo dopo aver verificato su internet la fondatezza della notizia si è decisa a emettere un comunicato per confermare i due record, ma precisando che “il processo di omologazione è in corso e che bisogna analizzare i documenti ricevuti”.

    Per il momento, però, né World Athetics, né European Athetics hanno dato conto della gara sul loro sito internet e in particolare la massima Federazione Europea, in un comunicato, ha fatto sapere che “il risultato di Wilson pone dei quesiti su cui vederci chiaro e tutta la procedura potrà richiedere parecchio tempo”.

    Così, in attesa di un’omologazione che appare assolutamente impossibile, il record europeo dei 100 metri rimane condiviso tra i suoi legittimi proprietari: il francese Jimmy Vicaut e il portoghese Francis Obikwelu con il crono di 9”86.

    Per quanto ci riguarda, con tutto il rispetto per il velocista svizzero, ci sentiamo di poter fare delle ipotesi frutto di anni di esperienze su una pista di Atletica, in particolare su un rettilineo dei 100 metri, vale a dire che a Wilson sia stato assegnato un cronometraggio semielettrico, vista la particolarità della gara a carattere amatoriale, che presuppone una differenza rispetto all’elettrico tradizionale di circa 24 centesimi.

    A questo punto, considerando anche il vento molto a favore che certamente gli avrà dato un vantaggio di altri 12/15 centesimi, significa che, in condizioni di vento zero con un cronometraggio regolare, l’atleta avrebbe corso in 10″20/10″22 che certamente è più plausibile in funzione di una condizione magari crescente dell’atleta.

    Considerando, in ogni caso, anche l’ottimo crono dei 200 metri, tenderemmo anche a pensare che pure la rilevazione del vento non abbia avuto i più totali criteri di precisione, nel senso che probabilmente soffiava in maniera ben più forte di quello ufficiale e regolare rilevato.

    Per chiudere va aggiunto comunque che, ai soli fini regolamentari, quand’anche quanto appena detto non fosse vero e tutto fosse stato regolare, sia da un punto di vista di cronometraggio che di rilevazione del vento, il record non potrebbe in ogni caso essere omologato perché, quasi certamente essendo una gara master, non vi erano i sensori di partenza sui blocchi, per registrare il tempo di reazione allo sparo, che deve essere necessariamente superiore a 0,100.

    Vedremo, in ogni caso, cosà accadrà nei prossimi giorni e vi terremo informati in merito.

    Il video della gara dove si capisce bene il contesto della manifestazione

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