Kipkemboi e Dalasa vincono la Maratona di Istanbul

Il keniano Robert Kipkemboi ha vinto la N Kolay Marathon di Istanbul in 2h10’18 dopo aver staccato il favorito Marius Kimutai, suo connazionale ma che corre per il Bahrein, al termine di un emozionante duello nell’ultimo chilometro in una giornata calda e soleggiata, con una temperatura superiore ai 20 gradi che non ha permesso di realizzare grandi performance cronometriche.

Kimutai si è piazzato al secondo posto in 2h10’27 davanti all’altro keniano Sila Kiptoo terzo in 2h11’42.

L’etiope Sechale Dalasa si è aggiudicata la gara femminile in 2h25’54” bissando il successo della Maratona di Roma dello scorso marzo. Le connazionali Meselech Tsegaye ed Ethlemahu Sintayehu (debuttante sulla distanza) si sono piazzate rispettivamente al secondo e terzo posto correndo in 2h09’01 e 2h31’38.

L’edizione 2022 della N Kolay Istanbul Marathon ha fatto registrare un totale di 60.000 iscritti, comprendendo anche le distanze più brevi inserite nel programma.

Quando il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu ha dato il via ai maratoneti nella parte asiatica della città, le condizioni erano ancora ideali con una temperatura di 14°C e cielo coperto.

Il numeroso gruppo di testa ha percorso i primi 10 km in 30’14 con una proiezione finale da 2h07’30 al di sotto del primato del percorso di 2h09’27” e della migliore prestazione su suolo turco di 2h09’44. Il passaggio al km 21,097 di metà gara è stato di 1h04’32, ma successivamente il ritmo ha subito un rallentamento non solo perché la temperatura era elevata ma anche perché la gara è diventata sempre più tattica. Il passaggio al 30° km di 1h32’34 lasciava presupporre una proiezione finale da 2h10’15.

Quindici atleti erano ancora in testa al passaggio al 30 km e nessuno voleva prendere l’iniziativa ma poi Kipkemboi ha piazzato l’allungo decisivo al 5 km con il solo Marius Kimutai (atleta accreditato del miglior tempo tra gli iscritti con 2h05’47) a tenergli inizialmente testa.

Durante l’impegnativa salita che portava al traguardo finale Kipkemboi ha staccato Kimutai involandosi verso il traguardo e conquistando la gara più importante della sua carriera con lo stesso tempo di 2h10’18 con il quale si impose l’ugandese Victor Kiplangat nell’edizione dell’anno scorso.

Le parole di Kipkemboi: “E’ stata una buona gara. I pacemakers hanno svolto un lavoro eccellente. Speravo nel record del percorso ma il clima è diventato umido e mi sono concentrato soltanto sulla vittoria. Conoscendo il percorso, sapevo che la parte finale era molto impegnativa e ho cambiato la preparazione per abituarmi alla salita conclusiva”.

L’atleta, che ha corso cinque secondi più velocemente rispetto al 2021, pensa anche di poter battere il record personale di 2h07’09 in futuro: “Dopo un periodo di pausa, incomincerò a preparare una maratona primaverile. Penso di poter correre in 2:06 su un percorso pianeggiante”.

La gara femminile

Sechala Dechasa ha dominato la gara delle donne in 2h25’54 dopo una corsa condotta su ritmi iniziali molto sostenuti. Un quartetto formato da da Dechasa, Sinthayehu, Tsegaye e Stacy Ndiwa è transitato al 10 km in 33’11 con una proiezione finale da 2h20.

Quando Dechasa è transitata in 1h10’23 alla mezza maratona, la sola atleta in grado di reggere il suo ritmo è stata la connazionale Sinthayehu.

Prima del 24° km Dechasa è rimasta da sola e, al passaggio del 30° km fatto in 1h41’07 la trentunenne etiope ha preso un vantaggio di 25 secondi. Cinque km più tardi il gap è cresciuto fino ad un minuto.

Sechala Dechasa: “Sono davvero orgogliosa della vittoria e contenta di essere riuscita a realizzare il record personale”.

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