Non ce l’ha fatta la grande Valeria Straneo a coronare il sogno di ottenere il biglietto per volare alla sua terza Olimpiade, ma la sua prova è stata realmente molto coraggiosa al punto che, nonostante si fosse resa conto, dopo il 25esimo chilometro, di non essere in grado di ottenere il crono desiderato e necessario, ha voluto ugualmente proseguire, chiudendo in un onorevolissimo 2h37’04.
Prendendo spunto dal commento, in diretta, del suo allenatore Stefano Baldini, “questo è lo sport” e aggiungiamo, questa è una straordinaria dimostrazione di passione e, ci auguriamo che Valeria ci riproverà perché non potranno mancare altre occasioni anche se, le sue dichiarazioni del dopo gara, lasciano qualche dubbio in merito.
“Obiettivo assolutamente non raggiunto, non è stata giornata, ero già in difficoltà a livello muscolare dal quinto chilometro, le gambe non giravano come avrebbero dovuto, mi sentivo affaticata.
Sono riuscita a rimanere in gruppo fino alla mezza, con ottimi passaggi, poi tra il 25esimo e il 30esimo ho perso contatto dal mio gruppo e ho pensato anche di ritirarmi perché ormai l’obiettivo era sfumato.
Ma mi dispiaceva mollare dopo una preparazione così lunga e quindi, almeno, mi sono presa la soddisfazione di arrivare fino in fondo.
Non posso assolutamente dire che abbiamo sbagliato qualcosa nella preparazione, evidentemente a 44 anni il mio fisico non riesce a smaltire i lavori come prima. Ora valuteremo, con molta tranquillità e la massima serenità, se è arrivato il momento di chiudere con l’atletica di alto livello, almeno per quanto riguarda la maratona”.
La gara, della 40esima edizione della Trinidad Alfonso-EDP Foundation Valencia Marathon, non ha avuto i picchi straordinari della mezza ma, in ogni caso, il tempo di 2h03’00 con cui, al maschile, l’atleta keniota Evans Chebet ha vinto, rappresenta il nuovo record per la corsa e il terzo miglior crono di una maratona mondiale, dopo Berlino e Londra.
Al secondo posto l’altro keniano Lawrence Cherono 2h03’04, con l’etiope Birhanu Legese terzo in 2h03’16, mentre l’altro azzurro Daniele D’Onofrio ha chiuso la sua fatica, al debutto sulla distanza, in 2h15’40.
Tra le donne sempre predominanza keniana con la vittoria della campionessa del mondo della mezza, Peres Jepchirchir, in 2h17’16 davanti alla connazionale Joylicine Jepkosgei, 2h18’40.