Il keniano Benson Kipruto e l’etiope Sutume Asefa Kebede hanno vinto la Maratona di Tokyo stabilendo entrambi la migliore prestazione su suolo giapponese (record all-comers).
Kipruto ha fermato il cronometro in 2h02’16 migliorando il record del percorso detenuto dal campione olimpico Eliud Kipchoge con 2h02’40” dal 2022. Kipchoge ha perso terreno nei confronti del gruppo di testa poco prima di metà gara e ha tagliato il traguardo al decimo posto in 2h06’50. Kipruto è tornato a vincere una Maratona World Major per la prima volta dopo il successo a Chicago nel 2022 in 2h04’24”. L’atleta keniano si è classificato successivamente secondo a Boston e terzo a Chicago nel 2023.
La gara maschile è partita ad un’andatura da primato del mondo ma intorno al 15 km l’andatura è leggermente rallentata e sono rimasti in quattro a contendersi la vittoria. Il quartetto formato da Kipchoge, Kipruto, Kiplagat e Ngetich è transitato in 42’52”.
Kipchoge è stato staccato al passaggio al 20 km in 57’14”. Kiplagat è andato al comando accumulando un vantaggio di cinque secondi sugli inseguitori al passaggio al 30 km in 1h26’08”, ma successivamente è stato raggiunto da Kioruto. Kipchoge ha continuato a perdere terreno nella seconda metà gara.
Kipruto e Kiplagat hanno cambiato marcia nelle fasi finali della gara staccando Ngetich (secondo classificato alla Maratona di Berlino nel 2023).
La gara si è decisa a 5 km dalla fine quando Kipruto ha lanciato l’attacco decisivo e Kiplagat non è riuscito a rispondere.
Kipruto ha tagliato il traguardo in 2h02’16 demolendo il precedente record personale di 2h04’02 stabilito in occasione del secondo posto alla Maratona di Chicago nel 2023. Il trentaduenne keniano sale al quinto posto nelle liste mondiali all-time.
Benson Kipruto: “Non pensavo di poter battere il record del percorso. Ero pronto a correre forte. Sapevo che sarebbe stata una gara molto veloce. Mi sono allenato per questo obiettivo. Ero preparato a tutto quello che sarebbe successo”.
Il connazionale Timothy Kiplagat si è piazzato al secondo posto stabilendo la settima migliore prestazione mondiale all-time con 2h02’55”. Vincent Kipkemoi Ngetich ha completato il podio tutto keniano tagliando il traguardo in 2h04’18”. Dodici atleti sono scesi al di sotto delle 2h07’. Tre giapponesi sono scesi al di sotto della barriera delle 2h07’. Il migliore degli atleti di casa è stato Yusuke Nishiyama, che ha tagliato il traguardo in nona posizione migliorando il record personale con 2h06’31”. Kipchoge si è piazzato al decimo posto in 2h06’50”.
La gara femminile
Sutume Asefa Kebede ha trionfato nella gara femminile in un eccellente 2h15’55 migliorando il record del percorso stabilito da Brigid Kosgei con 2h16’02” nel 2022.
Un gruppo di sette atlete composto da Sutume Asefa Kebede, Rosemary Wanjiru, Amane Beriso, Sifan Hassan (campionessa olimpica dei 5000 e dei 10000 metri a Tokyo 2021), Lonah Salpeter Chemtai, Betsy Saina e Buzunesch Getachew sono transitate in testa al passaggio al 15 km in 48’48”.
Wanjiru è transitata al comando al passaggio al 20 km in 1h04’45” con quattro secondi di vantaggio su Hassan. La fuoriclasse olandese, vincitrice nelle maratone di Londra e di Chicago nel 2023, ha perso terreno al 28 km.
Il terzetto formato da Wanjiru, Beriso e Kebede è transitato al 30 km in 1h36’43”. Beriso è stata la prima a perdere terreno. Kebede ha staccato Wanjiru nei chilometri finali prima di tagliare il traguardo in 2h15’55”. Con questa prestazione l’atleta etiope ha migliorato di due minuti il precedente record personale stabilito nel 2022 a Seoul diventando l’ottava nelle liste mondiali di sempre.
Wanjiru si è classificata al secondo posto in 2h16’14” davanti a Beriso (2h16’58”). Hassan ha tagliato il traguardo al quarto posto in 2h18’05”, suo secondo miglior tempo in carriera dopo il record europeo di 2h13’44” realizzato lo scorso Ottobre a Chicago. Saina è scesa sotto le 2h20’ classificandosi al quinto posto in 2h19’05”. Hitomi Niiya è stata la prima delle giapponesi in 2h21’50”.
Sutume Asefa Kebede: “Sono davvero felice della vittoria. E’ la mia prima vittoria e non ho le parole per esprimere quanto io lo sia”.