Cade un altro record del mondo, nella stagione che vedrà Eliud Kipchoge tentare l’impresa delle due ore in maratona. Ma qui siamo su metà distanza, e il protagonista è un altro keniota, specialista della disciplina: Geoffrey Kamworor.
Nella sfavillante carriera di Kamworor, mancava appunto il WR di mezza maratona, ad impreziosire i tre titoli mondiali conquistati sul campo, uno di questi proprio a Copenhagen (2014), teatro della cavalcata trionfale dello scorso 15 settembre.
58’01” è un tempo mostruoso, che migliora di 17 secondi il pur recente crono di Abraham Kiptum (Valencia 2018), e di ben 53 secondi il primato personale. Curiosando tra gli intermedi, si scopre che Kamworor ha corso in 27’12” i 10 km centrali, quanto basta per essere tra i primi dieci in pista quest’anno!
La Copenhagen Half Marathon è una delle più veloci al mondo, come dimostrano i sei atleti scesi sotto l’ora, e il 65’57” della vincitrice etiope Birhane Dibaba. L’ambizione del record era palese, a giudicare dai ritmi folli (per la vigilia) imposti alle lepri dagli organizzatori.
Il record di Kamworor arricchisce un 2019 delle meraviglie, in cui il pallottoliere è già a quota otto, con le imprese di Hassan (miglio, 3000 metri, 5 km su strada), Tefera (miglio e 1500 indoor), Muhammad (400 metri ostacoli), e Wanders (5 km su strada). Risolve poi la situazione spinosa che si era venuta a creare con la sospensione di Kiptum per irregolarità nel passaporto biologico.
A soli 26 anni (pochi, per un maratoneta), Kamworor ha tutte le carte in regola per diventare l’erede di Kipchoge sulla gara regina. Adesso in tabella di marcia c’è la Maratona di New York, che il keniota ha già vinto, al secondo tentativo, nel 2017.