Quando si parla, in ambito agonistico, di competizioni su strada che si svolgono nella “ciudad del running” iberica di Valencia, si pensa subito alla possibilità di ottenere riscontri cronometrici particolarmente positivi per le condizioni climatiche quasi sempre favorevoli oltre ai percorsi che, per qualsiasi tipo di evento, sono sempre caratterizzati da rettilinei molto lunghi e con pochissime curve.
La stagione agonistica su strada del primatista italiano dei 10 km con 27’50, Yohanes Chiappinelli, inizierà proprio su tale distanza domani nella città spagnola, e l’occasione per lui potrebbe essere propizia per appropriarsi da solo di tale primato che detiene in comproprietà con Pietro Riva, peraltro grande specialista dei 10.000 in pista dove ha ottenuto un buon quinto posto agli Europei di agosto a Monaco di Baviera.
La manifestazione, denominata 10K Valencia Ibercaja, sarà per l’azzurro dopo il buon settimo posto del Campaccio cross country, un’altra tappa di avvicinamento al debutto in maratona programmato sempre in Spagna, il 19 febbraio a Siviglia.
Per Yohanes, peraltro, avversari di grandissimo contenuto tecnico con ben tre atleti che vantano sulla distanza personali sotto i 27 minuti, vale a dire i keniani Weldon Langat e Richard Yator, oltre che il burundese Rodrigue Kwizera.
Kipkirui si è classificato secondo a Brasov lo scorso settembre in 26’55, mentre Yator ha un primato di 26’54″76 ottenuto in pista sui 10,000 a Yokohama otto mesi fa, mentre il re delle campestri Kwizera, vincitore del World Cross Country Tour dello scorso anno e recentemente del Campaccio, cercherà di correre più velocemente del 26’56 ottenuto a Herzogenaurach nel 2021.
L’atleta più decorato in lizza domenica sarà però il 21enne keniano Jacob Krop, medaglia d’argento ai campionati mondiali di atletica leggera in Oregon nei 5000 metri, distanza sulla quale vanta il settimo tempo della storia grazie al 12’45″71 ottenuto l’anno scorso alla Diamond League di Bruxelles. Krop conosce bene il circuito di Valencia, visto che l’anno scorso si è classificato terzo con il tempo di 27’23.
Da tenere d’occhio anche i suoi compagni keniani Daniel Kosen, che ha corso in 27’19 a Brasov, e il trio Patrick Mosin, Isaac Too e Laban Kiplimo, che hanno fatto registrare i rispettivi tempi di 27’27, 27’29 e 27’33 a Praga lo scorso settembre.
Il diciassettenne ugandese Rogers Kibet, che ha migliorato il suo record sui 10.000 m con 27’31″08 a Hengelo lo scorso giugno, potrebbe essere una sorpresa, così come il sudanese Dominic Lokinyomo, che ha vissuto una fantastica stagione 2022 stabilendo i suoi record di sempre su diverse distanze, tra cui i 3000 m (7’29″48), i 5000 m (12’52″15) e la mezza maratona (59’12).
Lo spagnolo Abderrahman El Khayami, specialista dei 1500 metri, si occuperà di fare da battistrada sui 3000 iniziali, che dovrebbero essere raggiunti in 8’00, alla ricerca di un tempo inferiore a 27’00.
Saranno presenti alcuni dei migliori specialisti europei, tra cui i francesi Morhad Amdouni (personale sui 10.000m di 27’23″39), Jimmy Gressier (27’24″51), il norvegese Sondre Moen (27’24″78), il britannico Andrew Butchart (27’36″77) e lo spagnolo Jesus Ramos (27’49″72).
Tra gli iscritti di Valencia c’è anche l’ex campione europeo della maratona a Zurigo 2014, Daniele Meucci, che proprio su queste strade firmò l’allora primato italiano sui 10 km con 28’08 nel gennaio 2020, ma il pisano scioglierà nelle prossime ore la riserva in merito alla sua partecipazione.
La gara femminile
Una gara che promette scintille grazie alla presenza dell’etiope Yalemzerf Yehualaw che proverò ad attaccare il suo stesso record del mondo sulla distanza di 29’14.
La ventitreenne atleta aveva migliorato il precedente record mondiale femminile sui 10 km portandolo a 29’14 a Castellon lo scorso febbraio, un crono superato nella storia solo da due atlete per i 10.000 m su pista, la sua connazionale Letesenbet Gidey, che detiene il record mondiale con 29’01″03, e l’olandese Sifan Hassan che ha fatto segnare 29’06″82.
Yehualaw sperava di battere il record mondiale nella 10 km di Valencia dello scorso anno, ma un test Covid positivo l’aveva esclusa dall’evento per cui aveva riprogrammato il suo attacco al record del mondo per Castellon sette settimane dopo.
La fuoriclasse etiope ha anche debuttato con successo nella maratona di Amburgo in aprile, facendo registrare il tempo più veloce per un’esordiente con 2’17″23, mentre la sua ultima apparizione risale a ottobre, alla maratona di Londra, dove ha vinto con l’ennesimo eccellente crono di 2’17″26.
Yehualaw, arrivata a Valencia giovedì mattina, sarà accompagnata dalle sue connazionali Genetu Molalign Yehualaw e Tolcha Guta Beyene per cercare di tenere un’andatura di 2’55/km per provare l’assalto al record del mondo.
Oltre a Yehualaw, ci saranno altre cinque donne che sono scese sotto la barriera dei 31 minuti sulla distanza, il trio keniano composto da Vicoty Chepngeno, Jesca Chelangat e Naomi Chepngeno, oltre al duo ugandese composto da Sarah Chelangat e Stella Chesang.
La 29enne Vicoty Chepngeno si è classificata seconda l’anno scorso a Castellon grazie ala realizzazione del personale di 30’14, mentre Jesca Chelangat ha migliorato il suo con 30’23 a Praga in settembre per conquistare il secondo posto, e con Naomi Chepngeno che vanta un primato di 30’34 stabilito a Laredo nel 2021.
La 21enne Sarah Chelangat ha ottenuto un tempo di 30’31 a Brasov lo scorso settembre, mentre Chesang ha un personale di 30’40 stabilito a Città del Capo in maggio, prima di finire appena fuori dal podio ai Giochi del Commonwealth sui 10.000m.
La sfida europea sarà guidata dalla tedesca Alina Reh, medaglia di bronzo europea di corsa campestre, accreditata di un crono di 31’21, dalla svedese Sarah Lahti, che ha ottenuto il record nazionale di 31’18 a Ibiza l’anno scorso, e dalla coppia britannica composta da Samantha Harrison, che ha corso in 31’12, e Steph Twell, medaglia di bronzo europea dei 5000 metri nel 2016, che ha corso in 31’55 nel 2019 e, più recentemente, ha fatto registrare 32’14 a Houilles il mese scorso.
Tra le azzurre da evidenziare la presenza della ventenne Aurora Bado, figlia d’arte di Ornella Ferrara e Corrado Bado, brillante nel cross agli Eurocross di Venaria Reale con l’argento under 23 a squadre e il quattordicesimo posto individuale, dopo essersi già messa in evidenza in mezza maratona a Pisa con 1h12’03. Sulla distanza punta a migliorare il personale di 34’15 realizzato a Forlì nel 2021.
I meteorologi prevedono una giornata piacevole e soleggiata, con una temperatura ideale di 10/12ºC al momento dell’evento.