La storia di Peres Jepchirchir trionfatrice a New York

La campionessa olimpica ha realizzato un'impresa senza precedenti

Non si spegne l’eco della fantastica impresa di Peres Jepchirchir, che ha scritto una nuova pagina di storia della maratona in occasione del cinquantesimo anniversario della New York Marathon tagliando il traguardo di Central Park in 2h22’39, eccellente crono sul difficile percorso ricco di saliscendi e ponti della metropoli statunitense.

La straordinarietà dell’impresa sta nel fatto che, mai nessun atleta prima di questo fine settimana, aveva centrato la doppia vittoria alle Olimpiadi e alla Maratona di New York nello stesso anno, e l’enorme difficoltà consiste soprattutto nel fatto che i due eventi sono da sempre molto vicini, circa tre mesi, per quello che è il necessario recupero dopo aver corso una simile distanza ai massimi livelli.

La ventottenne keniana ha avvicinato di soli otto secondi il primato del percorso detenuto ancora dalla grande Margaret Okayo, che si impose per la seconda volta nella Maratona della Grande Mela in 2h22’31 nel 2003. Jepchirchir ha aggiunto il suo nome nell’albo d’oro emulando Mary Keitany, da sempre suo idolo d’infanzia e fonte di ispirazione.

Prima del trionfo newyorkese Jepchirchir aveva vinto la Maratona di Valencia nel 2020 in 2h17’16, le Olimpiadi in 2h27’20 nel caldo umido di Sapporo e due ori mondiali di mezza maratona a Cardiff 2016 e Gdnya 2020.

Peres Jepchirchir: “E’ stato un grande onore diventare la prima atleta in grado di vincere la Maratona di New York e l’oro olimpico nello stesso anno. La preparazione è stata breve ma ho dato del mio meglio. Ho provato una sensazione che non avevo mai provato prima.

L’anno scorso vinsi il secondo titolo mondiale della mia carriera sulla mezza maratona con uno sprint finale. Quella vittoria mi ha dato fiducia perché sapevo di poter contare sul mio spunto finale. Quando corro con delle avversarie e vedo all’orizzonte il traguardo, trovo energie extra. Non so dove sono riuscita a trovarle, ma sapevo che questo sprint finale mi avrebbe portato alla vittoria”.

Al traguardo Jepchirchir ha ricevuto l’abbraccio del suo manager Gianni Demadonna, che aveva previsto una possibile doppietta della fuoriclasse keniana. Dopo il trionfo a cinque cerchi Jepchirchir si era concessa solo due settimane di vacanza prima di iniziare a lavorare duramente per la Maratona di New York.

Jepchirchir, nata il 27 settembre 1993, è cresciuta a Kericho nella parte occidentale del Kenya. I genitori sono contadini e coltivano piantagioni di mais e tè. Peres percorreva 5 km ogni giorno per andare a scuola e prese parte alle prime gare durante la Primary School su spinta del fratello.

Mio fratello mi disse che potevo diventare una buona atleta e questo mi ha dato una forte motivazione”.

Jepchirchir è stata allenata in passato dal tecnico torinese Gabriele Nicola.

Nel 2016 Jepchirchir migliorò il primato personale con 1h06’39 nella velocissima RAK Half Marathon di Ras Al Khaimah un mese prima di vincere il titolo mondiale di mezza maratona a Cardiff.

L’anno successivo migliorò il record del mondo su questa distanza correndo in 1h05’06 sempre a Ras Al Khaimah battendo di sette secondi Mary Keitany. Nell’Ottobre 2017 Peres è diventata mamma di Natalia. Tredici mesi dopo il parto tornò alle gare in una maratona in Kenya dove corse in 2h46’15 in altura. Nel Dicembre 2018 vinse la Maratona di Saitama in Giappone in 2h23’50.

Ho avuto pazienza quando sono tornata ad allenarmi. Non è stato facile perché ho dovuto perdere peso, ma Natalia è stata una benedizione di Dio”.

Jepchirchir si allena a Kapsabet insieme al marito David Ngeno, che gareggiava a buoni livelli qualche anno fa.

Durante il periodo del lockdown Jepchirchir si è allenata con corse lunghe sulle colline intorno a Kapsabet.

Il periodo del lockdown è stato molto difficile e ha colpito molte persone. Non ho mai smesso di allenarmi per raggiungere la mia forma migliore.

Jepchirchir ha vinto il secondo titolo mondiale di mezza maratona a Gdynia in 1h05’16 battendo di due secondi la tedesca di origini etiopi Meat Kejeta.

Sono contenta del titolo mondiale. E’ stato un regalo per la mia famiglia e tutti i keniani. Mi sono goduta questa vittoria con mia figlia. Capisce già cosa faccio e vuole diventare come me”.

Jepchirchir è diventata la quinta atleta atleta più veloce della storia nella maratona correndo in 2h17’16 a Valencia nel Dicembre 2020. Soltanto Brigd Kosgei, Paula Radcliffe, Mary Keitany e Ruth Chepngetich hanno corso più velocemente nella storia.

La maratona di Valencia è stata una grande gara per me. Una volta che ho capito di avere molta forza ho deciso di accelerare con l’obiettivo di battere il record del percorso di Valencia”.

La connazionale Viola Cheptoo Lagat ha completato la doppietta del Kenya classificandosi seconda in 2:22:44 al debutto in carriera sulla distanza. Cheptoo, vincitrice alla mezza maratona di Napoli in 1h06’47 nel 2020, è stata semifinalista alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 ed è la sorella di Bernard Lagat, campione del mondo dei 1500 e dei 5000 metri a Osaka 2007.

Lagat stava commentando la gara della sorella ai microfoni della NBC e ha esultato quando Viola ha tagliato il traguardo.

Lo scorso 7 Agosto Jepchirchir ha conquistato l’oro olimpico in 2h27’20 con 16 secondi di vantaggio su Brigid Kosgei.

Peres Jepchirchir (foto Colombo/FIDAL)
Peres Jepchirchir (foto Colombo/FIDAL)

Non è stato facile, perché faceva molto caldo. Sono contenta di essere riuscita a superare queste difficoltà. Nonostante le condizioni difficili è stata una grande gara.”

Oltre a essere una straordinaria campionessa, Peres è anche un’atleta molto generosa e infatti, durante la sua fatica a New York, ha trovato anche il modo di incitare la sua connazionale Viola Cheptoo che così ha dichiarato: “Peres mi ha incoraggiato dicendomi di continuare a spingere fino alla fine”.

Da segnalare infine come l’etiope Ababel Yeshaneh si sia classificata al terzo posto in 2h22’52 davanti al bronzo olimpico di maratona a Tokyo 2021 Molly Seidel (2h24’52), e alla terza classificata dei Campionati del Mondo di Doha 2019 Helalia Johannes (2h26’29).

Tra l’altro, Seidel ha stabilito il miglior tempo di sempre per una maratoneta statunitense a New York nonostante la rottura di due costole nel periodo di preparazione alla maratona stessa.

Lo scorso agosto la ventisettenne americana è diventata la prima atleta del suo paese a salire sul podio olimpico dall’edizione del 2004 quando Deena Kastor vinse la medaglia di bronzo.

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