Anna Incerti domenica alla maratona di Padova

La 42enne campionessa europea di Barcellona 2010 in gara a sole 3 settimane dalla mezza di Dolo

Domenica 24 aprile si svolgerà a Padova la maratona che torna nella sua classica collocazione, con programma completo, dopo l’edizione speciale dell’anno scorso spostata a settembre a causa della pandemia.

Sarà l’ennesima grande festa di corridori che sfileranno sulle strade di un’altra bellissima città d’arte italiana, con la partecipazione più attesa, da parte degli appassionati italiani, della campionessa palermitana Anna Incerti, 42enne specialista delle lunghe distanze, che vanta in particolare nella sua luminosa carriera ricca di tanti trofei, 1 titolo europeo nella maratona dei campionati europei di Barcellona del 2010, oltre a ben tre partecipazioni olimpiche, altre tre a campionati europei e una a un campionato del mondo.

La storia di Anna è certamente quella di un’atleta di enorme talento, ma anche di infinita passione che l’ha sempre portata ad andare avanti, oltre ad ogni ostacolo, per la gioia che le procura la corsa e i suoi tanti tifosi che la seguono sempre con affetto, a cominciare dalla figlia di 8 anni, con cui tagliò il traguardo vittorioso dei campionati italiani di mezza maratona, disputati a Mondello nell’ottobre del 2019.

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La forza di Anna, nella sua lunga carriera, è stata più forte di infortuni fisici ma anche di patologie più complicate e invasive quali un meningioma alla testa che l’aveva colpita e per cui, il 3 giugno dell’anno scorso, è stata operata a Udine, la città in cui vive con il marito Stefano Scaini, circa due settimane dopo aver corso la maratona di Milano nell’ottimo crono di 2h31’17.

Due settimane di ospedale e due mesi di stop assoluto che hanno certamente minato alcune certezze dell’atleta ma poi, la voglia di rimettersi ancora una volta in gioco è stata più forte di tutto, e Anna ha gradatamente ripreso ad indossare le scarpette per riprovare l’emozione di indossare il pettorale gara, cosa avvenuta già a fine novembre quando è tornata a gareggiare a Cittadella, il 19 dicembre, in una mezza in cui ha chiuso con un più che buono 1h14’14 al secondo posto.

Nel 2022 la Incerti, che vanta sui 42,195 km un personale di 2h25’32 del 2011 a Berlino, sembra essere ripartita con il solito inesauribile entusiasmo e, poco più di due settimane fa, ha vinto la mezza di Dolo, la Dogi’s Half Marathon, con il crono di 1h14’50 che, nell’ottica della maratona di domenica prossima, potrebbe aver rappresentato un test nella speranza di provare ad ottenere un risultato significativo a Padova.

La sua avversaria più temibile sarà la trentunenne ugandese Rebecca Cheptegei, che in ottobre ha esordito in una maratona, a Nairobi, bloccando il cronometro dopo 2h32’36, e la ventisettenne etiope Roman Mengistu, maratoneta da 2h36’09, già seconda a Nanchino in Cina nel 2019.

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La maratona maschile

Spicca la presenza del ventottenne etiope Fikadu Teferi Girma, già capace di infrangere due volte il muro delle due ore e nove minuti, con un primato di 2h08’43 realizzato quando riuscì a imporsi nella maratona di Marrakech del 2019, con anche nel suo palmares la vittoria a Stoccolma dello scorso ottobr,e e il doppio trionfo sulle strade di Pittsburgh (Usa) e Changsha (Cina) nel 2018.

I suoi principali avversari dovrebbero essere due keniani, il ventinovenne Alfonce Kibiwott che vanta un personale di 2h09’49 firmato a Rennes nel 2016, e poi Gilbert Chumba, che vinse proprio in Veneto la Treviso Marathon del 2018 e del 2019, commovendo il pubblico locale con la sua storia di ex idraulico che si comprò due mucche con i soldi vinti e, a una di queste, diede proprio il nome della città.

Attenzione anche all’ugandese Simon Rugut, due volte primo a Leida, in Olanda (2h14’08 di personale), ma vincitore anche a Treviso nel 2014 e Trieste nel 2017.

Tra gli europei da seguire il moldavo Maxim Raileanu (2h13’40), ma anche l’azzurro di Roma Luca Parisi (2h18’02), che torna nella città del Santo per migliorare il sesto posto del 2019 e il quinto dell’anno precedente.

Tra le sorprese possibili il debuttante sui 42,195 km Oscar Kibet (Kenya), dato in grandi condizioni.

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La mezza maratona

Attesa anche per la mezza maratona e l’uomo da battere sarà il keniano Stanley Biwott, dominatore delle maratone di Parigi 2012 e New York 2015, forte di uno straordinario personale di 2h03’51 sui 42,195 km e di un altrettanto eccezionale 58’26 sulla prova da 21,097 chilometri.

Ha dimostrato di poter scendere sotto l’ora anche il suo connazionale David Ngure, già secondo lo scorso settembre in Prato della Valle quando con 59’47 si fermò a soli tre secondi dal suo primato.

In chiave azzurra Stefano La Rosa, oro a squadre in maratona agli Europei del 2018, è alle prese con qualche problema fisico ma farà di tutto per esserci e, con lui, il due volte campione italiano sulla distanza Daniele D’Onofrio, tricolore nel 2016 e nel 2020.

Nel ruolo di outsider l’ugandese Ezekiel Chepkorom, vincitore alla mezza di Las Palmas del 2016 con un primato di 1h01’46.

Al femminile la keniana Veronicah Njeri Maina, reduce dalla vittoria del 10 aprile alla mezza di Prato, è la favorita grazie a un personale di 1h09’17 corso due volte in carriera.

Sue principali avversarie saranno la connazionale Zipora Wanjiru, 1h12’21 di primato e già vincitrice della mezza di Genova nel 2019, l’ugandese Annet Chalagat e la debuttante etiope Aberash Kebede.

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