Vincent Kipchumba Amsterdam 2019
Vincent Kipchumba vince l'Amsterdam Marathon

Chi più ne ha, ne metta. Con tre maratone internazionali nello stesso giorno, in un calendario già di per sé molto affollato, si poteva pensare che a pagare fosse il livello delle competizioni.

E invece, sia la Amsterdam Marathon, che quella di Toronto, passando per Lisbona, ci regalano delle prestazioni spettacolari. Tempi ottimi, e non solo per i primi, con tanti arrivi serrati a cui ormai ci siamo abituati.

Segno che la disciplina sta vivendo il suo periodo d’oro, non solo per quanto riguarda i top player (sono ancora nell’aria le imprese di Eliud Kipchoge e Brigid Kosgei), ma soprattutto per il sempre maggior numero di atleti capaci di sfoderare prestazioni di spessore. Alcuni addirittura all’esordio sulla distanza.

Amsterdam: vola Azimeraw

L’etiope Degitu Azimeraw la maratona non l’aveva mai corsa. E d’altra parte, vent’anni sono pochi per chi deve approcciarsi alla gara regiona. Eppure, alla Amsterdam Marathon è lei a imporsi, col fantastico tempo di 2h19:26.

Non lontano le connazionali Tigist Girma (2h19:52, vincitrice quest’anno della Maratona di Ottawa) e Azmera Gebru (2h20:48).

Al maschile, è il keniota Vincent Kipchumba (2h05:09) a spuntarla su Solomon Desisa (2h05:16), nei due kilometri finali in cui ha salutato la compagnia anche del terzo classificato, Elisha Rotich (2h05:18).

I giochi per il podio si chiudono in nove secondi. Mica male, essendo finiti, qui come nella gara femminile, abbondantemente sotto il vecchio record del percorso.

Il primo italiano è Luca Solone (Atletica Biotekna Marcon), col grande PB di 2h25:48, 39esimo.

Toronto: doppietta keniota

Philemon Rono (2h05:00) e Magdalyne Masai (2h22:16) alzano le braccia al cielo alla Toronto Waterfront Marathon. Per entrambi, parecchi minuti di progresso. E ancora una volta, doppio record del percorso caduto per mano dei due atleti kenioti.

Del gruppetto di sei che ha condotto gran parte della gara, Lemi Berhanu si piazza in seconda posizione (2h05:09), e Filex Chemonges (2h05:12) d’un soffio sul terzo gradino del podio.

Un po’ meno affollato il traguardo delle donne, con Biruktayit Eshetu che si prende l’argento col tempo di 2h22:40, mezzo minuto prima di Birke Debele (2h23:19). Come al solito, è un affare tra Kenya ed Etiopia.

Lisbona: una volata per la vittoria

Asticella leggermente più bassa per la Maratona de Lisboa, che doveva comunque dividersi con un’altrettanto importante gara sulla mezza distanza. La lotta per il primo posto tiene banco fino all’ultimo metro: Andualem Shiferaw (2h06:00) batte Samuel Ndungu di appena due secondi.

Manco a dirlo, si ripete il binomio primato personale-record del percorso. Terzo Stephen Chemlany (2h06:22). Un distacco tre volte superiore divide Sechale Dalasa (2h29:51) da Helen Jepkurgat nella prova femminile.

La mezza maratona va a Titus Eriku (1h00:12) e Peres Jepchirchir (1h06:54).

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