Milano si conferma nel gotha delle maratone mondiali con i super tempi di Kipruto e Kiplagat

L'approfondimento della 42,195 km del capoluogo meneghino

E’ stato un fine settimana ricchissimo di eventi con tante corse su strada in ogni angolo del mondo. Milano ha ritrovato la sua maratona che ha festeggiato la ventesima edizione in una mattinata festosa piena di gente in strada e un numero di partecipanti come non si vedeva dai tempi pre-pandemia.

In tutto 13000 partecipanti tra maratone e staffette hanno preso parte alla corsa milanese nel giorno del centoventiseiesimo compleanno della Gazzetta dello Sport, giornale che organizza la manifestazione.

Andrea Trabuio: “Che festa per la ventesima edizione ! Tanti campioni e tanti partecipanti, e un risultato cronometrico che ci mantiene nell’eccellenza mondiale. Obiettivo raggiunto”.

Dopo il doppio trionfo di Titus Ekiru nelle edizioni da record del 2019 e del 2021, l’omonimo Titus Kipruto ha iscritto il suo nome nel sempre più prestigioso albo d’oro della Maratona di Milano fermando il cronometro in un eccellente 2h05’05, tempo con il quale ha tolto 17 secondi al primato personale di 2h05’22” stabilito lo scorso Ottobre a Rotterdam. Kipruto ha fatto meglio dell’etiope Deso Gelmisa, vincitore della concomitante maratona di Parigi.

Il ventitreenne keniano ha realizzato il terzo miglior tempo di sempre su suolo italiano. Meglio di lui ha fatto soltanto Ekiru, che vinse le ultime due edizioni nel 2019 in 2h04’46” sul percorso tradizionale con partenza e arrivo in Porta Venezia e nel 2021 in 2h02’57” nella special edition con arrivo al Parco Sempione.

I tempi al 10 km in 29’35” e al 15 km in 44’27” avevano fatto sperare persino in una proiezione finale da 2h03’-2h04’ non troppo lontana dal tempo sensazionale di Ekiru, ottenuto su un circuito molto veloce da ripetere più volte al Parco Sempione.

Al passaggio intermedio di mezza maratona in 1h02’29” sono rimasti in otto. La gara si è decisa intorno al 35 km quando hanno preso l’iniziativa Titus Kipruto e Daniel Kibet. I due compagni di allenamento hanno iniziato a studiarsi e la gara si è risolta in un avvincente testa a testa.

Kipruto ha sferrato l’attacco decisivo al 40 km prendendo un vantaggio di una ventina di metri su Kibet, che ha tagliato il traguardo in 2h05’20” migliorando il precedente personale di 2’06”49 realizzato nel 2019 a Siviglia. Kibet arrivava alla maratona di Milano forte del recente primato personale sulla mezza maratona di 58’45” stabilito lo scorso Febbraio a Ras Al Khaimah.

Titus Kipruto: “La prima parte del percorso con il pavé e il lavoro dei pacemaker non perfetti, hanno condizionato il ritmo. Nella seconda parte della gara ho preso le redini della competizione. Avevo deciso di fare la mia azione al 40 km e così è stato.

Con Kibet, mio quotidiano compagno di allenamento, siamo andati di comune accordo fino all’ultimo chilometro, quando ho aumentato il ritmo, staccandolo. Controllavo sempre alle sue spalle per evitare un suo rientro. So quanto vale Kibet, visto che condividiamo ogni allenamento e ogni fatica. Complimenti agli organizzatori e alla città di Milano per la bellissima gara in una città stupenda”.

La maratona milanese ha fatto registrare una buona qualità di risultati con sette atleti al di sotto delle 2h08’ e un totale di undici tempi al di sotto delle 2h09’. Il tanzaniano Alphonce Simbu (medaglia di bronzo ai Mondiali di Londra 2017) ha tagliato il traguardo in terza posizione migliorando il record personale con 2h06’20”.

Seguono nell’ordine gli etiopi Moges Weldegeorgis (2h07’05”) e Geza Senbete Tadesse (2h07’20”), l’eritreo Ande Filmon (2h07’25”), Elkana Langat (2h07’56”), l’etiope Tsedat Ayana (2h08’03) e Cornelius Kiplagat (2h08’24).

Iliass Aouani ha festeggiato il debutto in maratona con un eccellente 2h08’34”. Mai nessun atleta italiano aveva corso così velocemente al debutto sulla distanza. Il maratoneta cresciuto a Ponte Lambro vicino a San Donato Milanese entra nella top ten di sempre a livello italiano alle spalle di nomi straordinari della maratona italiana come Eyob Faniel, Stefano Baldini, Giacomo Leone, Alberico Di Cecco, Yassine Rachik, Gelindo Bordin e Danilo Goffi.

L’atleta allenato da Massimo Magnani ha corso una gara molto regolare transitando in 1h03’52” alla mezza maratona. Nonostante qualche crampo nel finale il due volte campione italiano di corsa campestre ha concluso la gara un minuto e mezzo più velocemente rispetto a quanto aveva previsto.

Iliass Aouani: “Sono felice perché ho corso la mia prima maratona nella città dove sono nato e cresciuto. Ho confermato i buoni riscontri degli ultimi allenamenti. Sono sollevato perché la prima maratona era un’incognita. Era una gara tutta da scoprire e non sapevo cosa mi stava aspettando. E’ andata oltre le più rosee aspettative. Avevo pensato a 2h10’ come obiettivo plausibile. Ho cercato di arrivare il più fresco possibile nella seconda parte della gara.

Le condizioni meteo erano perfette e le mie condizioni altrettanto. La lepre ha fatto un lavoro ideale e quindi si sono allineate tutte le condizioni fondamentali a nostro favore. Il passaggio alla mezza è stato decisamente veloce e ho sofferto gli ultimi sei chilometri per i crampi, dovendo stare attento a come appoggiavo il piede per contenere il problema. Fare il miglior tempo italiano di un maratoneta al debutto è qualcosa di speciale e farlo nella mia città è qualcosa di romantico.

Il mio futuro sarà concentrato sulla maratona ma ho ancora tantissime ambizioni per la pista, dove voglio migliorare i miei primati personali. Per questa stagione punto a correre i 10000 metri ai Mondiali di Eugene e la maratona agli Europei di Monaco di Baviera”.

Iliass Aouani (foto Colombo/organizzatori)
Iliass Aouani (foto Colombo/organizzatori)

Gara femminile

Vivian Kiplagat ha vinto la Maratona di Milano per la terza volta in carriera tagliando il traguardo in 2h20’18. Con questa performance la trentenne keniana ha migliorato il primato personale di 2h21’11” stabilito alla Maratona di Abu Dhabi del 2019.

Nelle sue tre precedenti partecipazioni alla Maratona di Milano si era classificata quarta nel 2017 in 2h32’37” e due volte prima nel 2018 in 2h27’08” e nel 2019 in 2h22’25”. Sul suolo italiano soltanto l’etiope Hiwot Gebrekidan ha corso più velocemente in occasione della special edition della Milano Marathon del 2021 con 2h19’35”. Kiplagat vanta anche un quinto posto alla Maratona di Chicago nel debutto in una Major in 2h29’14” nello scorso Ottobre.

Kiplagat ha completato una grande giornata per il suo gruppo di allenamento, che pochi minuti prima ha festeggiato la vittoria di Judith Jeptum alla maratona di Parigi.

Vivian Kiplagat: “Vincere a Milano per la terza volta è qualcosa di unico per me. Sono proprio contenta. Ho avuto un problemino al polpaccio già in partenza, ma ho tenuto duro e sono riuscita a vincere. Sono contenta di aver battuto il personale proprio a Milano. Sono sempre stata in controllo per tutta la gara, sicura del mio valore.

Conoscendo la mia condizione di forma non ho mai avuto dubbi sulla mia tattica. Sapere che la mia compagna di allenamento Judith Jeptum ha vinto a Parigi mi rende ancora ancora più contenta”.

Vivian Kiplagat (foto organizzatori)
Vivian Kiplagat (foto organizzatori)

L’etiope Sintayehu Tilahun si è piazzata al secondo posto in 2h22’19” con due secondi di vantaggio sulla connazionale Atalel Anmut Dargie. Hanno completato la classifica delle prime cinque Tsegaye Beyene (quarta in 2h24’47”) e la tre volte vincitrice della Maratona di Roma Rahma Tusa (2h28’34”).

Milano si è confermata la capitale italiana del running in una giornata di festa per la maratona disputata in condizioni ideali per correre con una temperatura di 10°C. Dopo due anni di pandemia le strade milanesi si sono popolate di nuovo di corridori.

La Relay Marathon ha fatto registrare 2000 squadre al via nel suo decimo anniversario con tanti personaggi di spicco come la mezzofondista Gaia Sabbatini, il campione olimpico di nuoto Massimiliano Rosolino, la pluricampionessa italiana di pattinaggio artistico Valentina Marchei e l’ex pallavolista Rachele Sangiuliano.

Gaia Sabbatini: “E’ stata un’emozione grandissima assistere alla partenza della maratona. Era la mia prima volta, e sul momento ho avuto anche voglia di correre una maratona intera, ma dopo aver corso i 14 chilometri della mia frazione ho capito quanto fosse faticosa. Da oggi ammiro ancora di più chi la fa”.

Tra gli ospiti era presente anche il campione olimpico della staffetta 4×100 Filippo Tortu, che è intervenuto nello studio di Sky Sport condotto da Federica Frola.

Filippo Tortu: “Il mio mondo è opposto a quello della maratona, ma tante cose ci accomunano, l’entusiasmo, la voglia di fare sport, di mettersi in gioco, di allenarsi sempre per migliorarsi sempre, per abbassare il personale di un minuto nella maratona o un centesimo di secondo sui 100 metri. La Milano Marathon è una festa. Tutti i corridori si divertono. C’è il coinvolgimento da parte del pubblico. E’ una bellissima vetrina del nostro sport”.

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