L’etiope Tamirat Tola e la keniana Hellen Obiri difenderanno il titolo conquistato l’anno scorso alla Maratona di New York in programma domenica 3 Novembre, con il primo che si troverà in una gara maschile che si preannuncia stellare perché proporrà per la prima volta dopo dieci anni i primi due classificati delle Olimpiadi oltre a tre vincitori di passate edizioni della Maratona di New York, i tre kenioti Geoffrey Kamworor, Evans Chebet e Albert Korir.
Tola, che ha vinto l’edizione 2023 della gara maschile della TCS New York Marathon stabilendo il primato del percorso con l’eccellente tempo di 2h04’58 pochi mesi prima di conquistare la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi con il record dei Giochi Olimpici di 2h06’26 sul percorso molto impegnativo della capitale francese, avrebbe dovuto essere soltanto una riserva della squadra etiope ma ha trovato posto nella squadra olimpica soltanto un mese prima dell’inizio delle Olimpiadi in seguito alla rinuncia di Sisay Lemma per infortunio. L’unica incognita potrebbe essere legata al recupero dalla fatica dopo la gara olimpica.
“Quando Tamirat ha ripreso ad allenarsi dopo la vittoria alle Olimpiadi il fisico rispondeva bene e lui era ancora concentrato mentalmente. Non si è lasciato distrarre molto dalla vittoria olimpica”, ha spiegato il suo manager Gianni Demadonna al sito internet statunitense Letsrun.
Nell’edizione dell’anno scorso della Maratona di New York Tola ha vinto con un margine di 1 minuto e 59 secondi. Era da 23 anni che non si registrava un divario così ampio tra il primo e il secondo classificato alla Maratona di New York. Sempre nel corso del 2023 si è piazzato al terzo posto alla Maratona di Londra in 2h04’59”.
Tola è il primo atleta negli ultimi dieci anni a presentarsi al via della Maratona di New York da campione olimpico in carica.
Nella sua carriera l’atleta etiope ha vinto due medaglie ai Mondiali (argento a Londra 2017 e oro a Eugene nel 2022) e un bronzo olimpico sui 10000 metri in pista a Rio de Janeiro nel 2016, e detiene un record personale sui 42,195 km di 2h03’39 stabilito ad Amsterdam nel 2021.
Tamirat Tola: “Mi sono allenato bene. Mi sento in buone condizioni. Spero di correre più velocemente rispetto al 2h04’58” realizzato nell’edizione dell’anno scorso. Non vedo l’ora di difendere il mio titolo a New York soprattutto dopo aver vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi con il record olimpico. Il percorso collinare e il numeroso pubblico di Parigi mi hanno permesso di prepararmi al meglio ai ponti di New York”.
Gemedu Dedefo (allenatore di Tamirat Tola): “La gara di quest’anno è di qualità superiore rispetto a quella della scorsa edizione. Tamirat Tola é in ottime condizioni di forma e ha recuperato bene dallo sforzo delle Olimpiadi”.
Tola sfiderà di nuovo il trentacinquenne belga Bashir Abdi in una rivincita delle Olimpiadi di Parigi, dove Bashir ha vinto la sua seconda medaglia olimpica consecutiva in 2h06’47” tre anni dopo il terzo posto a Tokyo 2021. Abdi ha stabilito il record europeo con 2h03’36” a Rotterdam nel 2021 e ha sempre avuto un rendimento molto regolare. Bashir si è classificato tra i primi quattro nelle ultime nove maratone disputate, compresi otto piazzamenti da podio e due vittorie a Rotterdam nel 2021 e nel 2023.
La starting list comprende tre vincitori delle passate edizioni della Maratona di New York: Geoffrey Kamworor (due volte primo classificato nel 2017 in 2h10’53” e nel 2019 in 2h08’13”), Albert Korir (2021) e Evans Chebet (2022). Tutti questi atleti hanno dimostrato in passato la loro capacità di correre ad altissimi livelli su un percorso impegnativo e ricco di saliscendi come quello di New York.
Kamworor é salito sul podio in tutte le quattro edizioni alle quali ha partecipato alla Maratona di New York. Oltre ai due successi vanno ricordati il secondo posto nel 2015 e il terzo posto nel 2018). L’atleta keniano ha collezionato tre medaglie d’oro consecutive ai Mondiali di mezza maratona nel 2014. 2016 e 2018, due titoli mondiali di corsa campestre nel 2015 e nel 2017, l’argento iridato sui 10000 metri nel 2015.
A livello cronometrico Kamworor ha realizzato record personali di 26’52”65 sui 10000 metri a Eugene, 58’01” sulla mezza maratona a Copenaghen nel 2019 e 2h04’23” nella maratona a Londra nel 2023. Nella sua ultima maratona disputata a Londra nel 2023 Kamworor si è classificato secondo alle spalle di Kelvin Kiptum. Ha dovuto rinunciare a New York nel 2023 e a Londra nel 2024 a causa di un infortunio al flessore.
Geoffrey Kamworor: “Mi sento finalmente bene dopo che gli infortuni alla schiena e all’anca mi avevano impedito di prendere parte alle ultime due Olimpiadi. Ho svolto degli allenamenti a ritmi controllati perché non si sa come andrà. Il mio obiettivo è provare a tornare forte. Conosco bene il percorso e ho grandi ricordi di New York. E’ una bella sensazione tornare a New York dopo alcuni anni di assenza”.
Chebet ha vinto due edizioni della Maratona di Boston nel 2022 in 2h06’51” e nel 2023 in 2h05’54” e a New York in 2h08’41”. Il trentacinquenne keniano si è classificato al terzo posto a Boston in 2h07’22” lo scorso Aprile nonostante una preparazione complicata da un problema al tendine d’Achille e tra i primi due in tredici maratone disputate in carriera, compresi sei successi a partire dal 2019.
Il trentaseienne keniano allenato da Claudio Berardelli disputerà la trentesima maratona in carriera. Nell’ultimo test prima della maratona di New York Chebet si è piazzato al quinto posto alla Great North Run sulla mezza maratona in 1h02’31”.
Evans Chebet: “Non sono nella stessa forma del 2022 quando vinsi a New York, ma mi sento finalmente bene, meglio rispetto alla maratona di Boston, quando mi piazzai terzo dopo una preparazione piena di alti e bassi a causa di un infortunio”.
Korir si è imposto a New York nel 2021 in 2h08’22 e si è classificato due volte al secondo posto nel 2019 in 2h08’36” e nel 2023 in 2h06’57”. Lo scorso Aprile si è piazzato al quinto posto a Boston.
Abel Kipchumba torna nella città dove vinse la Mezza Maratona di New York lo scorso Marzo. Kipchumba gareggerà per la prima volta in carriera alla Maratona di New York. Sulla distanza dei 42.195 km il keniano si è classificato al quinto posto a Berlino nel 2022 in 2h06’49”.
Lo scorso Settembre Kipchumba si è aggiudicato la Great North Run Half Marathon a South Shields vicino a Newcastle in 59’52” e ha stabilito un record personale di 58’07” sui 21 km alla Valencia Half Marathon nel 2021.
Un possibile outsider è il diciannovenne etiope Addisu Gobena, che ha vinto la Maratona di Dubai dello scorso Gennaio in 2h05’01”.
Il keniano Wesley Kiptoo vinse il titolo NCAA indoor sui 5000 metri nel 2021 per Northern Arizona Elite. Di recente ha dimostrato di essere in forma vincendo la Cherry Blossom sulle 10 miglia in 45’54”, la Pittsburgh Half Marathon in 1h01’32” e si è classificato al secondo posto sulla 10 km di Boston in 27’53” lo scorso Giugno battendo Daniel Ebenyo. Kiptoo ha realizzato un record personale di 2h10’28” a Chicago nel 2023.
I migliori due atleti statunitensi in gara sono Conner Mantz e Clayton Young, che si sono piazzati rispettivamente all’ottavo e al nono posto in 2h08’12” e in 2h08’44” nella maratona olimpica di Parigi nel 2024. Mantz si è classificato al sesto posto a Chicago in 2h07’47” nel 2023. Young si è qualificato per le Olimpiadi di Parigi grazie al secondo posto ai Trials olimpici di maratona nel 2024 in 2h09’06”.
Mantz ha corso in 45’13” sulle 10 miglia nella Twin Cities Race in avvicinamento a New York.
Conner Mantz: “Sono orgoglioso del mio ottavo posto alle Olimpiadi. Sono tornato subito ad allenarmi dopo Parigi con l’obiettivo di correre a New York. Sto correndo più forte in allenamento rispetto al periodo che ha preceduto le Olimpiadi. Mi piacerebbe attaccare il record statunitense sulla mezza maratona a Houston in Gennaio. E’ un obiettivo al quale punto da quando sono diventato professionista ma tutto dipenderà da come recupererò lo sforzo dopo la gara di New York. Preferisco correre una buona maratona piuttosto che battere il record statunitense sulla mezza maratona. Realizzo i miei migliori tempi quando sono in fase di preparazione per una maratona”.
Una vittoria statunitense manca dall’edizione del 2009 quando si impose Meb Keflezighi.
Obiri cerca il bis nella gara femminile
Nella gara femminile, che vedrà di fronte Hellen Obiri, Sharon Lokedi, Vivian Cheruiyot, Tirunesh Dibaba e Senbere Teferi, potrebbe cadere dopo tanti anni il record del percorso detenuto dal 2003 da Margaret Okayo con 2h22’31”.
Hellen Obiri esordì sulla maratona nel 2022 con un sesto posto a New York ma da allora non ha più sbagliato nulla. La keniana ha vinto la Maratona di New York nell’edizione dell’anno scorso in 2h27’23” diventando la prima donna negli ultimi 34 anni a vincere le maratone di Boston e di New York nello stesso anno.
Durante una straordinaria stagione 2024 la fuoriclasse keniana ha vinto per il secondo anno consecutivo alla Maratona di Boston in 2h22’37” e il bronzo olimpico a Parigi in 2h23’10” alle spalle di Sifan Hassan e dell’ex primatista mondiale Tigist Assefa. In carriera Obiri si è imposta in cinque maratone. Per la prima volta in carriera disputerà la terza maratona nella stessa stagione.
In pista Obiri ha conquistato due medaglie d’argento olimpiche sui 5000 metri a Rio de Janeiro nel 2016 e a Tokyo 2021, due ori sui 5000 metri ai Mondiali di Londra 2017 e di Doha 2019 e l’argento sui 10000 metri a Eugene 2022.
Hellen Obiri: “Non c’é nessun altro posto come New York. Sono pronta a difendere il mio titolo. Sto correndo molto bene nelle corse su strada statunitensi. Spero di poter aver un’altra grande giornata e di essere in lotta per il primo posto quando entreremo nelle fasi finali in Central Park”.
La connazionale Sharon Lokedi torna a New York, dove vinse nel 2022 in 2h23’23” al debutto sulla distanza e si è classificata al terzo posto nel 2023 in 2h27’33”. Lokedi si è classificata seconda a Boston in 2h22’45” e quarta alle Olimpiadi di Parigi 2024 in 2h23’14” a soli quattro secondi dalla medaglia di bronzo vinta da Obiri. La keniana ha studiato presso l’Università del Kansas e si è classificata al terzo posto ai Campionati NCAA sui 10000 metri nel 2017.
Sharon Lokedi: “Ci saranno tante atlete in grado di correre forte fin dai primi chilometri e sono molto contenta di questo. Sono pronta. Sto sperimentando alcune novità in allenamento e spero che vada tutto bene in gara. Sono fiduciosa”.
Vivian Cheruiyot farà il suo ritorno sulla maratona a 41 anni dopo essere diventata mamma per la seconda volta nel 2021. Di recente la keniana si è piazzata terza a Parigi lo scorso Aprile in 2h21’46” e sesta alla Great North Run sulla mezza maratona in 1h07’54”.
Cheruiyot ha vinto quattro medaglie d’oro ai Mondiali sulle distanze 5000 e sui 10000 metri e quattro medaglie olimpiche, compreso l’oro sui 5000 metri a Rio de Janeiro 2016. Sulla distanza della maratona Cheruiyot ha vinto a Londra nel 2018 stabilendo il record personale con 2h18’31” e si è piazzata seconda a Londra nel 2019 e a New York nel 2018.
Ricky Simms (manager di Vivian Cheruiyot): “Vivian non era al top della forma prima della Great North Run, ma da allora si è allenata molto bene. Ha corso nove volte la distanza del miglio in una sessione di allenamento come aveva fatto prima di vincere la Maratona di Londra nel 2018”.
Le altre star keniane in gara sono la quarantacinquenne Edna Kiplagat, vincitrice a New York nel 2010, prima classificata in due edizioni della Maratona di Boston nel 2014 e nel 2017 e terza nell’ultima edizione della Maratona di Boston dietro a Obiri e Lokedi, due volte campionessa del mondo a Daegu nel 2011 e a Mosca nel 2013, e Shelia Chepkirui, che detiene due tempi al di sotto delle 2h18’ con 2h17’23” (Valencia nel 2022) e 2h17’49” (Berlino nel 2023), si è classificata al sesto posto a Londra con il primato stagionale di 2h19’31” e ha corso la mezza maratona in 1h04’36” a Ras Al Khaimah nel 2022.
L’etiope Tirunesh Dibaba correrà per la prima volta in carriera a New York. Dibaba ha vinto tre medaglie olimpiche sui 5000 e sui 10000 metri a Pechino 2008 e sui 10000 metri a Londra 2012 e cinque ori mondiali (tre sui 10000 metri nel 2005, 2007 e nel 2013 e due sui 5000 metri nel 2003 e nel 2005). La seconda delle tre sorelle Dibaba ha corso un record personale di 2h17’56” alla Maratona di Londra nel 2017 ma non ha più disputato maratone dal 2018.
In questa lunga pausa Dibaba ha avuto due figli. Il marito di Tirunesh è l’ex mezzofondista Sileshi Sihine, due volte argento olimpico. Nell’ultima gara la trentanovenne etiope disputata ha corso in 31’04” sui 10 km su strada a Madrid.
Tirunesh Dibaba: “Sarà difficile tornare ai miei migliori livelli, ma spero di potermi avvicinare. Spero di correre in 2h20’ anche se il record del percorso è 2h22. I miei tre figli sono nati negli Stati Uniti. Se volessero potrebbero correre come statunitensi. Il mio figlio più grande ha nove anni e corre a scuola. E’ già molto bravo nella corsa”.
Dibaba è allenata ora da Gemedu Dedefo, che segue anche Tamirat Tola e Tigist Assefa.
“Tirunesh ha avuto bisogno di tempo dopo essere diventata mamma per la terza volta. Abbiamo dovuto riprendere gradualmente per evitare rischi di infortuni. Tirunesh é in grado di correre in 2h20’ su un percorso pianeggiante ma sarà tutto molto più difficile su un tracciato ricco di saliscendi, E’ una grande agonista, specialmente nelle gare tattiche”, ha detto Gemedu Dedefo durante la conferenza stampa.
L’altra atleta etiope da seguire è Senbere Teferi, medaglia d’argento a Pechino 2015 sui 5000 metri, quinta classificata alla Maratona di Berlino nel 2023 con il record personale di 2h19’21” e a Boston nel 2024 in 2h24’24, e seconda alla mezza maratona di Barcellona in 1h04’40”. Nell’ultimo test agonistico prima di New York Teferi si è piazzata seconda alla Great North Run in 1h07’41” precedendo di due posizioni Shelia Chepkirui.
L’etiope Dera Dida ha vinto a Dubai nel 2023 e si si è piazzata al terzo posto in questa manifestazione nel 2024. Dida è la moglie di Tamirat Tola.
Le altre atlete da seguire sono Eunice Chumba, che ha stabilito il record nazionale del Barhein con 2h20’02” a Seul nel 2022, si è piazzata settima alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e terza a Nagoya in 2h21’25, e la svizzera Fabienne Schlump, argento agli Europei di Berlino 2018 sui 3000 siepi e primatista nazionale con 2h24’30” a Valencia nel 2023.
Le migliori atlete statunitensi in gara sono Desirée Linden (settima alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e seconda alla Maratona di Boston nel 2011 in 2h22’38), Dakotah Lindwurm Popehn, migliore atleta americana alle Olimpiadi di Parigi con il dodicesimo posto in 2h26’44”, Kellyn Taylor (2h24’29” di record personale), la campionessa del mondo dei 1500 metri di Daegu 2009 Jenny Simpson e Aliphine Tuliamuk, vincitrice ai Trials olimpici del 2020 e settima a New York nel 2022 in 2h26’18.
Simpson ha avuto una lunga carriera iniziata tanti anni fa a livello universitario. Ha detenuto tutti i record NCAA sui 1500 m, sul miglio, sui 3000m, sui 5000m e sui 3000 siepi prima dell’ascesa a livello mondiale. Il primato dei college americani dei 5000 metri è stato battuto l’anno scorso da Parker Valby, mentre quello dei 3000 siepi di 3’59”90 è ancora imbattuto.
Simpson ha vinto tre titoli NCAA e ha stabilito il record statunitense con 9’12”. A livello internazionale ha partecipato a tutte le edizioni dei Mondiali e delle Olimpiadi dal 2007 al 2019 vincendo il titolo mondiale sui 1500 metri nel 2011, due argenti iridati nel 2013 e nel 2017 e il bronzo olimpico nel 2016. Soltanto la primatista mondiale Faith Kipyegon ha vinto più medaglie outdoor sui 1500 metri a livello mondiale di Simpson. Nelle precedenti esperienze sulla maratona Simpson si è ritirata ai Trials olimpici statunitensi e ha corso in 2h31’ 39 a Boston nel corso del 2024.
Jennifer Simpson: “New York sarà la mia ultima gara dopo 15 anni da professionista. Ho vissuto il momento più bello della mia carriera al Prefontaine Classic di Eugene nel 2009. Ero ancora una studentessa universitaria. Mi piazzai seconda ma scesi sotto i 4 minuti per la prima volta in carriera. E’ stato il momento che ha trasformato la mia idea di ciò che potevo fare nello sport”.
Le ultime tre edizioni della Maratona di New York sono state caratterizzate da emozionanti arrivi in volata. Nel 2021 Peres Jepchirchir precedette in volata negli ultimi 800 metri Viola Cheptoo Lagat e Ababel Yeshaneh completando una straordinaria doppietta pochi mesi dopo il successo alle Olimpiadi di Tokyo.
Nel 2022 Sharon Lokedi conquistò il successo a sorpresa superando allo sprint nell’ultimo miglio Lonah Salpeter. L’anno scorso Hellen Obiri trionfò davanti all’etiope Letsenbet Gidey con uno sprint negli ultimi 400 metri grazie ad un parziale di 4’52” nell’ultimo miglio.